Caratteristica essenziale dei chemioterapici è l'azione selettiva, la capacità che hanno, e che li differenzia dagli antisettici, di agire su un agente morboso, senza provocare sofferenze somatiche di [...] (pentamidina), la suramina, gli arsenicali (melarsoprolo e melarsonile) nelle tripanonosomiasi; alcuni composti di antimonio (stibogluconato) nelle leishmaniosi; il metronidazolo nella trichomoniasi e nella giardiasi; i numerosi antimalarici di ...
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RADIOLOGIA medica
Carissimo BIAGINI
La radiologia medica, intesa come campo di applicazione all'uomo di sorgenti di radiazioni ionizzanti a scopo diagnostico o terapeutico, ha compiuto negli ultimi [...] , aderente ad un sottile supporto concavo di alluminio, portante sull'altra parte uno schermo fotosensibile al cesio e all'antimonio. Lo schermo secondario è molto più piccolo di quello primario ed è costituito da solfuro e seleniuro di zinco. La ...
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TROPICALE, PATOLOGIA (XXXIV, p. 410)
Gabriele AMALFITANO
Lo studio delle malattie tropicali in questi ultimi decennî ha subìto un notevole impulso. Si è potuto constatare che quasi tutte le malattie [...] quali: per la malaria la certuna e la paludrina; per la leishmaniosi viscerale il Solustibosan, il gluconato di antimonio e la Stilbamidina; per le spirochetosi nuovi preparati arsenobenzolici nonché la penicillina; per le dissenterie batteriche i ...
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BARZELLOTTI, Giacomo
Domenico Celestino
Nacque a Pian Castagnaio (Siena), l'11 nov. 1768. Studiò medicina all'università di Siena e ancor prima di laurearsi presentò all'Accademia dei Fisiocritici una [...] sulla medicina di Le Roy. Dialogo (Pisa 1826), perché rappresentano un valido contributo alla complessa storia dell'antimonio e dei composti antimoniali quali medicamenti.
Il B. viene considerato il caposcuola della medicina legale italiana. Egli ...
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BIANCHINI, Giovanni Fortunato
Paolo Casini
Nacque a Chieti il 27 dic. 1719. A Chieti e a Ortona a Mare fece i suoi primi studi; passò poi a Napoli, discepolo di Nicolò Cirillo; qui, "dopo aver passato [...] fortemente odorose; a maggior ragione, risultati sempre negativi avevano dati tentativi di applicazione con mercurio e antimonio, con potenti veleni (oppio, sublimato corrosivo), con purghe. Numerosi esperimenti sono diretti a smentire una variante ...
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Acido idrossipropanoico, CH3CHOHCOOH, noto nelle forme D-lattico, L-lattico (levogiro e destrogiro) e D-L-lattico, corrispondente al racemo. Tutte e tre formano sali con numerosi metalli (zinco, rame ecc.). [...] o meno facilmente, in alcol; i più importanti lattati sono quelli di calcio e di ferro, impiegati in terapia, quello di antimonio, usato come mordente in tintoria, e quello di sodio come umettante e plastificante. Gli esteri più noti sono il lattato ...
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L'espansione degl'interessi della f. agli aspetti sia conoscitivi sia applicativi dell'azione dei farmaci ha comportato lo sviluppo di distinti settori di studio con metodologie e tecniche d'indagine loro [...] di dosi successive (accumulo organico). L'arsenico, alcuni mezzi radiologici di contrasto (thorotrast), taluni derivati dell'antimonio possono fissarsi per decenni in organi come il fegato, favorendovi processi morbosi regressivi e neoplastici ...
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Irraggiamento
Yuri V. Gulyaev
Il corpo umano è un sistema dinamico autoregolato, la cui stabilità (omeostasi) è assicurata dal funzionamento simultaneo di vari sistemi fisiologici: la neuroregolazione, [...] superficie del corpo. Essa può essere facilmente misurata attraverso rivelatori opportuni, del tipo a semiconduttori InSb (indio-antimonio) e CdHgTe (cadmio-mercurio-tellurio). Sulla base di questi rilevatori è stato possibile sviluppare un sistema ...
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CARONIA, Giuseppe
Antonio Pavan
Nacque a San Cipirello (Palermo), da Francesco e Rosalia Rizzuto, il 15 maggio 1884. Laureatosi in medicina e chirurgia presso l'università di Palermo nel 1911, cominciò [...] con G. Di Cristina, sulla leishmaniosi viscerale o Kala-azar, per cui propose e sperimentò la terapia con antimonio; e l'inizio delle ricerche su nuovi metodi di vaccinoterapia delle infezioni tifiche e paratifiche e della brucellosi: queste ...
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CAPODIVACCA (Capivaccio, Capivacceus), Girolamo
Giuliano Gliozzi
Nacque a Padova nei primi decenni del XVI sec. da antica e nobile famiglia.
Il C., compiuti gli studi di medicina allo Studio di Padova, [...] aveva convinto dell'utilità dell'uso dei decotti di guaiaco o del mercurio per suffumigi nei casi più gravi, mentre l'antimonio rimaneva per lui un rimedio poco efficace.
La più estesa opera del C. è Methodus practicae medicinae omnium corporis umani ...
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antimonio
antimònio s. m. [dal lat. mediev. antimonium, forse adattam., con conglutinazione dell’art., dell’arabo ithmid, che, come il lat. stibium, gr. στίβι, στίμμι «antimonio», è forse dall’egiz. ant. sdm, copto stim]. – Elemento chimico,...