GENSERICO, o, più esattamente, Geiserico o Gaiserico (Geiserix) re dei Vandali e degli Alani
Giovanni Battista Picotti
Bastardo di re Godigiselo, successe nel 428 al fratellastro Gunderico, al quale [...] tributi, sebbene conservassero le curie, il reggimento civile delle provincie, le leggi; l'ariano intollerante, che dicevano apostata dalla fede ortodossa, perseguitava atrocemente i cattolici: fuori la sua flotta correva il mare predando. Il nome di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'Impero bizantino fino al periodo dell'iconoclasmo
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I primi secoli dell’Impero bizantino, [...] di Giuliano, cugino dell’imperatore, che rinnega la fede cristiana nella quale era stato allevato (per questo sarà chiamato l’Apostata), abolisce tutti i privilegi che le sono stati concessi e cerca di promuovere e stimolare in ogni modo lo sviluppo ...
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POLITI, Lancillotto in religione Ambrogio Catarino
Giorgio Caravale
– Nacque a Siena nel 1484 da Bartolomeo. Fu battezzato il 28 novembre di quell’anno.
Avviato agli studi di philosophia civilis, conseguì [...] Sacra Scrittura. Con questa triplice operazione editoriale egli non solo accomunò l’autore del Beneficio di Cristo all’apostata Ochino, ma presentò quel testo come il tassello più importante di un disegno propagandistico che, attraverso la diffusione ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] altro cittadino può ora vedersi nel Concordato tra la S. Sede e l'Italia, per il quale in ogni caso i sacerdoti apostati o irretiti da censura non potranno essere assunti né conservati in un insegnamento, in un ufficio, né in un impiego, nei quali ...
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RODOLFO il Glabro (Rodulphus o Radulphus Glaber)
Fausto Ghisalberti
Monaco e cronista del sec. XI, nato in Borgogna verso il 985. Per castigare la precocità irrequieta della sua indole, un suo zio monaco [...] R. non nasconde i proprî difetti: spirito superstizioso, ribelle, vagabondo, non rivoluzionario, però, né eretico, né apostata. Rappresentante tipico del monachismo, condanna le lettere profane e trova dolce l'ignoranza, vedendo dovunque il demonio ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] è ormai patrimonio universale.
Tutto si blocca dopo pochi anni in seguito alla morte dell'imperatore ‒ considerato dagli uni apostata, dagli altri filosofo ‒ ma i rapporti con la cultura pagana non possono, ovviamente, tornare a essere quelli di una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Ottocento musicale, poche figure occupano un ruolo paragonabile a quello di Richard [...] per ogni musicista un baluardo da affrontare o l’esempio a cui tendere, un cattivo maestro o, per dirla con Nietzsche ormai apostata, una malattia da cui guarire: “Ah questo vecchio mago! quanta mai polvere ci ha gettato negli occhi!”.
Oggi il tempo ...
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MUZIO, Girolamo
Marco Faini
MUZIO, Girolamo. – Figlio di Cristoforo Nuzio (di cui Muzio è una versione ‘romanizzata’) e di Lucia, nacque a Padova il 12 marzo 1496 da una famiglia originaria di Capodistria, [...] dall’amico d’infanzia, dando esito a disaccordi cominciati almeno dal 1546; ma certamente l’avere Paolo III dichiarato apostata Vergerio dovette influire sulla decisione di Muzio di mettere a stampa il suo lavoro. Nel 1551 uscirono, ancora dai ...
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ISIDORO metropolita di Kiev
Nicola Turchi
ISIDORO metropolita di Kiev.- Detto "il cardinale ruteno" (e per errore confuso con Isidoro di Tessalonica, detto Glabas, arcivescovo e oratore della fine del [...] chiesa, dopo la lettura dei decreti fiorentini le fece imprigionare e lo sottopose al giudizio di un tribunale ecclesiastico come apostata dalla fede ortodossa. Ma prima che la sentenza fosse emessa I. riuscì a fuggire e a tornarsene in Italia.
Due ...
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Le province romane d'Asia
Sergio Rinaldi Tufi
Sebastiana Lagona
Alessandra Bravi
Cevdet Bayburtluoglu
Marcello Spanu
Eugenia Equini Schneider
Premessa
di Sergio Rinaldi Tufi
Sul versante mediterraneo [...] da invasioni di Isauri all'epoca di Claudio II il Gotico (268-270 d.C.) e da altre all'epoca di Giuliano l'Apostata (361-363): dopo una contrazione probabilmente dovuta a questi episodi, tornò a espandersi nel V secolo e fu sede di diocesi cristiana ...
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apostata
apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
apostatico
apostàtico agg. [dal lat. tardo apostatĭcus, gr. ἀποστατικός] (pl. m. -ci), non com. – Di apostata, relativo ad apostasia; anche, apostata, ribelle: L’Angelo a. apparve (D’Annunzio).