Scrittore cristiano africano (m. 400 circa), laico, donatista. Alcune sue opere (De bello intestino ed Expositiones diversarum causarum) sono perdute; abbiamo invece il Liber regularum, da lui scritto [...] debbono aver avuto influenza nell'evoluzione del pensiero di s. Agostino. Scrisse anche un commento all'Apocalisse (perduto nel testo originale, ma ricostruito con testimonianze di autori posteriori), che per la sua interpretazione spiritualistica ...
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Orafo e incisore (Langres 1485 - ivi dopo il 1561). Protestante, si rifugiò a Digione e poi a Ginevra, dove fu attivo come coniatore di monete (note quelle del tempo di Calvino, 1541). Fu autore di smalti [...] il tema del liocorno, riferite probabilmente agli amori di Enrico II e Diana di Poitiers, e per le illustrazioni dell'Apocalisse (25 tavole), edita a Lione nel 1561, che denunciano una formazione su modelli italiani conosciuti attraverso le stampe. ...
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Figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo. I due fratelli sono detti Βοανηργές, "figli del tuono" (Marco 3, 17); di entrambi, nei Vangeli sinottici, Gesù deve talvolta frenare lo zelo intemperante e l'ambizione [...] Ireneo e dalle notizie conservate da Eusebio, aggiunge che fu relegato nell'isola di Patmo, dov'ebbe le rivelazioni esposte nell'Apocalisse, e che visse a lungo (il Quarto Vangelo lo presenta come assai giovane) in Efeso, fino ai tempi di Traiano. D ...
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Teologo (n. in Gallia - m. 784, non 778 come nel Chronicon Vulturnense). Venuto in Italia, entrò nel monastero di S. Vincenzo al Volturno ove fu eletto abate (777) dai connazionali, mentre gli italiani [...] nel processo contro il suo successore. La sua attività letteraria è ancora discussa: oltre il commento all'Apocalisse, in 10 libri, che riprende la teoria agostiniana della "ricapitolazione", e il Conflictus vitiorum atque virtutum, ispirato ...
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DEI Appartiene alla classe dei "sacramentali" approvati dalla Chiesa, e può definirsi un oggetto di devozione benedetto con rito speciale dal Sommo Pontefice. Da tre secoli almeno l'Agnus Dei ha la forma [...] cera, recante sopra una delle facce l'impronta dell'agnello pasquale. L'agnello, simbolo del Cristo, è accovacciato sul libro dell'Apocalisse dai sette sigilli, e regge con le zampe un vessillo crociato; all'orlo dell'ovale vi è la scritta più o meno ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] volume in cui, ancora una volta, faceva la sua comparsa Costantino15. L’opera era un commento scritturale all’Apocalisse che foggiava la propria ricostruzione storica delle vicende della cristianità sul modello delle sette Chiese stabilito dai primi ...
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Ezechiele
Vincent Truijen
Terzo dei grandi profeti del Vecchio Testamento. Le sue profezie datano dall'inizio della cattività babilonese. In esse E. annuncia la caduta di Gerusalemme e la sua distruzione, [...] Tempio ideale. Per il suo ascendente sacerdotale nella società, il suo legalismo e lo stile apocalittico, E. prelude al giudaismo posteriore.
L'Apocalisse di Giovanni riprende alcuni temi di Ezechiele. In Pg XXIX 100, D., rifacendosi al IV cap. dell ...
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Inchauspe, Emmanuel
Scrittore e linguista basco (1816-1902), sacerdote nella diocesi di Bayonne, di cui fu anche vicario generale; collaborò col principe Luigi Luciano Bonaparte (figlio di Luciano), [...] , Parigi 1858; Sur l'origine et les affinités de la langue basque, ibid. 1866), e traduzioni, del Vangelo, dell'Apocalisse, dei Dialogos vasco-castellanos di Iturriaga, ma anche qualche opera originale, in specie religiosa (si ricorda una Via Crucis ...
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Locuzione (che traduce il greco τὸ βδέλυγμα τῆς ἐρημώσεως «lo sconcio della devastazione», usato nella traduzione biblica dei Settanta per rendere l’ebraico shiqqūṣ «orrore, sconcio», uno dei termini peggiorativi [...] al quale nel 168 a.C. Antioco IV eresse nel tempio di Gerusalemme un altare, rimosso quattro anni dopo. La frase si ritrova nella profezia di Gesù della cosiddetta Apocalisse sinottica (Matteo 24, 15; Marco 13, 14), dove assume un senso escatologico. ...
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Nato il 6 agosto 1855, fu professore di greco biblico a Dublino, a Oxford e dal 1912 a Londra. Si specializzò nella letteratura apocalittica del giudaismo, pubblicando il testo e la traduzione d'un gran [...] e principale collaboratore, degli Apocrypha and Pseudepigrapha (1913). Scrisse per l'International Critical Commentary della Bibbia il commento dell'Apocalisse (The Revelation of St. John, 2 voll. 1920), di cui ha spinto fino all'estremo l'analisi ...
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apocalisse
(o apocalissi) s. f. [dal lat. apocalypsis, gr. ἀποκάλυψις «rivelazione»]. – 1. Titolo o designazione di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità e del mondo: l’A. di Abramo, di...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...