MATTEUCCI, Nicola
Nicola Matteucci (nome completo: Nicola Matteucci Armandi Avogli Trotti) nacque a Bologna il 10 gennaio 1926 da Lionello, ingegnere e ufficiale della Marina, e da Giuseppina Acquaderni [...] sono diversi e altrettanto differenti e molteplici sono i loro fini, M. avverte la necessità di costruire “una nuova antropologiafilosofica che eviti i pericoli di un astratto soggettivismo” (Matteucci 1972, p. 43); a tal fine occorre fare ricorso a ...
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Angoscia
Adolfo Pazzagli; Gianni Carchia
L'etimo di angoscia si lega al verbo latino angere, "stringere". Il termine indica uno stato emotivo di tono spiacevole, oppressivo, provocato da cause non definite [...] dell'esistenzialismo sull'esperienza dell'angoscia sono state mosse importanti critiche da parte, soprattutto, degli esponenti dell'antropologiafilosofica d'ispirazione fenomenologica, come O. Becker, O.F. Bollnow e S. Strasser.
In quest'ambito, è ...
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Motivazione
Giovanni Liotti
In ambito psicologico, il termine motivazione definisce l'insieme dei bisogni, dei desideri e delle intenzioni che prendono parte alla determinazione del comportamento, conferendo [...] valori sociali o interindividuali. In ciò, evoluzionismo ed etologia finiscono con l'avvicinarsi alle tesi dell'antropologiafilosofica (Buber 1964), che vedono nell'intersoggettività il fondamento stesso della vita, della coscienza e dell'identità ...
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Il termine persona (dal lat. persona(m), dall’etrusco phersu «maschera», a sua volta ricalcato sul gr. prósōpon «faccia, volto») è una creazione della cultura occidentale, in cui ha avuto uso assai ampio: [...] nel teatro greco e romano, nella teologia cristiana (le tre Persone della Trinità) e quindi nell’antropologiafilosofica da essa derivata (l’uomo come Persona, ecc.), nel diritto, ecc. In linguistica, il termine designa la categoria grammaticale, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Franco Cardini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La condizione femminile, al di là degli stereotipi trasmessi e ribaditi tradizionalmente, [...] del paradosso tale pubblicistica pone le basi di una messa in discussione di quegli schemi concettuali che l’antropologiafilosofica e teologica aveva elaborato relativamente a ruoli e identità. Sarà grazie a questa trattatistica che si affronterà la ...
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Cantoni, Remo
Filosofo italiano (Milano 1914 - ivi 1978). Discepolo di Banfi, fu uno dei fondatori e collaboratori della rivista Studi filosofici (1940-49), fondatore (1950) e direttore di Il pensiero [...] mitica (1957); Umano e disumano (1958); La crisi dei valori e la filosofia contemporanea (1961); Tragico e senso comune (1963); Scienze umane e antropologiafilosofica (1966); Storicismo e scienze dell’uomo (1967); Illusione e pregiudizio. L’uomo ...
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PIEPER, Joseph
Vittorio Mathieu
Filosofo della morale e saggista tedesco, nato a Elte (Westfalia) il 4 maggio 1904. Studiò a Münster, dove si laureò nel 1928 con una tesi sul "fondamento ontico dell'etica [...] uomo contemporaneo.
Il suo successo di scrittore era già grande quando a P. fu conferito l'insegnamento di Antropologiafilosofica a Münster (1960). Questo non gli aprì una carriera accademica particolarmente brillante, anche perché P. respinse varie ...
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PLESSNER, Helmuth
Valerio Verra
Filosofo, nato il 4 settembre 1892 a Wiesbaden; studiò zoologia e filosofia nelle università di Friburgo, Heidelberg, Gottinga ed Erlangen. Laureatosi in filosofia a [...] (1962-63), tornò in Europa e si stabilì a Zurigo.
Insieme con M. Scheler è considerato tra i fondatori dell'"antropologiafilosofica" per la sua concezione dell'uomo come essere eccentrico rispetto agli altri viventi. L'uomo, secondo P., si distingue ...
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Sociologia
TTom B. Bottomore
di Tom B. Bottomore
Sociologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Idee e problemi fondamentali della sociologia nel primo Novecento. 3. Sociologia e marxismo nella crisi mondiale. [...] era stata formata in misura assai larga dalla sociologia e dalla filosofia tedesche, oppure dal marxismo. L'influsso di Durkheim sulle scienze sociali fu più manifesto in antropologia che in sociologia, in particolare attraverso l'interpretazione che ...
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VANINI, Giulio Cesare
Francesco Paolo Raimondi
– Nacque a Taurisano (Lecce) nella notte tra il 19 e il 20 gennaio 1585 da Giovan Battista (1514-1606), sovrintendente prima dei Gattinara Lignana duchi [...] -1619): une anthropologie philosophique, in Studi in onore di Antonio Corsano, Manduria 1970, pp. 465-494 (trad. it. Un’antropologiafilosofica, in Le interpretazioni di G.C. V., a cura di G. Papuli, Galatina 1975, pp. 121-151); A. Nowicki, Centralne ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...