trabea Varietà di toga degli antichiRomani, portata da consoli, sacerdoti e cavalieri in cerimonie ufficiali (v. .); aveva strisce (trabes) di porpora, bianche o scarlatte. Commedia trabeata (lat. fabula [...] trabeata) fu detto un tipo di commedia togata, introdotto a Roma sotto Augusto da C. Melisso Mecenate che le diede nome dalla t.; l’ambiente doveva essere quello dei cavalieri e, pur mirando a risuscitare ...
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LUSSO
Carlo Borghero
Alessandro Roncaglia
Storia del concetto
di Carlo Borghero
Antichità e Medioevo
Il lusso, inteso come spesa fatta per soddisfare un bisogno raffinato e che quindi eccede i consumi [...] fortunati poemi (Le mondain, 1736, e la Défense du mondain, ou L'apologie du luxe, 1737) Voltaire ironizzava sulla rozzezza degli antichiRomani e faceva l'elogio del lusso e del modo di vita dei ceti alti parigini ("Questo tempo profano è fatto per ...
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La varietà degli oggetti usati per vestirsi e adornarsi. Rientrano in questa denominazione non solo gli indumenti propriamente detti, ma anche gli accessori e i gioielli.
Storia
L’a., bene primario legato [...] carolingia introdusse una maggior ricchezza ornamentale; nel periodo romanico, pur nella generale sobrietà, sono già documentati l ai piedi e coroncine d’edera sul capo per imitare gli antichi, le porterà anche la donna del periodo Impero (fino al ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] . Lesbo e Rodi furono sotto l’Impero sedi di fabbriche rinomate. Nell’Italia romana officine celebri erano in Campania e presso Torino; a Roma la più antica sembra fosse quella presso porta Capena. In Gallia sorsero officine nella regione Narbonese e ...
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Mazzo di penne usate come ornamento negli elmi dei guerrieri antichi, nel cappello di divise militari, in cappelli e acconciature femminili; in senso figurato, oggetto o formazione che nell’aspetto ricorda [...] o mattoni (p. falso, specialmente nell’architettura etrusca e romana); poi si ottenne il p. mediante una specie di a pressione normale.
Moda
Il p. è ornamento militare assai antico: si fissava sulla pennacchiera della celata o sulla testiera del ...
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MODA
Arturo Carlo Quintavalle
Roberto Camagni-Roberta Rabellotti
(XXIII, p. 503)
Costume, moda, avanguardie. − Dal secondo dopoguerra e più ancora dagli anni Settanta il fenomeno m. ha assunto un rilievo [...] esse, sia comunque la conservazione di importanti nuclei di antichi disegni di abiti e costumi presso i Gabinetti di disegni italiane, si tratta di foto di m. scattate nella campagna romana o a Fontana di Trevi o, per quelle francesi, scattate a ...
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TESSITURA (XXXIII, p. 674)
Lucia Morpurgo
Il telaio nell'antichità classica. - Gli avanzi di antichi telai sono appena riconoscibili, le rappresentazioni figurate scarse e schematiche, le testimonianze [...] stirpi, giacché la comune lingua indoeuropea aveva già radici distinte a significare tessuto e intreccio.
Gli antichi Greci e Romani dovettero presumibilmente avere telai di dimensioni assai varie, giacché probabilmente tutti, e certamente i Greci ...
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tunica storia Indumento usato presso i popoli antichi e soprattutto presso i Romani, che lo indossavano direttamente sul corpo: di lana o di lino, con maniche fino al gomito o senza maniche, lunga fino [...] al ginocchio, era stretta e fermata da una cintura. Anche un indumento simile alla t. classica: per es., l’abito femminile usato nel costume classicheggiante durante il Direttorio, e fino al 19° sec. una ...
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VESTI (franc. vêtements, habits; sp. trajes; ted. Kleider; ingl. clothes)
George MONTANDON
Raffaele CORSO
Luigi GIAMBENE
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Alle voci abbigliamento e moda è trattata, nel suo insieme, l'evoluzione [...] disegno diverso dalla calza. La calza è antichissima, essendo già nota all'uomo neolitico lacustre, agli antichi Ebrei, all'India, alla Cina; i Greci e i Romani, i quali portavano vesti molto ampie, non la usavano quasi per nulla. Era nota anche alla ...
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antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...