Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] e gli ornamenti15, mentre in Siria il vescovo Marco di Aretusa trasformò il tempio principale della chiese e martyria. Da Malala, profondo conoscitore della storia diAntiochia, dei suoi monumenti e della sua ornamentazione, si apprende infatti ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] per rivendicare l’eredità filosofica di Plotino in contrapposizione a Giamblico (che di Porfirio era forse stato allievo, prima di stabilirsi nella sua nativa Siria fondando una scuola ad Apamea o a Dafne, presso Antiochia)25. In effetti, Porfirio ...
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La trasmissione nel rituale costantinopolitano
Béatrice Caseau
Costantino ha giocato un ruolo fondamentale in qualità di primo imperatore cristiano e di fondatore di Costantinopoli, città in cui è stato [...] effetti, originario diAntiochia, ma visse a Costantinopoli a partire dal 530. Egli poté, dunque, assistere più di una volta alla Mundell Mango segnala l’immagine di san Costantino su un incensiere in argento, proveniente dalla Siria o dal Libano e ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo greco, etrusco-italico e romano
Luigi Caliò
Le vie, i mezzi e i luoghi dei contatti e degli scambi
Indagare la rete di scambi nel bacino Mediterraneo [...] di Daimaco di Platea, da parte diAntioco I, quella di un certo Dionisio, da parte di Tolemeo II, e quella più importante di sec. a.C. si datano altre testimonianze di Italici in Etolia e in Siria. I trafficanti italici iniziano ad avere una ...
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BIZANTINA, Arte
F. Panvini Rosati
L'impero bizantino nacque quando Costantino trasferì la sede del governo imperiale da Roma a Bisanzio, antica città greca sul Bosforo ribattezzata Costantinopoli e [...] del Mediterraneo orientale (Efeso, Antiochia, Alessandria), importanti centri di produzione artistica sin dall'epoca bizantina fino a quando, soprattutto in Italia ma anche in Siria, Egitto e Africa settentrionale, rimane legata a impulsi provenienti ...
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FALSIFICAZIONE
D. Mustilli
La f. degli oggetti d'arte anche se, come nella nostra trattazione, limitata solamente a quelli dell'arte antica, non si sottrae agli elementi che caratterizzano ogni falsificazione: [...] di terrecotte "moabitiche", provenienti dalla Palestina, false. Sigilli sono stati fabbricati a Bagdad e Karbala in Mesopotamia e, recentemente, in Siria al Metropolitan Museum di New York. Di tutti, soltanto il calice diAntiochia è ancora discusso ...
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TESSUTI
F. v. Lorentz
F. v. Lorentz
H. Reusch
F. v. Lorentz
1. - L'arte del tessere e del filare è tanto antica quanto la civiltà umana. Le sue origini risalgono ad epoche preistoriche e non è possibile [...] l'Iran).
Numerosi frammenti di t. di età romana, in lana e in seta, si sono rinvenuti in Siria (Dura, Palmira); ma 1937, p. 165 ss. Mosaici diAntiochia: D. Levi, Antioch Mosaic Pavements, Princeton 1947. Trovamenti di Kozlov: W. P. Yetts, Discoveries ...
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Vedi URBANISTICA dell'anno: 1966 - 1997
URBANISTICA
A. Boethius
Dopo le importanti realizzazioni di centri abitati in Siria (Gerico), Asia Minore e Macedonia, un maturo materiale urbanistico comincia [...] il 2000 a. C., in Grecia verso il 1600 a. C. e poi di nuovo, dopo i secoli di decadenza (circa 1100-800 a. C.) nell'VIII sec. a. C. (Omero Alessandria, le città seleucidi in Siria, come Dura Europos, Antiochia sull'Oronte, Aparnea, Laodicea sul ...
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CAVALIERE
F. Pomarici
La figura equestre del dio, del sovrano, dell'eroe, ma anche del semplice soldato o cacciatore, fu di grande rilevanza nell'arte antica tanto nel campo della rappresentazione regale, [...] in alcune battaglie: per es. Giacomo in quella, già di per sé leggendaria, di Clavijo, o Giorgio al primo assalto crociato ad Antiochia. Diverso è il discorso per Martino di Tours, patrono della monarchia in Francia sin dall'epoca merovingia ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] di logico per chiarire la terminologia greca usata nelle loro dispute. Siriano, maestro della Scuola neoplatonica di 65). Verso la metà del VII sec., Atanasio di Balad, patriarca monofisita diAntiochia, vuole spiegare la logica in maniera semplice al ...
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antiocheno
antiochèno agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Antiochenus]. – Di una delle città denominate Antiochia, abitante di Antiochia; spec. con riferimento ad Antiochia di Siria e alle sue vicende nella storia cristiana: il cristianesimo a.;...
maronita
agg. e s. m. [dal nome di s. Marone († c. 410), anacoreta sulla cui tomba, ad Apamea di Siria, era sorto un monastero, divenuto presto centro di vita religiosa] (pl. m. -i). – Appartenente a una comunità cattolica che ha sede nel...