MESSINA (gr. Ζάγκλη; Μεσσάνα; lat. Messana; A. T., 27-28-29)
Giuseppe CARACI
Guido LIBERTINI
Enrico MAUCERI
Guido LIBERTINI
Nino CORTESE
Tammaro DE MARINIS
Giuseppe CARACI
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Città della Sicilia [...] , sul Colle Gonzaga, sulla rocca Guelfonia, a Ganzirri (Poseidonion) e a S. Maria della Grotta (tempio di Artemide). Delle antiche necropoli greche si sono trovati indizi nella Contrada Angelo, a S. della città, e alle falde del Colle Gonzaga, mentre ...
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REGGIO di Calabria (A. T., 27-28-29)
Giuseppe ISNARDI
Arnaldo MOMIGLIANO
Ernesto PONTIERI
Tammaro DE MARINIS
*
Città della Calabria, capoluogo della provincia omonima, a 38° 6′ lat. N. e 3° 12′ long. [...] Calabria 1933; G. Valentino, Nel Venticinquennio. La ricostruzione di Reggio, 2ª ed., ivi 1928.
Per la città antica: Le iscrizioni greche in Inscriptiones Graecae, XIV, pp. 612-629; v. inoltre le indicazioni nel testo. Per le iscrizioni latine, Corp ...
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È la dea greca dell'amore, nel significato più largo della parola; poiché essa impersona l'attrazione delle singole parti dell'universo l'una verso l'altra, per conservare e per procreare; simboleggia [...] e precisamente le due città di Pafo e Amatunte; onde i Greci riguardavano Cipro come il luogo ove la dea era nata, e la o Κυπρογένεια, e anche Παϕία e Αμαϑουσία. Un'altra delle più antiche sedi del culto di Afrodite fu l'isola di Citera, a sud ...
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Il greco χορός, propriamente designante la danza o l'insieme dei danzanti e poi il canto da cui le danze erano accompagnate, significò in qualche caso anche il luogo dove le danze stesse avvenivano. Parallelamente, [...] guisa di quello che è tra le quattro colonne di marmo greco che costituiscono il tramezzo del duomo di Torcello (sec. IX di san Savino nel duomo e terminò quello di Orvieto; dall'antico coro di San Giovanni nel duomo di Siena, opera del senese ...
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. Nome. - Il termine "Anglo-sassoni" in realtà non trova giustificazione né nella vera situazione etnica dell'Inghilterra, né nella tradizione indigena, essendo di origine prettamente letteraria. Al principio, [...] alla cultura cristiana inglese, introducendo anche lo studio del greco e perfino dell'ebraico. Sia dunque i grandi dotti della Gran Bretagna.
Il più recente ed acuto trattatista delle antichità anglo-sassoni l'Åberg, osserva che la tipica civiltà ...
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PUNICHE, GUERRE
Arnaldo Momigliano
. Si designano con tal nome tre guerre fra Roma e Cartagine avvenute rispettivamente tra gli anni 264 e 241 a. C. (con una ripresa nel 238 a. C.); 219 e 201; 151 e [...] meno difficilmente di quanto agli antichi stessi non paresse, perché gli stati greci dell'Italia meridionale potevano fornire tradizione annalistica è già multipla e rivela i due strati più antico e recente. Il che si può ripetere, sebbene la misura ...
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MARSIGLIA (A. T., 35-36)
André CHOLLEY
Andrée R. SCHNEIDER
Léopold Albert CONSTANS
Gino LUZZATTO
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Città e porto della Francia, sulla costa del Mediterraneo, capoluogo del dipartimento delle Bocche [...] 100 m. più indietro dell'attuale banchina; ma pare che sulla linea della banchina i Greci avessero costruito una gettata che separava dalla rada dei bacini paragonabili ai "porti antichi" di Cartagine.
Vi era una città bassa e una alta. La prima era ...
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(fr. barbe; sp. barba; ted. Bart; ingl. beard).
Antico Oriente e mondo musulmano.
L'uso di radersi la barba è antichissimo in Egitto, poiché già nei monumenti delle prime dinastie le figure maschili compaiono [...] segg.; Blümner, Römische Privataltert., p. 267 segg.; Paoli, Barba e specchi presso i Greci, in Atene e Roma, n. s., V (1924), n. 79: contro l'opinione che vi fosse nell'antichità l'uso di radersi da sé.
Medioevo ed età moderna.
Contro quello che si ...
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L'antichità classica. - Col nome di banchetto o convito, s'intende, se ci si riferisce all'antichità classica, la forma più complessa e ricca del pasto comune; esso occupava una non piccola parte della [...] pegno sicuro di amicizia. Antico è l'uso di ricordare durante il banchetto, come invito a goderne la gioia fugace, l'inesorabilità della morte che a tutti sovrasta; né solo fra i Greci e i Romani. Racconta Erodoto (II, 78) che gli Egiziani facevano ...
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. Figlio di Demostene, del demo di Peania, nato intorno al 384 a. C.: uomo politico e oratore ateniese. C'è nelle notizie che noi abbiamo sulla giovinezza di D. una parte sicuramente storica, che riguarda [...] abbattere Filippo e di sostituirsi a lui nell'egemonia della Grecia. Poi la necessità stessa non permetterà più che la difesa purissimo di euritmia che ne emana.
Fonti. - Le biografie antiche di Plutarco, di un anonimo nelle Vite dei dieci oratori, ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...