Filosofo polacco (Leopoli 1913 - Varsavia 2006); dapprima prof. di economia nell'univ. di Łódź (1947), poi di filosofia marxista nell'univ. di Varsavia (dal 1948). Teorico del marxismo, si occupò in particolar [...] , si fece, tra l'altro, interprete dell'esigenza, da più parti avvertita in ambito marxista, di una nuova antropologiafilosofica, ispirata ai concetti marxiani. Tra le sue opere: Wstęp do teorii marksizmu ("Introduzione alla teoria marxista", 1947 ...
Leggi Tutto
Filosofo (Monaco di Baviera 1874 - Francoforte sul Meno 1928). Professore nelle univ. di Jena, di Monaco, di Colonia e di Francoforte. Dopo un saggio ispirato ancora alle prospettive del suo maestro R. [...] si può sviluppare una "comunità personale" autentica. Negli ultimi anni della sua vita S. lavorò alla costruzione di un'antropologiafilosofica, di cui pubblicò i primi risultati nel volume Die Stellung des Menschen im Kosmos (1928) e che rimase ...
Leggi Tutto
Filosofo (Wiesbaden 1892 - Gottinga 1985); studiò zoologia e filosofia nelle univ. di Friburgo, Heidelberg, Gottinga ed Erlangen. Dal 1926 prof. straordinario di filosofia a Colonia, all'avvento del nazismo [...] Germania, dal 1951 tenne la cattedra di sociologia a Gottinga. Con M. Scheler è considerato tra i fondatori dell'"antropologiafilosofica", per la sua concezione dell'uomo come essere eccentrico rispetto agli altri viventi. Tale concezione porta P. a ...
Leggi Tutto
Storica della filosofia (San Lazzaro di Savena 1908 - Bologna 1990); prof. all'Univ. Cattolica di Milano (1951-78), dove ha insegnato successivamente storia della filosofia medievale, storia della filosofia [...] del pensiero medievale (L'immortalità dell'anima nei maestri francescani del sec. XIII, 1936; S. Anselmo e la filosofia del sec. XI, 1949; L'antropologiafilosofica di s. Tommaso d'Aquino, 1951; Introduzione a Tommaso d'Aquino, 1973; Studî di ...
Leggi Tutto
Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] volontà, della stessa coscienza morale.
Antropologia
I termini con cui l’a. è designata appaiono quasi universalmente collegati con e in certo pietismo, per rifluire poi nella filosofia della natura di molti romantici e, con diverso significato ...
Leggi Tutto
Filosofia
Antonio Rainone
Negli ultimi decenni del 20° sec. sono giunte a maturazione e hanno acquistato larga diffusione idee che erano implicite o allo stato embrionale nei primi anni Sessanta. Non [...] storico non meno di qualsiasi altro tipo di interpretazione, arrivando a equiparare il compito del filosofo della scienza a quello di un antropologo che studi il comportamento dei membri di un particolare tipo di comunità, quelle scientifiche. Lo ...
Leggi Tutto
Etica
Carlo Augusto Viano
sommario: 1. La crisi della morale. 2. La ricostruzione dell'etica. 3. Il linguaggio dell'etica. 4. La revisione dell'utilitarismo. 5. Dal mercato ai diritti. 6. La morale [...] etica nella sua pretesa di essere una disciplina filosofica autonoma, con leggi e principî propri, come le discipline scientifiche. Minacce allo statuto dell'etica venivano da sociologia, antropologia, politica, diritto, economia: i cultori di queste ...
Leggi Tutto
Fenomenologia
Herman L. Van Breda
di Herman L. Van Breda
Fenomenologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Itinerario fenomenologioo di Husserl. 3. La fenomenologia pura di Husserl. 4. La fenomenologia filosofica [...] che le stesse scoperte di Husserl esigevano e postulavano. Dal 1928 Binswanger include dunque questi esistenziali nell'antropologiafilosofica che proprio allora intraprende a elaborare. Se, dopo il 1960, egli adotta risolutamente alcuni principî ...
Leggi Tutto
Angoscia
Adolfo Pazzagli; Gianni Carchia
L'etimo di angoscia si lega al verbo latino angere, "stringere". Il termine indica uno stato emotivo di tono spiacevole, oppressivo, provocato da cause non definite [...] dell'esistenzialismo sull'esperienza dell'angoscia sono state mosse importanti critiche da parte, soprattutto, degli esponenti dell'antropologiafilosofica d'ispirazione fenomenologica, come O. Becker, O.F. Bollnow e S. Strasser.
In quest'ambito, è ...
Leggi Tutto
PLESSNER, Helmuth
Valerio Verra
Filosofo, nato il 4 settembre 1892 a Wiesbaden; studiò zoologia e filosofia nelle università di Friburgo, Heidelberg, Gottinga ed Erlangen. Laureatosi in filosofia a [...] (1962-63), tornò in Europa e si stabilì a Zurigo.
Insieme con M. Scheler è considerato tra i fondatori dell'"antropologiafilosofica" per la sua concezione dell'uomo come essere eccentrico rispetto agli altri viventi. L'uomo, secondo P., si distingue ...
Leggi Tutto
antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...