Protimesi
Ennio Cortese
La prelazione o protimesi (dal greco πϱοτίμησιϚ) è stata largamente usata sin dall'antichità greco-romana per convogliare le alienazioni di beni immobili verso proprietari che [...] Const. 26, 74) suppose quei pezzi interpolati da qualche antico doctor, il che a-vrebbe dovuto a suo parere 238.
A. Pertile, Storia del diritto italiano dalla caduta dell'Imperoromano alla codificazione, III, Torino 1894, pp. 420-428.
V. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Storiografia giuridica
Francesco Di Donato
Medioevo italiano: padre della storia e padrone della storiografia
Due fondamenti essenziali caratterizzano la storiografia giuridica italiana dalla sua fondazione [...] colleghi subalpini restarono delimitati da un piccolo mondo antico che costituiva nel contempo la loro fortuna 1863.
A. Pertile, Storia del diritto italiano alla caduta dell’imperoromano alla codificazione, 6 voll., Torino 1871-1887, nuova ed. a ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Germani
Horst Wolfang Böhme
I germani
L’etnonimo Germani è riferito a diverse popolazioni e tribù dell’Europa [...] i Franchi del re Clodoveo avevano annientato gli ultimi resti dell’Imperoromano tra la Somme e la Loira, dando origine a un di comunicazione sono testimoniati già per il periodo più antico. Sappiamo della costruzione di strade con tavoloni di legno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Sigonio
Guido Bartolucci
L’opera di Carlo Sigonio rappresenta un momento di passaggio tra la storiografia politica del primo Cinquecento e le opere del 17° sec., in un periodo di profonda trasformazione [...] come strumento teorico per la sua riflessione sulle istituzioni antiche e i modelli di governo, ma anche come fonti delle istituzioni politiche e religiose successiva alla caduta dell’Imperoromano d’Occidente.
L’opera di Sigonio si sviluppò lungo ...
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Gelasio I, santo
Rajko Bratož
Figlio di un Valerio, stando a una non del tutto affidabile notizia del Liber pontificalis, sarebbe stato "natione Afer".
Egualmente equivoca è, d'altra parte, l'indicazione [...] allo "Stato" romano o alla sua cosciente adesione alle tradizioni e alla cultura dell'Imperoromano e cristiano.
Quando l'assoluto primato della Sede apostolica, che aveva per antico costume ("more maiorum") diritto di condannare e assolvere anche ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La formazione dell'impero bizantino
Antonio Carile
La formazione dell’impero bizantino
Il processo di trasformazione dell’Imperoromano nell’Imperoromano orientale, [...] e Occidente e la fine della storia antica – a preferenza delle invasioni barbariche che invece, secondo una vetusta tradizione storiografica, nel 476 avevano determinato la caduta dell’Imperoromano d’Occidente –, una sostanziale continuità culturale ...
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MITO
Cosimo Damiano Fonseca
È ben chiaro, se non addirittura ovvio, che disquisendo del 'mito di Federico II', si intende riferirsi a quello che gli epistemologi classificano come 'mito storico', nel [...] ma che viene consapevolmente evocata per ancorarla a un tempo antico e, quindi, conferirle valore e autorevolezza. Sarà questa Federico, l'Anticristo, si riviveva tragicamente la fine dell'Imperoromano: il Mongibello, con le sue apocalissi e con i ...
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BAUDI DI VESME, Carlo
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Cuneo il 23 luglio 1805 dal nobile Michele Benedetto e da Ottavia Maria Caissotti di Chiusano. Trasferitasi a Torino nel 1822 la famiglia, per gli [...] solo il I libro (Dei tributi delle Gallie negli ultimi tempi dell'imperoromano, Torino 1839; cfr. anche Il Subalpino, IV [1839], pp. di messere Fr. Barberino, secondo la lezione dell'antico testoa penna barberiniano (ambedue con data Bologna 1875). ...
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Il saeculum: l’elefante nella stanza
Peter Brown
Ritornare alle lezioni tenute al Warburg Institute nel 1958 su Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo nel quarto secolo significa ritornare a una [...] cristiani nel creare, per se stessi e a discapito dell’Imperoromano, una «Civitas Dei – una nuova comunità di uomini non è legata soltanto alla dimensione di questo elefante: è l’antico sangue caldo che scorre ancora nelle sue vene. Nel IV e ...
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Mesopotamia
Pietro Mander
La terra fra due fiumi dove iniziò la storia
Se si prende la nascita della scrittura come punto di riferimento per separare la storia dalla preistoria, allora i popoli che [...] come accadde quando le genti germaniche irruppero nell’ImperoRomano con invasioni devastanti (barbariche, invasioni), ma delle misure, va ricordato che unità di peso usate per gran parte dell’antichità, anche romana, come la mina (pari a 0,50 kg) e ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
antico1
antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a. leggenda;...