L’aplologia (dal gr. haplôus «semplice» e lógos «discorso, parola») è un fenomeno di semplificazione fonica e grafica (in quest’ultimo caso si parla, più precisamente, di aplografia) che consiste nella [...] la contrazione di una vocale o di un dittongo in fine parola con la vocale o il dittongo della parola successiva (in grecoantico, per es., kaí ou > kou «e non»).
L’aplologia è un fenomeno che caratterizza la storia del lessico delle lingue. In ...
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Gli infissi sono un particolare tipo di ➔ affissi, cioè di elementi morfologici che non possono essere utilizzati da soli nel discorso, ma soltanto in combinazione con radici o temi lessicali, per formare [...] invece all’interno della base. Possono interrompere la radice, come nel caso dell’infisso -m- usato in alcuni verbi del grecoantico e del latino per formare il tema del presente (gr. lambànō «prendo», dalla radice lab-; lat. rumpo, rupi, cfr. it ...
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Famiglia di lingue storiche (dette anche arie, indogermaniche, indoceltiche, arioeuropee) che presentano, specie negli stadi più antichi, un’affinità e una concordanza di caratteri fonetici, morfologici [...] i sottogruppi orientale (gotico), settentrionale (islandese, norvegese, svedese e danese), e occidentale (tedesco, inglese e frisone); greco, con gli antichi dialetti (ionico, eolico, dorico, attico) poi riunificati, a partire dal 4° sec. a.C., con ...
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Linguista italiano (n. Venezia 1935). Prof. di italiano all'Università di Reading dal 1975, fellow della British Academy, socio dell'Accademia della Crusca dal 1991, si è occupato di linguistica teorica, [...] ), che illustra lo sviluppo delle idee linguistiche delle maggiori aree culturali, dall'antico Egitto e dalla Mesopotamia alle tradizioni cinese, indiana, ebraica, araba, greco-latina, fino al pensiero linguistico europeo dal Medioevo a oggi. Tra le ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] celebre l’Ars poetica di Matteo di Vendôme, maestro a Orléans. L’attenzione rivolta alle voci dell’antichità classica (e non solo latina, ma anche greca, allora scoperta tramite le versioni che dall’Italia meridionale, dalla Sicilia e dalla Spagna si ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] , la l. di una forza ecc.
Benché risalga originariamente al pensiero greco l’idea che il mondo naturale, in analogia con quello umano, sia (per es. la legge di Wackernagel per l’indoeuropeo antico o la legge Tobler-Mussafia per le lingue romanze).
La ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] distinguono in 2 aree, corrispondenti alle 2 aree culturali dell’Europa: la Slavia orientale o greco-bizantina e la Slavia occidentale, o latina. La più antica lingua letteraria slava è il paleoslavo, sulla cui base si sono sviluppate le lingue slavo ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] traduzione latina dei poemi omerici, dalla quale gli studi greci in Occidente hanno il loro effettivo inizio. Poco dopo a riportare in uso la littera antiqua, ritenuta la scrittura antica dei Romani, a riprodurre cioè l’alfabeto rotondo e aggraziato ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] dativo, ablativo, genitivo, locativo, vocativo); cinque il greco (nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo), sei il in latino volgare si riducono a due (un c. retto, l’antico nominativo, e un c. obliquo che riassume le funzioni di tutti gli ...
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Dell’Oriente, cioè in genere dei paesi posti a E dell’Europa, e quindi soprattutto dei paesi asiatici, ma con estensione più o meno vasta secondo il significato che nei vari tempi è stato attribuito a [...] studio dell’orientalistica: s’intendono, in special modo, l’egiziano antico, l’arabo, l’ebraico, il siriaco, l’etiopico, il per l’unione. A Roma sorsero i collegi per gli o. (greco, maronita) e furono editi i libri liturgici. Si erano frattanto uniti ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...