Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] De revolutionibus orbium coelestium (1543) esordisce citando gli antichi che avevano creduto al moto della Terra. L’ bellissima fanciulla si coniuga, nel rifarsi alle elegie della classicità, con digressioni mitologiche, come la favola della Febbre ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] e auspicio di reviviscenza dell’età dell’oro classica grazie a un futuro imperatore monoteista e giusto I cristiani e l’impero nel IV secolo: Colloquio sul cristianesimo nel mondo antico, Atti del Convegno (Macerata 17-18 dicembre 1987), a cura di G. ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] , e frequentar molto i francesi.[6]
Era la corrente classica, pervenuta poi alla maturità estrema, dell'arte e, un detto, quella preghiera rimonta al settimo secolo, se non è forse più antica. Non sarà di Girolamo, ma fa parte di quelle preghiere, non ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] certo meno di Eracle. In quella sorta di Bibbia delle storie mitiche dell'antichità, l'Arca di Kypselos (v.), la figura di Z. non è mentre quella di Princeton, già alle soglie della classicità, sembra compromesso tra l'idea di una fulminea ...
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Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] ne parla commentando la Sen., II, I. Il Petrarca, se mai, avrebbe avuto ragione di rallegrarsi che un filologo classico potesse scambiarlo con un antico. E non è questa l'unica volta: gli studi recenti del Billanovich hanno messo in luce come alcune ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] minori e oggi dei surrealisti minori; e non si tratta solo della poetica oggettiva dei periodi «classici» (l'esigenza dell' Hic est l'afferma, nell'antichità, Marziale, proprio un autore d'epigrammi ...), ma di qualcosa di più risoluto, perché il ...
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FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] o per la nascita di un erede, il ritrovamento di antiche carte, il diletto per la musica.
Una precisa sezione e L. Valla sull'iscrizione del tempio dei Dioscuri a Napoli, in Arch. classica, XXVXXVI (1973-74), pp. 84-102;F. Riva, Un'epistola di ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] la voce Omero, saggio lucido e profondo; innumerevoli le voci su autori antichi, molte quelle su studiosi dell’antichità (dunque ancora un contributo alla storia della filologia classica) e molte anche le voci di metrica greca.
Fonti e Bibl.: La ...
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Epistolografia e retorica
Giuseppina Brunetti
"I seni fecondi della retorica nutrono gli ingegni raccolti nella corte sveva" (Huillard-Bréholles, 1895, p. 372): così Pier della Vigna stigmatizza il [...] Pier della Vigna è la lettura e l'uso dei classici: per quanto tale valutazione non sia universalmente accettata e per sec. XIV ma compilata a Palermo fra il 1254 e il 1261, anticamente in possesso delle benedettine di S. Maria la Nova, mentre più ...
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Cultura cavalleresca
Maria Luisa Meneghetti
Nell'arco dei cent'anni che precedono gli inizi della Scuola poetica siciliana, un genere letterario del tutto nuovo ‒ il romanzo cortese-cavalleresco ‒ nasce, [...] e remota guaritrice che, secondo la più antica tradizione romanzesca (a partire quantomeno da Goffredo di Boncompagno da Signa, Guido delle Colonne, Jean de Meung: metamorfosi dei classici nel Duecento, "Medioevo Romanzo", 12, 1987, pp. 103-128.
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo o all’antichità greca e latina, considerate...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...