Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tramonto (e trasfigurazione) di una ‘tradizione’
Michele Ciliberto
Nel 1951, in un saggio molto bello (L’influenza culturale di Benedetto Croce, «L’approdo letterario», n. s., ottobre-dicembre 1966, [...] , non erano mai state chiuse per pensatori come Croce) verso le principali tendenze della filosofia europea del 20° sec. ‒ dalla fenomenologia all’antropologia (rappresentata in Italia da un personaggio d’eccezione come Ernesto De Martino). E in ...
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Nudità
Stefano Allovio
Marco Bussagli
La condizione di essere nudi rappresenta un concetto importante nello studio della vita di relazione dell'uomo. Il suo valore varia a seconda dei contesti culturali [...] ha subito l'idea di nudità nella cultura occidentale.
Aspetti antropologici
1.
Il concetto di nudità
Il concetto di nudità, lungi sue lunghe peregrinazioni in Canada) l'immagine di un 'filosofo nudo' (Gliozzi 1971). Ogni società stabilisce ciò che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] Giacinto Dragonetti sui ‘premi alle virtù’: l’ipotesi antropologica che le sottostà è che la ricerca pubblica dell’ de’ premi, Napoli 1766.
A. Genovesi, Della Diceosina o sia della filosofia del giusto e dell’onesto, 3 tt., Napoli 1766, Venezia 1795.
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] è già l'audacia di chi delegherà lo svolgimento di un'antropologia e teodicea esemplari alla testimonianza del "personaggio che dice io specialista, ma un geniale dilettante della speculazione filosofica: fanno testo da questo lato i frequenti debiti ...
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Cosmopolitismo
Massimo Mori
Definizione del concetto
Il termine 'cosmopolita' risale alla scuola cinica antica, all'interno della quale esso compare per la prima volta in Diogene di Sinope che, secondo [...] all'unica e onnicomprensiva idea di umanità. L'antropologia comparata diventa pertanto nelle mani di Humboldt uno oltre.Un atteggiamento più favorevole al cosmopolitismo si ha invece nelle filosofie in cui - come nel positivismo e nel marxismo - il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Storiografia letteraria
Giulio Ferroni
Verso una storia della letteratura: da Foscolo a De Sanctis
La riflessione sui caratteri della letteratura italiana e sulla sua storia si pone come un nodo cruciale [...] la sua competenza di lettore, la sua coscienza estetica e filosofica, la sua passione politica e ideologica.
È vero peraltro che in frizione, la linguistica e la psicoanalisi, l’antropologia e la semiotica, la sociologia nelle sue varie prospettive ...
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ROMAGNOSI, Giovanni Domenico (Gian Domenico)
Gian Paolo Romagnani
– Nacque l’11 dicembre 1761 a Salsomaggiore, primo di dieci figli, da Marianna Trompelli e dal notaio Bernardino, consigliere del Ducato [...] C. Vivanti, Torino 1981, pp. 1083-1132; G. Fassò, Scritti di filosofia del diritto, II, Milano 1982, pp. 529-554; Per conoscere R., e il secolo della storia, Parma 1994; I. Mereu, L’antropologia dell’incivilimento in G.D. R. e C. Cattaneo, Piacenza ...
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La filosofia italiana e il concetto dell’uomo nel Rinascimento
Pasquale Terracciano
A partire dal 1902 Giovanni Gentile, su proposta della casa editrice Vallardi, iniziò a scrivere una storia della [...] esempio di un modello umanistico di costruzione antropologica. Nel trattato manettiano trova già in nuce quei concetti che ha messo in movimento nelle apparentemente diverse direzioni della filosofia rinascimentale: la scoperta fondamentale che il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Giannone
Girolamo Imbruglia
Autore dell’Istoria civile del regno di Napoli (1723) e del Triregno, pubblicato postumo perché requisito dal papato, Pietro Giannone morì in carcere nel 1748, vittima [...] (p. 661).
L’ape ingegnosa mise in luce del sistema del Triregno l’aspetto che abbiamo detto antropologico. Giannone, ricorrendo alla filosofia e alla scienza moderna (in particolare, è assai significativa la lettura di Isaac Newton), volle preparare ...
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Sigieri (Sighieri) di Brabante
Cesare Vasoli
Filosofo del XIII secolo, ricordato da D. nel passo di Pd X 136, nel gruppo degli spiriti sapienti.
I dati della sua giovinezza sono molto oscuri; e, in [...] siècles, Wroclaw-Varsavia 1968; A. Marlasca, La antropologia nigeriana en las " Quaestiones super librum de causis e le sue fonti, Roma 1922, 104-113; B. Nardi, Saggi di filosofia dantesca, Milano 1930 (Firenze 1967²), passim; ID., L'averroismo di S. ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...