Cardinale, teologo e apologista cattolico inglese (Londra 1801 - Edgbaston, Birmingham, 1890). Figura trainante del cosiddetto Movimento di Oxford e autorevolissimo nel suo paese per la dottrina e le mirabili [...] al dogma dell'infallibilità pontificia, si trovò in polemica con i suoi antichi compagni Ch. Kingsley e E. B. Pusey, rimasti anglicani (Apologia pro vita sua), e con il card. H. E. Manning. Ma Leone XIII lo creò (1879) cardinale diacono del titolo di ...
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Apologista cristiano (3º-4º sec.), di origine africana (Firmianus non significa "di Fermo"). Scrittore raffinato e dallo stile ciceroniano, sebbene pensatore modesto, è figura di notevole importanza soprattutto [...] per il suo tentativo di compiere, in ambiente latino, la fusione tra cultura classica e religione cristiana. Tra le sue opere si ricordano le Divinae istitutiones, ampia opera apologetica in cui la sistematica ...
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Apologista cristiano (m. 327 circa), vissuto a Sicca Veneria (od. el-Kef) nell'Africa proconsolare. Retore pagano e maestro di Lattanzio, si sarebbe convertito in tarda età, secondo s. Girolamo, offrendo [...] al vescovo, quale prova del completo suo mutamento, i sette libri Adversus nationes ("Contro le genti", cioè i pagani), scritti certo prima del 311 (anno del primo editto di tolleranza di Galerio), e i ...
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Apologista e storiografo (Béziers 1624 - Parigi 1693). Pubblicò, nel 1653, una Relation contenant l'histoire de l'Académie Française, che fu continuata dall'abbé d'Olivet (1729). Segretario di Luigi XIV, [...] protetto da Fouquet, fu poi coinvolto nella caduta di quest'ultimo fino ad essere rinchiuso alla Bastiglia (1661), e in prigione continuò a difendere il suo protettore coraggiosamente con tre Discours. ...
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Apologista cattolico (Berna 1732 - Vienna 1798), di famiglia calvinista. Militare al servizio della Sardegna, convertitosi al cattolicesimo (1754), fu istruttore del futuro re Vittorio Amedeo III; in seguito, [...] rimasto vedovo (1758), si fece gesuita (Chieri 1759) e fu sacerdote a Milano e Torino, dove rimase anche dopo la soppressione della Compagnia (1773). Si recò a Vienna per preparare il viaggio di Pio VI ...
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Apologista (Bruxelles 1736 - Ratisbona 1802); gesuita, svolse in Belgio e in Lussemburgo intensa attività letteraria contro le dottrine giurisdizionalistiche (febronianismo, giuseppinismo) dirigendo, dopo [...] la soppressione della Compagnia (1773), il Journal historique et littéraire; con la Rivoluzione si rifugiò a Paderborn e Ratisbona. Compilò anche un Dictionnaire historique (6 voll., 1781) che ebbe numerose ...
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Apologista cattolico (Laxes 1691 - Londra 1781). Studiò al College di Douai dove fu ordinato sacerdote (1716). Tornato in Inghilterra (1730), polemizzò (1738) col Middleton a proposito della Letter from [...] Rome; divenne vescovo titolare di Debra (1740), e nel 1758 vicario apostolico nel distretto di Londra. Come studioso, si ricorda per i Memoirs of missionary priests (1741) e soprattutto per la revisione ...
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Apologista (Montélimar 1792 - Hyères 1849); giornalista, ripristinò la Gazette de France, d'ispirazione cattolica; rimasto vedovo (1835) e ordinato sacerdote, pubblicò una traduzione della Bibbia (in 23 [...] voll., 1820-24), numerose opere apologetiche (La raison du Christianisme, 12 voll., 1834-35) e Les Pères de l'Église, raccolta di traduzioni (7 voll., 1835-49) ...
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Apologista cristiano del sec. 2º, vissuto in Asia Minore probabilmente all'epoca di Marco Aurelio e Lucio Vero. Scrisse varie opere (tutte perdute), polemiche contro montanisti e valentiniani e apologetiche [...] contro pagani e giudei ...
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MILZIADE
. Apologista cristiano del sec. II, vissuto in Asia Minore probabilmente all'epoca di Marco Aurelio e Lucio Vero. Dalle notizie che di lui dànno Tertulliano, Eusebio e altri scrittori, si deduce [...] il titolo (Περὶ τοῦ μὴ δεῖν προϕήτην ἐν ἐκστάσει λαλεῖν). È priva di fondamento l'ipotesi che vada attribuita a M. l'apologia giuntaci in siriaco sotto il nome di Melitone di Sardi.
Bibl.: J. C. Th. von Otto, Corpus apologetarum, IX, Jena 1872, pp ...
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apologista
s. m. e f. [dal gr. ἀπολογιστής] (pl. m. -i). – Chi fa opera apologetica; chi scrive o pronuncia apologie, anche per incarico ricevuto; estens., difensore, sostenitore in genere.
apologia
apologìa s. f. [dal lat. tardo apologĭa, gr. ἀπολογία «difesa», comp. di ἀπό (per indicare allontanamento) e -λογία «-logia»]. – 1. Propr., il discorso in propria difesa che, secondo la procedura attica, l’accusato pronunciava personalmente:...