GETO-DACICA, civiltà
R. Vulpe
Sull'attuale territorio della Romania e su una notevole parte dei paesi vicini, cioè su tutta l'area carpato-danubiana che va dai Balcani fino in Galizia e dal Ponto Eusino [...] sino ai monti della Slovacchia, vivevano nell'antichità genti nord-traciche che gli autori greci denominano Geti e gli scrittori Romani Daci. Queste popolazioni nel corso della seconda Età del Ferro hanno sviluppato una cultura con caratteri proprî.
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DELLA VOLPAIA (Ulpius), Eufrosino
Giovanni Corsi
Figlio di Lorenzo e della moglie di questo Bartolomea di Lionardo, non ne conosciamo la data di nascita, collocabile tra il 1494 e il 1500; appartenne [...] di autore italiano oppure fatte o conservate in Italia, Roma 1899, pp. 119, 145-48, 205, 447; G.Tomassetti, La Campagna romanaantica, medioevale e moderna, I,Roma 1910, pp. 247-60;III,Roma 1913, p. 107;C. Frati-A. Segarizzi, Catalogo dei codici ...
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VESTA (Vesta)
G. Carettoni
Divinità romana del focolare domestico.
Il significato del vocabolo greco corrispondente (ἑστὶα = fuoco) e l'identità del culto indussero gli antichi a ricercare anche un rapporto [...] ancor maggiore importanza ha V. nel culto statale: i magistrati romani all'inizio ed al termine della loro carica si recano a 67, 4) e costituivano i sacra principia, le memorie più antiche e venerate dello stato. Anche se non vi sono elementi ...
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GREGORIO VII, Santo
S. Lupinacci
Pontefice dal 1073 al 1085, al secolo Ildebrando, G. secondo una tradizione non documentata nacque a Sovana (prov. Grosseto); la sua data di nascita è ignota, ma collocabile [...] , porta d'avorio) - contiene un forte richiamo alla tradizione romana. L'iconografia illustra scene dell'Antico e del Nuovo Testamento, tema della decorazione delle antiche basiliche romane a partire da S. Pietro.I programmi di immagine legati alla ...
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SIMPOSIO (συνπόσιον)
S. de Marinis
Il s. costituisce la parte finale del banchetto greco e romano (dove ha il nome di commissatio), cioè un momento successivo e distinto dal dèipnon vero e proprio, durante [...] nell'arte greca ed etrusca e presentano assai minore interesse, in quanto prive di motivi veramente originali.
Anche i Romani nel tempo più antico mangiavano seduti. Ma ben presto, sotto l'influenza dell'uso greco o etrusco, presero l'abitudine di ...
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FATTORINI
Luciana Arbace
Famiglia toscana, attiva per almeno quattro generazioni, dalle ultime decadi del sec. XV fino al termine del XVI, nell'ambito della produzione ceramica.
L'appellativo Fattorini [...] il 1532 circa. A lui probabilmente va assegnata la più antica produzione della manifattura di Cafaggiolo, condotta nell'ambito di un testa di Medusa. Una scena di Combattimento tra Greci e Romani è invece proposta da un altro esemplare, anch'esso di ...
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TRIONFO (triumphus, ϑρίαμβος)
G. A. Mansuelli
La tradizione letteraria antica fa concordemente risalire la pratica e l'apparato trionfale all'Etruria; gli studî recenti hanno riconnesso il termine latino [...] e da fanciulli (evidentemente i figli). Il più antico monumento d'ambiente latino che si possa riconnettere in Storicità dell'Arte classica2, Firenze 1950, pp. 209 ss.; D. Levi, Arte Romana, in Studi in onore di A. Della Seta, Annuario Sc. Arch. It. ...
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IGEA
E. Paribeni
(῾Υγιᾒεια, Hygieia). − Divinità salutare ellenica che nel mondo romano venne a sovrapporsi o a sostituirsi alla sua corrispondente Salus, Valetudo. Si tratta di una personalità divina [...] culto di Atena − I. è attestato con altari assai più antichi della statua di Pyrrhos. È pertanto opinione di molti studiosi, tra i, 23, 5).
In definitiva si può dire che in età romana la figura di I. tende a divenire sempre più vaga e inconsistente. ...
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AURIFEX
I. Calabi Limentani
Aurĭftx, o raramente aurarius (faber) era chiamato in Roma sia l'orafo che lavorava l'oro, sia il venditore e il negoziante di oreficerie e di vasellame d'oro. L' a. poteva [...] .
L'oro fu usato in Roma sin dai tempi più antichi, anche se in modeste quantità prima dell'afflusso dell'oro orientale, A. Furius Seleucus (C. I. L., vi, 9202); compagni romani elevano la tomba a un orefice greco di Corinto, morto a Roma (G. ...
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realismo
Loredana Finicelli
Gianni Rondolino
Riprodurre fedelmente la realtà
Col termine realismo si intende normalmente la tendenza nelle arti figurative, nella letteratura, nel cinema, a rappresentare [...] nostri sensi. In particolare il romanzo – che già gli antichi conoscevano ma che soprattutto negli ultimi tre secoli, dal Settecento che sia verosimile, somigliante all’originale. L’arte romana è stata molto attenta alla riproduzione efficace dei suoi ...
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antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...