Madre e padre (madri e padri al plurale) sono i nomi comunemente usati per designare i genitori:
(1) Daniela e Gianluca sono la madre e il padre di Ottavia e Amelia
Quando occorrono al singolare e sono [...] frequente mamma mia, papà tuo, ecc., con il possessivo in seconda posizione. Mamma e papà, usati come appellativi, possono subire apocope (ma’ e pa’) o assumere forme anglicizzanti come mami / mamy e papi / papy.
La voce tradizionale babbo è tuttora ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] l’iniziale di parole come [pː]iù, [kː]iesa, [sː]edia, ecc.
A cavallo tra fonetica e morfologia va collocata l’apocope degli infiniti (frequentissima anche in contesti ‘italiani’, al pari della forma so’ per sono, sia alla prima persona singolare sia ...
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Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata [...] , calabro-americano cabiss «capisci»; ➔ indebolimento), l’➔assimilazione di /-nd-/ in /-nn-/ (siculo-americano quanno «quando»), l’apocope (calabro-americano se so’ cambiate «si sono cambiate», a ca’ «a casa»). Sono frequenti anche i ➔ dialettismi ...
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Brescia (Brixia)
Adolfo Cecilia
Pier Vincenzo Mengaldo
La città lombarda è citata in If XX 68 Loco è nel mezzo là dove 'l trentino / pastore e quel di Brescia e 'l veronese / segnar poria, s'e' fesse [...] (e al vicentino) sotto il minimo comun denominatore della forma colloquiale magara, poi al trevigiano per la diffusione dell'apocope e il relativo passaggio di V finale alla sorda f: sembra perciò percepita in qualche modo la vicinanza dei dialetti ...
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Arte di comporre e di spiegare enimmi, sciarade, anagrammi, rebus, ecc. Essa ha le sue norme, i suoi discepoli appassionati, i suoi capolavori; ed è giunta, in Italia specialmente, a un grado assai elevato [...] soppressione della prima lettera: O-maggio; P-ortolano, G-astronomia; ecc. Così con l'amputazione, che corrisponde alla grammaticale apocope, sopprimendo l'ultima lettera di una parola se ne ottiene un'altra di diverso significato: mosche-a; Carme-n ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] ; l’uso di diminutivi arcadici e leziosi: barchetta, legnetto; espressioni da opera lirica: giusto ciel!; la presenza dell’apocope, veder, fuor, della metonimia, legnetto «barca», e delle figure foniche dell’assonanza e dell’allitterazione: gitta ...
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paronomasia
Francesco Tateo
Termine della retorica greca, che designa la figura conosciuta dai Latini come ‛ adnominatio ', e consistente nell'accostare due o più vocaboli di suono simile o perché risalenti [...] LXXI 7-8 (al mio parere ella non rappresenta / quella che fa parer l'altre beate) la differenza dei due infiniti ripetuti è nell'apocope, ma anche nella loro diversa funzione logica; in XC 26-27 la p. acquista risalto a fine verso; in LXVIII 38 la p ...
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avere
Riccardo Ambrosini
1. Le forme del verbo a. (per l'uso sostantivale, v. § 13) occorrono 1500 volte circa (735 circa nella Commedia, 415 circa nel Convivio e, in numero quasi eguale di casi, 173 [...] (Vita Nuova), averai, averanno, averebbono (Convivio), averò, avesti, avevan, averebbero, avrien, avute.
1.1. Le desinenze con apocope della vocale finale sono preferite nella poesia. Dei 141 casi di tipi scorciati (abbian, avean, avem, aver, averien ...
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Avverbi di maniera (detti anche di modo o qualificativi) è la denominazione tradizionale di una vasta categoria di ➔ avverbi che esprimono il modo o la maniera in cui ha luogo l’evento indicato dal predicato, [...] → simil-mènte), nell’arco compreso fra la seconda metà del Duecento e la seconda metà del Trecento, diventando l’apocope la norma con basi piane e sdrucciole alla fine del Quattrocento.
Un centinaio sono le (presunte) eccezioni nella formazione ...
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Marca Trevigiana (Marchia Trivisiana)
Girolamo Arnaldi
Pier Vincenzo Mengaldo
Riferito a un territorio corrispondente press'a poco al Veneto attuale, esclusa Venezia, il nome di M.T. appare nel sec. [...] Veneziano, quello dei Trevigiani (VE I XIV 5): costoro more Brixianorum et finitimorum suorum, u consonantem per f apocopando proferunt: puta nof pro ‛ novem ' et vif pro ‛ vivo '; quod quidem barbarissimum reprobamus.
Confrontando i due capitoli del ...
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apocope
apòcope s. f. [dal lat. tardo apocŏpe, gr. ἀποκοπή «troncamento», der. di ἀποκόπτω «tagliar via»]. – 1. In linguistica, caduta di una vocale finale e in generale di uno o più fonemi al termine d’una parola, come in ital. son per sono,...