Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] scambio matrimoniale elaborate dalla teoria dell’alleanza, individuato nella p. un linguaggio nel quale si esprimono interessi di diversa natura, il campo degli studi antropologici della p. appare oggi sottoposto a un processo di profonda revisione ...
Leggi Tutto
Antropologia
Forma di matrimonio per la quale un uomo o una donna possono avere più consorti contemporaneamente. La p. ha due aspetti: la poliginia forma matrimoniale che prevede l’unione di un uomo con [...] di un uomo (come, per es., in tutta l’Africa orientale) incide infine sui processi di fissione del linguaggio e di trasmissione della proprietà, determinando un miglior funzionamento dei sistemi basati sui gruppi di discendenza.
Il secondo aspetto ...
Leggi Tutto
Sviluppo, antropologia dello
Mariano Pavanello
L'incontro tra sviluppo e antropologia
La nozione di sviluppo è uno dei grandi miti della seconda metà del 20° sec., così come quella di progresso lo è [...] una grande capacità di adattamento alle critiche antropologiche grazie all'elaborazione di un gergo di sviluppo umano sempre più popolare, malgrado la sua intrinseca ambiguità. L'uso di tale linguaggio sembra bilanciare, piuttosto che modificare, il ...
Leggi Tutto
antropologia filosofica
Parte della filosofia che indaga le caratteristiche essenziali dell’uomo, che lo distinguono da tutti gli altri esseri.
Origine
L’a. f. ha le sue radici nella filosofia tedesca [...] (1790). Un ulteriore approfondimento del tema del linguaggio, di cui Cassirer conobbe precocemente le interpretazioni strutturalistiche, e una maggiore centralità conferita all’antropologia culturale, oltreché la drammatica esperienza dell’avvento ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] con una prevalenza assoluta del lirismo. La crisi del linguaggio, che con il nouveau roman ha trovato un’espressione di J. Vilar e B. Brecht), P. Chéreau (segnato dall’antropologia) e A. Mnouchkine (Théâtre du soleil). Alla produzione di autori ...
Leggi Tutto
Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] G.F. Creuzer, J.J. Görres, J.J. Bachofen) e nell’antropologia simbolica di M. Douglas, nella psicanalisi di S. Freud e nella teoria ’azione mediante segni (s.). Lo stesso apprendimento del linguaggio, che si realizza attraverso l’imitazione, è un ...
Leggi Tutto
società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] dell’insieme stesso e dei suoi membri.
Antropologia
Anche nelle sue forme più semplici, l’ordinamento sociale appare un patrimonio simbolico specifico (si pensi, per es., al linguaggio), che la contraddistingue e, al tempo stesso, la differenzia da ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] una trama di rapporti ontologici che il pensiero e il linguaggio devono rispecchiare quando connettono soggetto e predicato. Non solo teologia astrale alla matematica, dalla fisica all'antropologia, dalla biologia alla medicina: questo stesso ...
Leggi Tutto
sociolinguistica Settore della linguistica che studia i fenomeni linguistici in specifico rapporto con le diverse situazioni sociali.
F. de Saussure fu il primo ad attribuire un posto centrale al carattere [...] (J. Searle), o delle ‘funzioni del linguaggio’, alle forme specifiche che questi prendono all’interno di diverse culture. Attraverso questi studi, che si fondano su un fruttuoso scambio tra antropologia e linguistica, viene messa in luce quale forma ...
Leggi Tutto
Chirurgo e antropologo (Sainte-Foy-la-Grande, Gironda, 1824 - Parigi 1880). Professore nell'univ. di Parigi dal 1867, pubblicò notevoli studî sulle localizzazioni cerebrali del linguaggio (1861-65), oltre [...] di ricerche su questioni tecniche, metodologiche e sulla scelta di strumentarî, così da essere considerato il promotore dell'antropologia moderna. Nel 1875 fondò la Revue d'anthropologie e nel 1876 l'École publique d'anthropologie che ebbe nel ...
Leggi Tutto
antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...