(o strofa) Raggruppamento di due o più versi, costituenti un periodo ritmico, che di solito si ripete più volte nello stesso componimento.
Metrica classica
S. greca. Periodo ritmico di due o più cola [...] Plauto è astrofica, come i canti ἀπὸ σκηνῆς della più tarda tragedia greca, eseguiti da uno sulla scena e non dal coro; la forma specializzati nel designare strutture strofiche particolari.
Già anticamente molti poeti tentarono di evadere dai confini ...
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Disco di metallo, con iscrizione e figura, coniato a ricordo di un fatto o di un personaggio (v. fig.). Si distingue dalla moneta per la mancanza di potere di scambio, per la possibilità di essere emessa [...] Mantova fiorì una scuola di medaglisti (P.I. Alari Bonacolsi detto l’Antico; G.C. Romano); a Parma, G. Enzola (attivo tra il Tra i medaglisti italiani moderni si ricordano inoltre P. Fazzini, E. Greco, F. Giannone, B. Bini, M. Moschi. Presso la Zecca, ...
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Filosofia
Il concetto filosofico di c. è essenzialmente caratterizzato dalla nota dell’assoluta novità che quanto si presenta come ‘creato’ manifesta rispetto alla situazione in cui esso ancora non sussisteva. [...] è quindi essenzialmente ‘c. dal nulla’.
Nelle civiltà del Vicino Oriente antico è attestata l’idea di una c., ma non come c. uno o più esseri divini su qualcosa di preesistente. Il pensiero greco, per cui era inconcepibile l’idea che l’essere potesse ...
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Componimento letterario destinato alla rappresentazione sulla scena; comprende quindi, oltre al d. propriamente detto, la tragedia, la commedia, la farsa ecc.
D. satiresco
Antica forma di rappresentazione [...] vuoto il sepolcro di Cristo.
Per il d. musicale (o in musica) ➔ opera.
Istituto nazionale del d. antico Ha il fine di rievocare nel teatro greco di Siracusa, o in altri luoghi di particolare interesse classico, le opere teatrali della classicità ...
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Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] gli eruditi e in genere la cultura romana (e anche greco-romana) dei secoli successivi. Nella filologia e nell'antiquaria forti riflessi se ne colgono in tutta la tradizione erudita antica, che largamente ne dipende. Attorno a essa si raccoglievano ...
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Comune della Basilicata (392 km2 con 60.530 ab. nel 2020), dal 1927 capoluogo della provincia omonima.
Il nucleo antico della città è situato sul declivio occidentale di un affossamento del lembo occidentale [...] milizie imperiali di Ottone II; nel 1061 circa, ribelle al governo greco, M. fu occupata dai Normanni di Roberto Loffredi, i cui discendenti la capitale della regione a Potenza.
Il nucleo più antico della città è costituito dai Sassi. Del 1954 è il ...
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Poeta e filologo greco (310 circa - 240 a. C.), il più tipico rappresentante dell'alessandrinismo. Nato a Cirene, si vantava di discendere dall'antico Batto (onde fu detto Battìade). È congettura mal fondata [...] 'Ibis di Ovidio, contenente allusioni di storia ellenistica riferibili alla fine del sec. 3º a. C., fa sorgere il dubbio che l'Ibis greca, se quella di Ovidio ne dà un'immagine fedele, sia opera di un imitatore di C. di lui un poco più recente. Certo ...
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Comune della prov. di Terni (281,2 km2 con 20.955 ab. nel 2008), situato a 325 m s.l.m. su un colle tufaceo dai versanti ripidi e franosi, alla destra del fiume Paglia, in bella posizione dominante la [...] facciata (suoi e di aiuti sono i bassorilievi con Storie dell’Antico e del Nuovo Testamento), completata agli inizi del Seicento. Il Orcagna (1359). Le porte della facciata sono di E. Greco (1964). L’interno a tre navate, breve crociera e ampio ...
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Linguistica
Particella grammaticale che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, per identificarlo come essere od oggetto individuato ( a. determinativo o definito) o come essere [...] indeterminativo o indefinito).
Nelle varie lingue europee moderne gli a. nascono, come in greco, da antichi pronomi anaforici, o dittici svuotati dell’antica funzione pronominale: nella generalità delle lingue romanze, l’a. è un allotropo proclitico ...
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(lat. Venĕti, gr. Οὐένετοι o Βένετοι) Popolo italico, detto anche Paleoveneto, stanziato in età preromana nella pianura veneta e nelle zone collinari prospicienti. Per la maggior parte degli autori classici, [...] l’instaurarsi, attraverso Adria (➔), di stabili rapporti commerciali con il mondo greco. Tra il 5° e il 1° sec. a.C. a classici, di popolazioni stanziate in varie zone del mondo antico, dall’Asia Minore alla Penisola Balcanica, all’Europa centro ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...