Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] contrasti di proporzioni e di forme degli esempi più antichi soluzioni più equilibrate, specie nelle opere del periodo italico, che divenne un elemento caratteristico degli o. architettonici romani.
L’o. corinzio fu in origine una varietà dello ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] possiede da tempo immemorabile o per concessione pontificia. Rispetto all’antico ‘diritto di asilo’ l’Accordo di revisione del Concordato in altre regioni; le numerose varianti derivate dalla basilica romana dell’età classica (fig. A); l’edificio a ...
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Antropologia
Arma formata di un lungo e sottile elemento di materia flessibile e di una corda o altro elemento suscettibile di tensione, attaccato alle due estremità del primo, e che serve a imprimere [...] nell’età arcaica; in periodo classico, così come in epoca romana, il suo uso è riservato alle sole truppe ausiliarie (celebri erano come arma da caccia. Tra le varie forme di a. dell’antichità, la più celebre è il cosiddetto a. scita, formato da due ...
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Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro [...] antica che si conservi è già del 2° sec. a.C., relativa alla b. costruita a Pergamo da Attalo I e restaurata da Eumene II. Comprendeva un porticato, tre vani e una grande sala, quest’ultima priva di scaffali e ornata di statue. Le b. di età romana ...
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Struttura di copertura di ambienti architettonici, caratterizzata dalla curvatura, concava all’interno, delle sue superfici. Le v. si distinguono in base alla forma geometrica della superficie d’intradosso. [...] ’uso della v., che nelle sue forme più semplici fu conosciuta dalle antiche civiltà dell’Oriente, nelle regioni mesopotamiche e in Egitto, si sviluppò con eccellenza nell’architettura romana, che ne variò le forme e ne sviluppò le applicazioni grazie ...
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Luogo destinato alla sepoltura dei morti sia per inumazione sia per tumulazione. La parola coemeterium (derivata dal gr. κοιμάω, «mettere a giacere») appare in iscrizioni paleocristiane per indicare anche [...] di agglomerato sepolcrale.
I c. dell’antichità, che nella moderna terminologia archeologica si preferisce esterno della cinta delle mura, secondo le prescrizioni della legge romana. All’epoca di Costantino, che aveva costruito mausolei e basiliche ...
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In epoca ellenistica o romana, costruzione di forma rettangolare o circolare o ellittica, spesso absidata, con nicchie e prospetto architettonico a colonne, contenente una fontana, che in alcuni casi raggiunge [...] , Side, Antiochia ecc.), sia nelle città romane (Settizonio a Roma, Villa Adriana, Leptis Magna ecc.).
Lo stesso nome ebbero, per l’analogia delle loro forme architettoniche con quelle dell’antichità, anche le fontane monumentali delle grandi ville ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] 1988; AA. VV., Berlino. L'I.B.A. e l'architettura del XX secolo, Roma 1988.
Storiografia
Antichità greco-romana . − Nella storiografia dell'a. antica, spesso, ma non sempre, in parallelo con quelle dell'arte in genere e della scultura in particolare ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] 38.000 ha di territorio rappresenta la maggior area protetta del Lazio, il Parco suburbano dei Castelli Romani e il Parco regionale dell'Appia Antica, noti per le loro emergenze storiche.
Per quanto riguarda i piani paesistici, molti comuni stanno ...
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ROMA
Anna Bordoni
Sandro Benedetti
Edoardo Tortorici
Luigi Spezzaferro
(XXIX, p. 589; App. I, p. 971; II, II, p. 728; III, II, p. 628; IV, III, p. 232)
La città, che si era accresciuta con un ritmo [...] romana, Roma 1981; M. D'Erme, Tesi per una teologia del territorio, Napoli 1984. Sulle vicende del Parco dell'Appia Antica Foro Romano 2, ivi 1985; F. Castagnoli, in Quaderni di Topografia Antica, 10 (1988), pp. 99 ss. Sulla Forma Urbis: F. Castagnoli ...
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antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...
antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...