Concezione, propria delle religioni ebraica e cristiana, relativa all'attesa e alla persona del messia. Nell'Antico Testamento il m. è espresso soprattutto come speranza del ritorno di un re ideale della [...] stirpe di David, artefice di una restaurazione politica e religiosa d'Israele. Attorno al periodo della nascita di Gesù l'aspettativa messianica era molto viva e riguardava figure diverse, per es. un messia regale o uno sacerdotale. Il pensiero ...
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stregoneria Attività delle streghe o degli stregoni. In senso concreto, operazione magica spesso diretta con l’intenzione di danneggiare qualcuno.
Secondo la mitologia popolare, streghe e stregoni sono [...] prossimo, è attestata in varie culture preclassiche (Mesopotamia, Egitto, Israele), come nel mondo greco e in quello romano. Essa in parte per la particolare attenzione che dedicavano all’Antico Testamento, in parte perché anche il loro pensiero si ...
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Istituzione comune a molte religioni antiche e moderne per cui le funzioni sacrali di ministro del culto vengono riservate a particolari categorie di persone. Nell’uso comune, senza alcuna specificazione, [...] cristianesimo
Nell’ebraismo, in senso lato l’intero popolo di Israele deve essere, rispetto agli altri popoli, secondo le parole di i discendenti maschi di Aronne, fratello di Mosè. Nell’antico ebraismo il sommo sacerdote era a capo di tutti i ...
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settanta religione Numero sacro in quanto multiplo di sette, donde le 70 nazioni della tavola etnografica della Genesi, i 70 anziani di Israele, i 70 anni (o settimane di anni) dell’apocalittica, i 70 [...] Versione dei S. La prima traduzione greca dell’Antico Testamento. Secondo la più antica tradizione il re Tolomeo Filadelfo avrebbe chiamato in Egitto 72 traduttori (6 per ognuna delle 12 tribù d’Israele), che nell’isola di Faro avrebbero tradotto, in ...
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(gr. Πεντάτευχος) Nella versione greca dei Settanta e quindi nella Vulgata, la prima parte dell’Antico Testamento; i 5 libri che la costituiscono sono designati con i nomi di Genesi, Esodo, Levitico, [...] ai 5 libri nomi diversi. Il P. narra le vicende dell’umanità e del popolo d’Israele dalla creazione del mondo al momento in cui ha inizio l’insediamento in Palestina.
Nell’antichità e nel Medioevo il P. era attribuito a Mosè sulla base dello stesso ...
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Semitista (Roma 1890 - ivi 1964), abate dei canonici regolari lateranensi; studioso dell'Antico Testamento e delle origini del cristianesimo, prof. di storia del cristianesimo nell'univ. di Bari (dal 1950). [...] critici e versioni di varî libri biblici, versioni dal greco (Giuseppe Flavio, 1937) e dal siriaco, spiccano: la Storia d'Israele (2 voll., 1932-34); la Vita di Cristo (1941); il Paolo Apostolo (1949); gli Atti degli Apostoli (1951); una monografia ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] ricomporre il dialogo, caro a Michelangelo e al suo tempo, tra l’Antico e i moderni.
Al di là di un muretto e di un temporaneo riposo durante una tribolata migrazione del popolo d’Israele. La stesura pittorica, con i suoi effetti di indistinto ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] (ricerca all’estero), controspionaggio e antiterrorismo.
In Israele, s. segreto più noto è il Mossad ( essi obbligati alla leva. I grandi proprietari potevano da tempo molto più antico presentare un sostituto (vicarius). Già alla fine del 4° sec., ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] sintassi (per es. la legge di Wackernagel per l’indoeuropeo antico o la legge Tobler-Mussafia per le lingue romanze).
La l rapporti umani, ma anzitutto definisce i rapporti tra Yahweh e Israele, legandosi strettamente all’idea di ‘patto’ o ‘alleanza’ ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] i gentili, tradizionalmente esclusi da parte di Israele, sono paritariamente ammessi a condividere con fino a Roma, compreso il suo martirio. Vi è tracciato il più antico ritratto fisico di Paolo. Altre narrazioni apocrife sono una Passione di P. ...
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israelita
(pop. isdraelita) s. m. e f. e agg. [dal lat. tardo Israelita] (pl. m. -i). – Appartenente al popolo d’Israele (gr. ᾿Ισραήλ, lat. Israel, dall’ebr. Yiśrā’ēl): è il nome degli antichi Ebrei in quanto discendenti di Giacobbe o Israele...
patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...