Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (vitrum)
D. B. Harden
Sommario. 1. Il v. come sostanza. 2. Industria del v. nell'antichità. 3. Sviluppo delle officine: a) v. a sabbia; b) v. alessandrino [...] o fusi o a stampo di questo periodo. Uno dei pezzi più antichi tagliati a freddo è la bella testa in v. blu di I temi decorativi sono in un primo tempo presi dalla mitologia classica (per esempio Linceo e Ipermenestra, Artemide e Atteone), ma più ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] -morali, oppure dei tre cardini del giudaismo classico, Tōrāh-sacerdozio-regalità; le scene nel loro Un altro esemplare, risalente al sec. 14°, fu trovato negli scavi dell'antico quartiere ebraico di Lione ed è decorato a traforo con un rosone e ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] nuovo attributo, il tirso, che rimase loro fino alla fine dell'antichità. Lo adoperano spesso, come anche i serpenti, per difendersi dai delle m. è condizionato dal soggetto. Nella prima classicità, secondo la versione del cratere di Ferrara del ...
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Abitazione
Anna Laura Palazzo
Il termine indica sia il risiedere, lo stare in un luogo, sia il luogo concreto in cui si abita, la dimora, la casa. Espressione di un'esigenza primaria per l'uomo, quale [...] di una teoria non mortificata dai condizionamenti di spazio così pressanti nelle città. L'adesione al linguaggio classico dell'antichità e la predilezione per planimetrie simmetriche orientano la produzione domestica cittadina di prestigio verso la ...
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ARETINI o ARRETINI, Vasi
A. Stenico
La locuzione "vasi aretini" risale già all'antichità. Fra tutti i passi di autori antichi (v.: Thesaurus linguae Latinae: Onomasticon; s. v.: Arretinus), il più esplicito [...] . Sia perché entrarono in tutti gli strati sociali, sia perché si diffusero in tutto il mondo antico, anche in regioni fuori dell'influenza classica, i vasi aretini a rilievo rappresentarono un veicolo di linguaggio figurativo e di motivi di grande ...
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Vedi POLICLETO dell'anno: 1965 - 1996
POLICLETO (Πολύκλειτος; Polycletus, Polyclitus)
L. Beschi
Red.
Scultore, prevalentemente bronzista. Le notizie biografiche fondamentali sono talvolta dubbie, data [...] il raggiunto equilibrio della sua visione artistica. Il fatto potrebbe sembrare eccezionale nella cultura greca classica, e questa eccezionalità infatti non era sfuggita agli antichi se è vera, come ormai si crede, la coincidenza del Doriforo con la ...
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Vedi VULCI dell'anno: 1966 - 1997
VULCI (Vulci; Οὐόλκοι)
M. Torelli
Città etrusca sulla riva destra del fiume Fiora (antico Armentae), a circa 12 km in linea d'aria dal mare Tirreno ed oltre 100 km a [...] 279-84 (= Mon. Inst., I, tavv. XLII-XLVIII); L. Canina, Antica Etruria Marittima, Roma 1846, II, tavv. 102-108; A. Noël des Vergers ; R. Bartoccini, Vulci, in Atti del VII Congresso int. Archaeologia Classica, Roma, 1958, Roma 1960, II, pp. 257-81; L. ...
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DISEGNO ARCHITETTONICO
V. Ascani
Rappresentazione bidimensionale grafica di un edificio o di una sua parte o elemento, con intenti progettuali, dimostrativi, didattici o di studio e di sperimentazione [...] del d. architettonico anteriormente al Duecento.L'eredità classica è stata da più parti dimostrata (Pevsner, 1942 a Siena nel 1296 (Bacci, 1944, pp. 38-40). I più antichi d. architettonici conservati, relativi alla facciata del duomo di Orvieto (c.d ...
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Vedi SABRATHA dell'anno: 1965 - 1997
SABRATHA (Sabrătha, Σαβράϑα)
P. Romanelli
Città della costa della Tripolitania, nata da un emporio fenicio verosimilmente già nella prima metà del I millennio a. [...] ambienti per magazzini sono tornati in luce nell'ambito del nucleo più antico della città, tra il Foro e il mare, e nel quartiere del i mosaici, e geometrici e figurati, degli edifici di età classica, e nemmeno i resti di pitture del teatro e di ...
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MARATTI (Maratta), Carlo
Luca Bortolotti
Nacque a Camerano, nei pressi di Ancona, il 18 maggio 1625, figlio di Tommaso (di natali dalmati) e di Faustina Masini. Grazie al sostegno economico dell'amico [...] , dello scultore e dell'architetto", manifesto delle tendenze classiciste che l'arte del M. incarnava in termini esemplari s., IV (1955), pp. 253-354; Id., C. M., altri contributi, in Arte antica e moderna, 1961, n. 4, pp. 377-387; F.H. Dowley, C. M ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo o all’antichità greca e latina, considerate...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...