Il teatro frammentato
Antonio Audino
Il teatro nella società del rischio
Osservare il teatro di questo inizio secolo vuol dire rivolgere lo sguardo, innanzitutto, oltre i confini del palcoscenico, o [...] preponderanti e umani. E appare sempre più viva e illuminante la premonizione di quel visionario che fu, negli anni Trenta, AntoninArtaud (1896-1948), primo fra i teorici e gli osservatori della scena a capire che il teatro non aveva più senso come ...
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Scrivere per il teatro
Raimondo Guarino
Un luogo della letteratura
Nella seconda metà del Novecento, la relazione tra drammaturgia letteraria e teatro non ha smarrito il senso della narrazione e della [...] . La polemica insieme grottesca e disperata contro l’ordine delle cose (i numi tutelari evocati dalla Liddell sono AntoninArtaud e Pier Paolo Pasolini) ha prodotto i massimi effetti di plasticità scenica e intensità recitativa nella trilogia degli ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] 'cinema delle ombre' rispetto a un cinema di carne e sangue (o meglio, spesso, dei loro surrogati). Scriveva AntoninArtaud, consapevole di affrontare aspetti attinenti all'ontologia stessa del cinema: "C'è nel cinema tutta una parte di imprevisto e ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] subito e poi ripetuto negli anni dei "Cahiers du cinéma"; attore 'crudele' ebbe modo di dimostrarsi più che in teatro AntoninArtaud come l'Inquisitore di Dreyer in La passion de Jeanne d'Arc: le prestazioni legate alle poetiche dei due artisti ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] di Luis Buñuel, ma anche al prototipo La coquille et le clergyman (1928), in cui il contrasto tra lo scenarista AntoninArtaud e la regista Germaine Dulac riguardava proprio la possibile a. della collocazione dell'opera nel territorio del puro sogno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il critico teatrale nasce nel Settecento ma compie la propria parabola nel Novecento. [...] alla ragione, anzi sempre pronto a criticare e a rendere la materia teatrale nutrimento per la trasformazione sociale. AntoninArtaud progetta, nel suo utopico e radicale "teatro della crudeltà", un altro tipo di spettatore: contagiato da un virus ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Daniele Ruini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il fenomeno delle avanguardie si è presentato all’inizio del Novecento in tutta Europa [...] importanti del movimento francese insieme a poeti e scrittori come Paul Éluard e Louis Aragon, e a figure quali AntoninArtaud e George Bataille, usciti dalle fila del movimento dopo l’iscrizione al partito comunista di alcuni esponenti. Nonostante ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] amengual, La FEKS (Fabrique de l'acteur excentrique), Lyon, Serdoc, 1970.
id., Interventi sul teatro contemporaneo (I 'Mysteries' del Living Theatre), Dosson di Casier, De Matteo, 1979.
a. virmaux, AntoninArtaud et le théâtre, Paris, Seghers, 1970. ...
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Avanguardia cinematografica
Gianni Rondolino
La storia dell'a. c., o meglio del cinema d'avanguardia o sperimentale, è strettamente legata alla storia del cinema nella sua evoluzione tecnico-espressiva, [...] anche i film che sono stati definiti a pieno titolo surrealisti, come La coquille et le clergyman (1928) della Dulac, su scenario di AntoninArtaud, Un chien andalou (1929) e L'âge d'or (1930) di Luis Buñuel e Salvador Dalí (cui si può aggiungere il ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] un film, 1969). Forse qualcosa di straordinario, di magico, di sacro appunto, accadde su quel set, come ebbe a dire AntoninArtaud (interprete del monaco Massieu) sulla strana corrente psichica che s'era stabilita tra lui, la Falconetti e il regista ...
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