SCANDELLA, Domenico detto Menocchio
Andrea Del Col
– Nacque a Montereale Valcellina, presso Pordenone, verso il 1532. Il padre si chiamava Giovanni e la madre Domenica.
Si sposò ed ebbe undici figli, [...] , evidenziava «con forza il problema della circolazione culturale formulato da Bachtin» (pp. XVIII s.). creado dalli elementi, come semo creati nui» (p. 73). Nell’antropologia propria di Scandella lo spirito che costituisce l’uomo è dunque un angelo ...
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Desiderio
Luigi Anepeta
Alessandra Graziottin
Bruno Callieri
Inteso come pulsione di natura emozionale che spinge l'essere vivente alla ricerca di quanto possa soddisfare un suo bisogno fisico o spirituale, [...] problema aperto che investe vari campi, dalla biologia all'antropologia, alla filosofia, alla religione. Letto in chiave società moderne occidentali, permane invece fortissima in altri contesti culturali. S. Freud (1923) usa il termine libido ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Da Romolo alla grande Roma dei Tarquini
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della nascita e della crescita di [...] della fondazione di Roma è qualcosa che fa parte del background culturale di tutti noi; ma è in genere considerata, appunto, come significato facendo ricorso alle categorie interpretative dell’antropologia comparata e dell’etnografia, e facendo dell ...
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MARCHESETTI, Carlo
Antonella Parisi
Nacque a Trieste il 17 genn. 1850 da Giuseppe, imperial regio commissario di polizia, e da Teresa Malli. Mostrò un precoce interesse per gli studi botanici e naturalistici [...] furono la botanica e l'archeologia preistorica, ma non trascurò l'antropologia, la geologia, la geografia, la paleontologia e la zoologia.
di quel territorio. Inquadrato il sito in un ambito culturale definito di tipo "veneto-alpino" - con un' ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Elias Canetti è considerato una figura sfuggente, difficile da collocare nell’orizzonte [...] culturale del Novecento europeo, di cui pure viene riconosciuto come una delle espressioni più illuminate und Macht, 1960), frutto di ventennali ricerche filosofiche e antropologiche maturate dopo il trasferimento a Londra negli anni Quaranta, ...
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Ejzenštejn, Sergej Michajlovič
Pietro Montani
Regista e teorico del cinema, nato a Riga (Lettonia) il 22 gennaio 1898 e morto a Mosca l'11 febbraio 1948. Con i suoi film contribuì in modo determinante [...] crescente evidenza la sua essenziale eterodossia rispetto alla linea culturale che, nel giro di pochi anni, avrebbe dalla psicolinguistica di L.S. Vygotskij e A.R. Lurija all'antropologia di L. Lévy-Brühl e M. Granet, dalla teoria del linguaggio ...
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natura
Paolo Vincieri
Nel proemio ai Discorsi M. afferma che l’ostacolo principale nella ricerca di ordini nuovi è la «invida natura degli uomini», sempre «più pronti a biasimare che a laudare le azioni [...] Un primo problema da porsi, con riferimento alla tradizione culturale dell’Occidente, è se la n. si possa identificare ai peccati. Per il suo naturalismo, M. è distante dall’antropologia cristiana.
Si comprende allora perché la nozione di n. (sia in ...
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Vedi AREZZO dell'anno: 1958 - 1994
AREZZO (v. vol. I, p. 617)
P. Zamarchi Grassi
In mancanza di un esauriente studio monografico, A. appare a tutt'oggi, rispetto alla notevole tradizione storiografica, [...] avamposto di Chiusi, di cui sentì l'influsso culturale, assume ben presto, nel momento della massima espansione A. Del Vita, L'età della pietra nell'aretino, in Archivio di antropologia e etnologia, XLVIII, 1918, pp. 31-50; L. Pernier, Ricerche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Jacob Moleschott
Alessandra Gissi
Considerato, insieme a Ludwig Büchner (1824-1899), Carl Vogt (1817-1895) e Heinrich Czolbe (1819-1873), uno degli esponenti più rappresentativi del materialismo scientifico [...] scientifico e, al tempo stesso, filosofico-culturale e politico. Moleschott aspirò a una sistematizzazione in seguito si diffuse l’idea che tra Moleschott e l’antropologia criminale di Lombroso vi fosse una filiazione scientifica diretta – tesi ...
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MIELI, Aldo
Ferdinando Abbri
– Nacque a Livorno il 4 dic. 1879, da Mosé e da Marietta Balimbau.
Di origine ebraica, la famiglia aveva vasti possedimenti terrieri nella zona di Chianciano, in particolare [...] dovuto comprendere anche la storia della psicologia, dell’antropologia e la gran parte della storia della filosofia. M. non aveva mai mancato di denunciare con forza i crimini culturali e politici della Germania hitleriana, ma nel giugno del 1943 il ...
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culturale
agg. [der. di cultura]. – Di cultura, della cultura, che riguarda la cultura: la formazione c. di un individuo, lo sviluppo c. di un popolo; avere una buona preparazione c.; attività, manifestazioni, iniziative c.; un’associazione...
antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....