Spazio
Paolo Casini
Spazio è un sostantivo polisenso che designa in generale un'estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri [...] corpi macroscopici. Quanto al concetto di spazio, si può dire che dopo Kant esso ha perduto ogni caratteristica naturale, antropomorfa o psicologica, ed è uscito dall'antico involucro speculativo per essere trattato, con il tempo, come un capitolo ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] che implicano l'identificazione diretta dello spettatore con uno o più personaggi del film. Lo schermo diventa uno spazio antropomorfico nel quale lo spettatore riconosce l'esistente e quindi la propria esperienza vissuta in tratti più o meno ampi e ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] problema dell’origine delle r., mentre la tendenza dei pensatori a purificare l’idea della divinità da ogni elemento antropomorfico suggerisce di considerare gli dei delle credenze popolari come demoni minori, intermediari tra la vera divinità e gli ...
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Cinema
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, fondata a Roma il 10 luglio 1936, edita da Ulrico Hoepli (Milano), con un comitato direttivo composto da Luciano De Feo, direttore [...] Pietro Ingrao e Barbaro. Due articoli, entrambi firmati da Visconti, Cadaveri (uscito sul nr. 119, 10 giugno 1941) e soprattutto Cinema antropomorfico (uscito sul nr. doppio 173-174, 25 sett.-25 ott. 1943), nonché i citati interventi su G. Verga e il ...
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Rappresentanza
Maurizio Cotta
Il tema
Quello della rappresentanza è certamente un tema centrale nella storia delle liberaldemocrazie moderne. Tant'è vero che, quando uno degli autori classici di questa [...] In questa visione il popolo reale perde sempre più ogni sua identità autonoma - che invece era presente nel vecchio schema antropomorfico corpus-caput, nel quale al popolo in quanto corpus restava pur sempre una sua realtà specifica (v. Hofmann, 1974 ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] materialità della sfera del sacro-santo e dei rapporti con essa. Al contrario: materialità di raffigurazioni, realismo antropomorfico di quei rapporti e altri elementi di ordine ritenuto poco o per nulla spirituale non escludono affatto spiritualità ...
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antropomorfico
antropomòrfico agg. [der. di antropomorfo] (pl. m. -ci). – Relativo all’antropomorfismo: tendenze a.; concezione a. della divinità. ◆ Avv. antropomorficaménte, sotto l’aspetto umano (in relazione alle concezioni dell’antropomorfismo):...
antropomorfismo
s. m. [der. di antropomorfo]. – Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose, presente pressoché universalmente tra i popoli primitivi e nel folclore e nel pensiero dei popoli...