LEGACCI, Pierantonio
Mario De Gregorio
Poco si conosce di questo personaggio, nato a Siena da Bartolomeo di Benedetto nella seconda metà del XV secolo. Sicuramente visse e lavorò a Siena come "ligrittiere", [...] prete presente nelle precedenti composizioni è sostituita da quella antagonista del cittadino. Al di là di un anticlericalismo di fondo, compaiono, contrapposti alla consueta figura del villano, anche esponenti di altre classi sociali, destinati a ...
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FEDERICI, Federico
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Castel d'Emilio (frazione di Agugliano, prov. d'Ancona) il 20 dic. 1844 da Crescentino, chirurgo e medico condotto del paese, e da Giovanna Federici. [...] uscire con scortesia dal suo scompartimento, onde era sorta una lite; ma risultò che era di idee anarchiche e violentemente anticlericali, più volte manifestate in pubblico. Il processo si svolse in poche ore presso la corte d'assise di Perugia il ...
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FRIZZI, Arturo
Rossano Pisano
Nacque a Mantova il 3 maggio 1864 da Carlo e da Angela Ferrari. A tredici anni, dopo la morte improvvisa del padre (un ex garibaldino), fu accolto nell'orfanotrofio "Casa [...] riformista e fece sue le ragioni dell'intransigentismo.
A questa scelta, che oltretutto si armonizzava con un anticlericalismo in lui fortemente radicato, risultò successivamente improntata la sua attività di conferenziere cui si dedicò con maggior ...
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CANESTRINI, Giovanni
Baccio Baccetti
Nacque da Giuseppe e da Silvia De Carneri a Revò (Trento) il 26 dicembre del 1835. Studiò dapprima a Gorizia e a Merano, successivamente frequentò l'università a [...] opposto un programma fondato su un liberalismo arditamente democratico e accesamente laico, sino a giungere a un aperto anticlericalismo. Al di là di questo suo modesto impegno nella vita politica attiva, va appunto rilevato il sensibile influsso ...
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MOSCATELLI, Vincenzo
Marco Albeltaro
(detto Cino). – Nacque a Novara il 3 febbraio 1908, quarto di sette figli, da Enrico, ferroviere, e da Carmelina Usellini.
Terminata la sesta elementare abbandonò [...] del movimento partigiano, Moscatelli tessé ottimi rapporti con i cattolici e col clero lasciandosi alle spalle l’anticlericalismo della sua formazione. Congedato col grado di tenente colonnello, fu insignito della medaglia d’argento al valore ...
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CONTRUCCI, Pietro
Nidia Danelon Vasoli
Nato il 27 genn. 1788 a Calamecca (frazione di Piteglio), nella montagna pistoiese, da Giovannantonio e Maria Pocci, in una famiglia di condizioni economiche assai [...] delle classi possidenti, oltre a rafforzare il connubio tra la gerarchia ecclesiastica e l'Austria. Respingeva anche l'anticlericalismo del foglio mazziniano e proponeva come soluzione l'idea di una federazione tra i principi italiani quale unica via ...
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GESSI, Berlingero
Simona Feci
Nacque a Bologna il 14 ott. 1564, figlio di Giulio e di Valeria di Francesco Segni.
La famiglia paterna vantava l'importante legame con Gregorio XIII Boncompagni, cugino [...] per il ripristino della religione e del culto contrastando l'eresia, fosse essa semplice espressione di un vivo anticlericalismo o adesione al pensiero riformato. Era pertanto necessario avere il controllo della circolazione della stampa e il ...
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GIOIA, Pietro
Giuseppe Monsagrati
GIOIA (Gioja), Pietro. -Nacque a Piacenza il 22 ott. 1795 da Lodovico, "uno dei negozianti più distinti" della città (Gioia, p. 5), e da Annunciata Arata. Nipote del [...] G. un uomo attestato costantemente sulla linea di demarcazione tra passato e presente, tra tradizione e modernità, tra anticlericalismo e opportunismo religioso: a volte retore nostalgico, a volte personaggio proiettato verso l'innovazione (la stessa ...
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RANIERI, Antonio. – Primo di dieci figli, nacque a Napoli l’8 settembre 1806 da Francesco, funzionario nell’amministrazione delle poste borboniche, e da Maria Luisa Conzo.
Con la guida di precettori privati [...] , nel 1830, venne a contatto con gli istituti assistenziali londinesi.
Le opere degli anni Trenta, per l’anticlericalismo, il sentimento nazional-patriottico e gli attacchi alle istituzioni in esse contenuti, causarono a Ranieri ripetuti interventi ...
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MORGANTI, Pasquale
Marcello Malpensa
MORGANTI, Pasquale. – Nacque a Lesmo, archidiocesi di Milano, il 3 dicembre 1852 da Giovanni Battista e da Carola Beretta; la famiglia, di origini modeste, era numerosa [...] ); più in generale vi erano la diffusione delle idee anarchiche, mazziniane e socialiste, l’esplicito e ostentato anticlericalismo di larghi strati della popolazione, l’asprezza dello scontro sociale.
A fronte di queste difficoltà, Morganti – che ...
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anticlericalismo
s. m. [der. di anticlericale]. – Ogni atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale d’un paese, o di avversione a governi, partiti o persone che conformano la loro azione...
anticlericale
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e clericale]. – Che, o chi, è contrario al clero o si oppone alla sua azione e alla sua influenza: idee a.; governo, partito, movimento a.; sostenitore di una politica anticlericale; fu per...