Il concetto di confine
La Terra disabitata, priva di uomini e di storia, ci apparirebbe come una superficie indistinta. Certo, presenterebbe corsi di fiumi e crinali di montagne e rive di mari, ossia la [...] o spettanza, connettendo la cosa a un soggetto, serve a distinguerla da altre, che fanno capo a soggetti diversi. Sorgono così le antitesi fra il mio e il tuo, fra il nostro e il loro. I soggetti, quasi proiettandosi nel mondo esterno, ne rompono la ...
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SEVERO (Σεβῆρος, Severus)
Guido Calogero
Filosofo greco, appartenente al cosiddetto platonismo medio. La data della sua vita è incerta: in base agli scarsi indizî superstiti sembra si debba assegnare [...] del frammento stesso).
Il pensiero di S. è sostanzialmente dominato da quel generale motivo di conciliazione sistematica delle antitesi del pensiero precedente e di quello platonico in particolare, che anima tutto il processo preparatorio e formativo ...
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FLUDD (o Flud), Robert (Robertus de Fluctibus)
Medico e filosofo inglese, nato nel 1574 a Milgate House (Kent), morto l'8 settembre 1637 a Londra. Dopo avere studiato medicina a Oxford e aver viaggiato [...] delle cose: tendendo quasi, con ciò, a considerarlo identico al Nulla, in forza della sua assoluta indeterminatezza. Ma le antitesi implicite in Dio si esplicano nel mondo: voluntas e noluntas, luce e tenebra, caldo e freddo e via dicendo, sono ...
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DAVIDE
M. Mihályi
Profeta e re d'Israele (ca. 1000-961 a.C.), figlio di Iesse, unto segretamente re da Samuele per ordine di Dio, fondatore della dinastia che regnò per quattro secoli sul regno di Giuda.La [...] D. ricoprì un ruolo di rilievo, presentando peraltro caratteri contraddittori: semplice pastore e glorioso sovrano (nell'antitesi humilitas-sublimitas; Heimann, 1965), giovanetto che osa sfidare il gigante Golia e guerriero valoroso che non disdegna ...
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atipico, lavoro
atìpico, lavóro locuz. sost. m. – Espressione con la quale si fa riferimento all’insieme dei rapporti di lavoro diversi da quello del lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato. [...] organizzazione della produzione e dei servizi da parte delle imprese. L’espressione lavoro atipico, inizialmente utilizzata in antitesi alle forme tipiche di impiego tradizionale e stabile, non è più risultata adeguata a definire le nuove opportunità ...
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altruismo/egoismo
Il termine altruismo fu coniato da Comte per indicare la morale propria del positivismo, ispirata alla massima «vivere per gli altri» (Catechismo positivista, 1852). La nuova parola, [...] siano reali, ragion per cui la realtà esterna viene dichiarata dubbia (Cartesio) o inesistente (Berkeley). Quando Comte creò l’antitesi a./e. il suo obiettivo polemico erano le morali edonistiche e utilitaristiche del 18° sec., alle quali veniva ...
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Filosofo greco (6º-5º sec. a. C.), soprannominato per il suo stile ὁ σκοτεινός ("l'oscuro, il tenebroso"). Autore dell'opera in prosa ionica Περί ϕύσεως ("Intorno alla natura"), che si riallaccia, almeno [...] permanere del nome del fiume. Ma proprio questo motivo dell'universale concordia discors, della "bellissima armonia", che nasce dalla discordia, in antitesi con la concezione eleatica, è uno dei filoni centrali della storia della metafisica classica. ...
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arbìtrio, lìbero Espressione usata per indicare la libertà dell'uomo, i cui atti non sono determinati da forze superiori (di tipo soprannaturale o naturale), ma derivano da sue autonome scelte. Nata sul [...] a identificarsi con la volontà e la volontà libera non può non attenersi ai dettami della ragione. In antitesi all’intellettualismo tomistico una concezione volontaristica tende a ritrovare la libertà del volere nella totale indipendenza della ...
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. Parola composta dal gr. αὐτός "stesso" e κτίσις (che negli scrittori ecclesiastici è il nome tecnico della creatio divina ex nihilo), e significante quindi "fondazione, posizione, creazione di sé". Coniata [...] si distinse da una parte in "realismo" e dall'altra in "concettualismo" e "nominalismo". Nel pensiero moderno, la grande antitesi si proseguì idealmente nell'opposizione di ogni forma di apriorismo a ogni forma di empirismo. Col concetto di autoctisi ...
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GARRONE, Dino
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Novara il 2 marzo 1904, morto a Parigi il 10 dicembre 1931. Dimorò a lungo in Pesaro tornandovi dopo ogni assenza più o meno breve: da Bologna, dove si [...] della ragione sul senso, e un attivismo, una sete di avventure, un dilettantismo che ne erano per molti aspetti l'antitesi (e che del resto la temperie politica sembrava allora alimentare), il G., nonostante le molte amicizie che ebbe - fra cui ...
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antitesi
antìteṡi s. f. [dal lat. tardo antithĕsis, gr. ἀντίϑεσις «contrapposizione»]. – 1. Figura retorica consistente in un accostamento di parole o di concetti contrapposti, che acquistano maggior rilievo dalla vicinanza e dalla disposizione...
polare
agg. [dal lat. mediev. polaris, der. del lat. polus «polo1»]. – 1. Che si riferisce al polo o ai poli della Terra: le terre, le regioni p.; i ghiacci p.; l’Oceano P. Artico; asse p. di un pianeta, quello che congiunge i poli magnetici,...