Uomo politico, storico e letterato (Padova 1261 - Chioggia 1329); il più eminente tra quei letterati di Padova che si indicano con il titolo di preumanisti. È considerato, con Giovanni Villani e Dino Compagni, [...] umanisti. È nelle idee uomo del Medioevo con molto di anticipazione sui tempi nuovi. Ha il culto dell'antichitàclassica, dà alla sua storia un esplicito carattere nazionale, è vicinissimo alla concezione politica di Dante, professa l'indipendenza ...
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Umanista (Venezia 1487 - Roma 1527); discepolo di Marco Musuro, insegnò greco a Venezia (1518), a Firenze (1522-23) e a Roma (1526-27), dove si era trasferito nel 1523 al seguito del card. Giulio de' Medici [...] (1522), inteso a dimostrare, attraverso una lunga serie di esempî desunti per lo più dall'antichitàclassica, che l'esilio non è un male: di così buona fattura classica, che trovò facilmente credito l'accusa mossa da P. Giovio che l'A. si fosse ...
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Storico e letterato (Stoccolma 1855 - ivi 1947); prof. di estetica e letteratura nell'univ. di Lund (1890-98), poi in quella di Uppsala (1898-1920), presidente della Fondazione Nobel (1913-43), socio straniero [...] anche nell'indagine letteraria. Oltre a quello della sua patria, fu più vicino al suo spirito il mondo dell'antichitàclassica (Rom "Roma", 1912-14). Scrisse, fra l'altro, la storia dell'Accademia svedese (Svenska Akademiens historia, 7 voll., 1935 ...
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Isola leggendaria, situata nell’Oceano Atlantico davanti allo stretto di Gibilterra, di cui si favoleggiava nell’antichitàclassica (Platone nel Timeo e nel Crizia) che fosse più grande di Asia e Libia [...] riunite: l’avrebbe abitata un popolo guerriero il quale aveva tentato una volta la conquista dell’Europa e dell’Asia, ma era stato ricacciato dai Greci e si era poi inabissato in mare con tutta l’isola ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] presto dagli argomenti mitologici (cui i Fiorentini s'eran tenuti) agli argomenti storici, tratti dall'antichitàclassica e dalle civiltà orientali, avviandosi perfino ai cavallereschi. Una siffatta rappresentazione musicale si volgeva naturalmente ...
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I classici oggi
Incertezza del termine
È un fatto risaputo che i radicali mutamenti della comunicazione che si sono svolti, con accelerazione in costante aumento, nel corso del 20° sec. hanno prodotto [...] scatenatasi a partire dal 1816), nell'uso si impose il richiamo determinante all'antichitàclassica, sostenuto e amplificato dall'organizzazione degli studi classici, da un'articolazione degli insegnamenti e dei quadri disciplinari umanistici tale da ...
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VRCHLICKÝ, Jaroslav (pseud. di Emil Frida)
Giovanni Maver
Poeta cèco, nato il 17 febbraio 1853 a Louny, morto a Domažlice il 9 settembre 1912. Ebbe un'infanzia serena - a Ovčáry presso Kolín, da uno [...] , Notte al K., 1885) del V., nelle quali prevalgono di nuovo interessi storici (alcuni argomenti sono tolti dall'antichitàclassica, altri ritraggono figure del Rinascimento).
Ma forse il merito principale del V., ove se ne inquadri l'attività nella ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] dell’uomo, o, meglio, a una nuova fondazione del significato dell’uomo.
Per gradi, il risorgimento dell’antichitàclassica diventa rivoluzione, una grande ‘rivoluzione culturale’ che investe tutto il pensiero filosofico e scientifico, le arti e l ...
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Umanista (Diano, Lucania, 1428 circa - Roma 1498). Erudito ed appassionato cultore dell'antichitàclassica, insegnò alla Sapienza e fu il fulcro dell'Accademia romana, cenacolo di letterati entusiasticamente [...] Fu ammirato dai contemporanei per il suo entusiasmo per l'antichitàclassica, specie romana, e per l'immensa erudizione. A Roma il 21 aprile, Natale di Roma, si davano nomi classici. Nel 1483 l'imperatore Federico III concesse all'Accademia la ...
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Latinista (Napoli 1866 - Milano 1926); professore di letteratura latina all'univ. di Catania (1901-09), poi a Pavia (1909-20). Autore di un dizionario dell'uso ciceroniano (1899), di ricerche storico-letterarie [...] Dioniso, 1911; Le credenze d'oltretomba nelle opere letterarie dell'antichitàclassica, 1926); direttore della rivista Athenaeum e della collezione di edizioni critiche di classici latini Corpus Scriptorum Latinorum Paravianum, di alcuni dei quali fu ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo o all’antichità greca e latina, considerate...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...