Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] dal Vaticano: «Con l’avvento del fascismo morì il partito popolare e Mussolini mise a posto e la massoneria e l’anticlericalismo della stampa»68. Agli occhi del Segretario di Stato vaticano, Mussolini era l’uomo in grado di esautorare la vecchia ...
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DA POS, Valerio
Giovanni Scarabello
Nacque a Carfon, frazione di Forno di Canale (ora Canale d'Agordo), valle del Biois (prov. di Belluno), territorio della Repubblica veneta, il 13 maggio 1740 da Giovanni [...] Leone" che cento anni prima aveva cessato di essere simbolo di una patria. Si ricordò ancora di lui la Gioventù anticlericale della valle del Biois che nel 1909 pubblicò in opuscolo il suo lungo poemetto Canale convertito (una ironica satira della ...
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CAZZANI, Giovanni
Lorenzo Bedeschi
Nacque il 4 marzo 1867 a Samperone (Pavia) in una solida e antica famiglia contadina, da Vincenzo e da Amalia Trovati, che avevano altri sette figli. Rimasto orfano [...] del suo episcopato coincideva con la crisi modernista e la polemica murriana da un lato, con la propaganda socialista e anticlericale dall'altro più che mai viva in questa zona romagnola. Il C. mostrò subito simpatia per il vivace gruppo democratico ...
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I Seminari
Cristina Sagliocco
Maurizio Sangalli
I seminari italiani postunitari, tra continuità e cesure1
A Firenze, nel 1873, in previsione del primo congresso cattolico, che si sarebbe tenuto l’anno [...] attribuita la critica situazione finanziaria dei seminari, che fu invece una costante di ben più lungo periodo. Al clima anticlericale e all’obbligo della leva militare per i chierici la diminuzione nel numero degli alunni, spesso più denunciata che ...
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PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] del commissario di Guerra; Silvio a Lione, presso un ricco cugino materno. Qui ebbe la sua formazione illuminista e anticlericale, come ricordò e riprovò nei versi del componimento Le chiese del 1837.
A Milano, il padre, divenuto funzionario al ...
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STEFANONI, Luigi
Elena Papadia
– Nacque a Milano il 19 febbraio 1841 da Alessandro e da Maria Colombo.
Fu rapito fin da giovanissimo dalla fede mazziniana e ancora adolescente partì volontario al seguito [...] critica della superstizione (I-II, Milano 1869) e il Dizionario filosofico (I-II, Milano 1873-1875), nonché alcuni romanzi di ispirazione anticlericale (I rossi ed i neri di Roma, I-V, Milano 1863), L’Inferno (I-IV, Milano 1865), Il Purgatorio (I-IV ...
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NERBINI, Giuseppe
Stefano Oliviero
– Figlio di Rosa Nerbini e di padre ignoto, nacque a Firenze il 30 marzo 1867.
Crebbe con ogni probabilità senza mezzi economici, abbandonando le aule scolastiche [...] il suo parere sul rapporto tra partito socialista e società segreta, suggerendo una sorta di avvicinamento in chiave anticlericale, linea affatto condivisa dal partito.
Nell’azienda di famiglia trovarono impiego tutti i figli maschi, primo fra tutti ...
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BARBIERI, Ulisse
Alberto Asor-Rosa
Nato a Mantova l'8 febbr. 1842, fu a sedici anni imprigionato dalla polizia austriaca per essere stato sorpreso ad affiggere manifesti patriottici e condannato a quattro [...] aspetti della pur approssimativa ideologia dello scrittore. Egli, che era stato garibaldino, libero pensatore e, naturalmente, anticlericale, sviluppa questo suo atteggiamento giovanile, in rapporto con l'evoluzione dei tempi, verso forme sempre più ...
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Giovanni di Meung (Jean de Meung)
Luigi Vanossi
Autore della seconda parte del Roman de la Rose, composta circa quarant'anni dopo l'opera di Guillaume de Lorris. L'attribuzione a D. della riduzione italiana [...] in particolare dai grandi temi politici e civili dibattuti nel discorso di Falsembiante: il tema della lotta anticlericale e antimonastica, la difesa di una cultura laica, libera dall'egemonia ecclesiastica. E nel razionalismo immanentistico di ...
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Vincenzo Gioacchino dei conti Pecci (Carpineto Romano 1810 - Roma 1903) fu eletto papa nel 1878. L'intervento più significativo del suo pontificato fu l'enciclica Rerum novarum (1891) che costituì il fondamento [...] conciliazione dell'abate L. Tosti, sollevarono ancora una volta speranze, presto svanite però per una ripresa di anticlericalismo che culminò nella destituzione del sindaco di Roma, per avere questi visitato, in occasione del giubileo sacerdotale di ...
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anticlericale
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e clericale]. – Che, o chi, è contrario al clero o si oppone alla sua azione e alla sua influenza: idee a.; governo, partito, movimento a.; sostenitore di una politica anticlericale; fu per...
anticlericalismo
s. m. [der. di anticlericale]. – Ogni atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale d’un paese, o di avversione a governi, partiti o persone che conformano la loro azione...