Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] di stile o di mercato ‒ una propria fenomenologia antropologica. È importante sottolinearlo, notando, nello stesso tempo, una associazione di superficie che trascura differenze storiche e culturali essenziali. Mentre i divi e soprattutto le dive ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] forme di organizzazione sociale e nella cultura, anche all'interno di una stessa area culturale. Inoltre, prima di essere studiate dagli antropologi, queste società erano state soggette per generazioni a un processo di adattamento alle popolazioni ...
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Il paesaggio nel cinema: tre sguardi
Sandro Bernardi
Dal cinema al digitale, dal digitale al cinema
Negli ultimi anni del Novecento, l’affermazione del cinema digitale ha prodotto una svolta che quasi [...] emergere di città e paesaggi finora inediti. Una poetica commistione di antropologia e narrazione è l’opera di E. Winspeare che in quest’ultimo, che adora la metropoli e il suo crogiuolo culturale, ma abita in uno dei tipici tuguri da immigrati e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Le tecnologie per la vita e per la salute
Vittorio A. Sironi
Gli sfumati confini tra scienze della vita e biotecnologie
La fusione tra biomedicina e biotecnologie è un processo che si è andato progressivamente [...] il medico e il suo ‘occhio clinico’. Al paradigma antropologico, che aveva informato la medicina del passato, si va della vita appare perciò fondamentale nel definire i limiti culturali entro i quali conoscenza teorica e pratica quotidiana ...
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Città globali
Vittorio Gregotti
Benché molti affermino che nel nuovo secolo il fatto urbano stia radicalmente cambiando la propria natura, non si può scrivere della città del 21° sec. senza fare riferimento [...] visione convergente del fenomeno urbano: storia, antropologia, sociologia, economia, pianificazione territoriale, politica ora né le forze politiche né più in generale quelle culturali interessate, a giudizio di chi scrive la nozione di modificazione ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] mentali sottostanti alla 'competenza culturale', cioè a quel complesso di rappresentazioni che un individuo deve possedere per pensare e agire come membro di una società; e tanto più gli antropologi interessati alle culture politeistiche scopriranno ...
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Nobiltà
Claudio Donati
Introduzione
Chi si proponga di fornire una definizione della nobiltà che ne consideri al tempo stesso le caratteristiche strutturali e l'evoluzione storica, deve preliminarmente [...] pianta, una pietra preziosa, un luogo). Nell'ambito dell'antropologia politica, il concetto di nobiltà in questa accezione è stato un fatto voluto da Dio". Una serie di processi politici e culturali, maturati tra la fine del Seicento e la metà del ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] all’incrocio tra i continenti, a fianco di importanti aree linguistiche e culturali (l’ebraica, la greca, la copta, l’araba, l’iranica, mito protologico si connettesse a quel che conosciamo dell’antropologia di Bardesane: il ‘filosofo degli Aramei’, o ...
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DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] partire per Napoli, dove entrò a far parte del circolo culturale che faceva capo al D., tra i cui componenti G.B.D.,Napoli 1885; Q. Bianchi, G. B. D. e l'antropologia criminale nei secoli XVI e XVII, Napoli 1899; R. Caverni, Storia del metodo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola napoletana
Lilia Costabile
Nell’arco di tutto il Settecento, la giovane scienza dell’economia si avvale, nel suo farsi autonoma, del contributo della Scuola napoletana. Privilegiati dagli economisti [...] idea del mutuo soccorso.
Diverso è l’approccio giusnaturalistico-antropologico di Genovesi che non postula, nemmeno come punto di serve da strumento una profonda opera di svecchiamento culturale basato sulla diffusione delle scienze esatte, della ...
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culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...
antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....