(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] punto d'appoggio di Luigi d'Angiò nella sua marcia per la riconquista del regno. Ebbe Arezzo, guerreggiò Tedeschi di Carlo V, guidati da Antoniode Leyva. E qui avvenne, al principio .) "olmi d'appoggio alle viti", viterb. rompazzo "diramazione della ...
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Finanza, in senso lato, può dirsi il modo in cui lo stato-nazione utilizza la propria potenza di lavoro umana e strumentale. Potenza di lavoro che può essere utilizzata in combinazioni umane-strumentali, [...] quale più rivolsero la mente e gli studî gli economisti italiani - e fra essi in grado eminente Maffeo Pantaleoni, AntoniodeVitiDeMarco, Luigi Einaudi, - e che più importa allo statista e al legislatore di conoscere, poiché a essi discopre le ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] per il Patrimonio, dal 1422 per la Marca e dal 1427 per Campagna e Marittima; il 1987), a cura di P. Viti, Firenze 1990, pp. 232-34 187-203.
P. Guerrini, Le illustrazioni nel "De magno scismate" di Antonio Baldana, ibid., pp. 383-99.
A. Manfredi ...
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GRIZIOTTI, Benvenuto
Domenico Da Empoli
Nacque a Pavia il 30 maggio 1884 da Antonio e Giuseppina Marabelli in una famiglia di tradizioni risorgimentali.
La formazione scientifica e anche politica del [...] di Pavia, il G. proseguì gli studi a Losanna con V. Pareto e poi a Roma, dove incontrò M. Pantaleoni, A. DeVitiDeMarco e V. Tangorra e dove, a partire dal 1910, lavorò presso l'Istituto internazionale dell'agricoltura, di cui curò il bollettino ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] tolta senza per questo arrestare la marcia della macchina stessa. Il calamaio si correggono con le piccole viti di cui è munito il Antonio Zaroto, Domenico di Vespolate, G. Antoniode Honate, Ludovico e Alberto piemontesi, Paolo de Soardi, Pietro de ...
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MARTELLI, Braccio.
Simona Foà
– Nacque a Firenze nel 1442 da Domenico di Niccolò e da Castora, figlia naturale di Andrea Fortebracci detto Braccio da Montone.
Domenico nacque nel 1414. Si laureò in [...] convento di S. Marco, strettamente legata fu insieme con Antonio Canigiani commissario nell’esercito III, 2, Pistoia 1977, pp. 1148 s.; Lorenzo de’ Medici, Lettere, I (1460-1474), a cura S. Gentile - S. Niccoli - P. Viti, Firenze 1984, ad ind.; L. ...
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MARSUPPINI, Carlo.
Paolo Viti
– Nacque forse nel 1398 ad Arezzo, la città del padre, Gregorio di Domenico di Minuccio, o a Genova, la città della madre, il cui nome non è noto.
Il padre soggiornò a [...] e a Leonardo Bruni di leggere il De vero bono prima di pubblicarlo; il M del M., al convento di S. Marco, il M. compare con la qualifica mette in contatto con Antonio Panormita, che testimonia l cura di R. Cardini - P. Viti, Firenze 2003, pp. 73-97; ...
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È la città più importante delle Marche, capoluogo di provincia; sorge ove la costa adriatica italiana forma un caratteristico gomito, dovuto al promontorio del Monte Conero, estrema propaggine orientale [...] varietà di colture e di prodotti (gelsi, viti, frutta, cereali, prati e pascoli, Astagno ebbero assetto e sviluppo da Antonio da Sangallo il giovane; ma l de' Mercadanti d'Ancona, Ancona 1613; E. Spadolini, Ordini della fiera d'Ancona, in le Marche ...
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GIUSTINIAN, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Marino di Alvise e Cassandra Gradenigo di Piero di Angelo, nacque a Venezia nel 1459. Il padre non aveva percorso una carriera politica particolarmente [...] . 1509 fu attaccato dal savio del Consiglio Antonio Tron ("cargò molto dito sier Sebastian di […]. Et io ho anni 59, mai più viti far questo […]; siché meritano grandissima laude" ( 1540 venne nominato procuratore di S. Marcode citra.
Il G. morì il ...
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merenda sinoira loc. s.le f. (pl. -e) Tradizione gastronomica piemontese consistente in un pasto pomeridiano che, per l’abbondanza dei cibi (di solito freddi: pane, grissini, formaggi, salumi, verdure, frittate, salse, ecc.) e la lunga durata,...