Festa
Paolo Apolito
Introduzione
Il tema della festa è stato considerato nelle sue dimensioni religiose e politiche già prima di diventare oggetto di indagine delle scienze sociali, e anche quando lo [...] . Del Ninno), Firenze 1981, pp. 46-57.
De Marinis, M., La festa tra utopia e politica in Jean-Jacques Rousseau, in Festa: antropologia e semiotica (a cura di C. Bianco e M. Del Ninno), Firenze 1981, pp. 72-87.
Durkheim, É., Les formes élémentaires de ...
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DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] senso di colpa che intorno a quella stessa epoca ispirava pagine e riflessioni di un altro illustre esponente del pensiero antropologico in Europa, Claude Lévi-Strauss.
Nello sviluppare in forma riflessa e metodica la sua tesi sull'emocentrismo, il D ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] dalla impressione che lasciano nella sua massa i fasci di fibre bianche che decorrono a stretto contatto.
Antropologia
In antropologia culturale gli studi sul c. sono numerosi e variegati nelle prospettive. Le modalità attraverso le quali il ...
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nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] dell’uomo ma estensibile a qualunque altra realtà; tale concetto di n. è stato spesso usato nell’ambito dell’antropologia politica come sinonimo di aristocrazia, per indicare un ceto dominante ristretto ai ‘migliori’ per forza fisica, capacità ...
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sessualità Complesso dei caratteri sessuali e dei fenomeni che concernono il sesso.
Nel genere umano, il complesso dei fenomeni psicologici e comportamentali relativi al sesso. Tali comportamenti sono [...] corporeo e il cui soddisfacimento dipende da condizioni fantasmatiche), di seduzione e di libido, il punto di vista antropologico, dimostrando l’universalità del mito di Edipo (con il suo correlato, cioè il complesso di castrazione), ha fatto ...
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Antropologo (New York 1918 - Santa Cruz, California, 1995), è stato prof. all'univ. di Chicago (1960-84), da dove, attraverso il suo approccio "culturale" ai fatti sociali, esercitò una notevole influenza [...] società statunitense degli anni Sessanta (American kinship, 1968), intraprese una riflessione critica sui concetti attraverso i quali l'antropologia ha costruito il campo di studî della parentela stessa (A critique of the study of kinship, 1984). ...
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Etnologo romeno, naturalizzato francese, nato a Iaşi il 7 settembre 1925. Emigrato in Francia nel 1948, si è dedicato allo studio della cultura rurale francese e nel 1970 ha ottenuto la cattedra di Ethnologie [...] francesi. All'attività didattica C. ha aggiunto l'impegno, accanto a C. Lévi-Strauss, per il funzionamento del Laboratorio di antropologia sociale del Collège de France in unione con l'EHESS e con il Conseil national des recherches sociales, di cui è ...
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Statistico, criminologo e sociologo (Castiglione di Sicilia 1876 - Roma 1960), figlio di Nicola; fu prof. di statistica nelle univ. di Torino (1914), Messina (1919), Napoli (1920) e Roma (1929-1951); socio [...] campi della criminologia, della demografia e della statistica: La delinquenza in Sardegna (1897), L'Italia barbara contemporanea (1898), Antropologia delle classi povere (1910), Le génie de l'argot: essai sur les langages spéciaux, les argots et les ...
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Genere
Alice Bellagamba
Genere (dal latino genus, affine a gignere, "generare") designa in senso lato ciò che è comune a più specie. Già in uso con accezioni specifiche nei vari ambiti disciplinari [...] , esercita un'influenza determinante nello sviluppo degli studi sul corpo (Di Cori 1996, p. 31-32). Si assiste, anche in antropologia, a una rielaborazione di alcuni dei concetti di base di Foucault, soprattutto dell'idea che la nozione di sesso non ...
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Il Rinascimento. L'impatto delle scoperte geografiche
Alberto Tenenti
L'impatto delle scoperte geografiche
I viaggi di esplorazione e di scoperta in cui s'impegnarono in modo più o meno sistematico [...] 'origine poteva parere un contatto non prodigioso di per sé. Sebbene si debba tener conto del formarsi di un sapere nettamente antropologico, il senso di questo fenomeno senz'altro assai rilevante e il suo carattere più rivelatore si situano al di là ...
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antropologia
antropologìa s. f. [comp. di antropo- e -logia]. – In senso ampio, scienza dell’uomo, che si concreta come concezione, teoria, programma di ricerche sull’uomo, visto come soggetto o individuo, oppure in aggregati, comunità, situazioni....
antropologico
antropològico agg. [der. di antropologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce all’antropologia, nei suoi diversi aspetti: indagini a., dottrine a.; in partic., con riferimento all’antropologia fisica (o più esattamente all’antropometria),...