LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] l. del sole rientrano anche l'astrolatria e l'astralismo, di cui è esempio il discorso Al re Sole di Giuliano l'Apostata (331-363; Bidez, 1930). La l. del sole e quella della luna furono in seguito privilegiate rispetto a quelle degli altri pianeti ...
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Vedi COSTANTINOPOLI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COSTANTINOPOLI (Κωνσταντινούπολις, o Κωνσταντίνου πόλις; Constantinopolis)
G. Becatti
F. W. Deichmann
A. M. Mansel
L. Rocchetti
È l'antica capitale [...] sorsero anche le colonne con le statue di Costantino stesso con ai piedi quelle dei suoi tre figli, di Licinio e di Giuliano l'Apostata. L'Augustéon corrisponde all'incirca all'attuale piazza di S. Sofia, che è ad un livello di m 2,50 più alto dell ...
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Figlia maggiore di Costantino il Grande, nata probabilmente dopo Costantino II, forse nel 318. La forma esatta del nome è dubbia. Nel 335 andò sposa al cugino Annibaliano, cesare e rex regum Ponti, che [...] , giunto dalla Siria in Pannonia per muovere contro Magnenzio, depose Vetranione, creò cesare il cugino Gallo, fratello di Giuliano l'Apostata, e diede a lui in sposa C. (15 marzo 351). Essa partì col marito per Antiochia, dove ebbe una figlia ...
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Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] d.C.), in Rivista Storica dell’Antichità, 5 (1975), pp. 201-215; G. Bonamente, Le città nella politica di Giuliano l’Apostata, in Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Macerata, 16 (1983), pp. 37-101, in partic. 43 segg.
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] 14), mentre Taziano oppone la maggiore sapienza dei B. (cioè Ebrei) a quella vana dei filosofi greci, al contrario di Giuliano l’Apostata, che fonda anche sull’opposizione tra Greci e B. la sua reazione pagana.
Dal 4° sec., da quando l’Impero divenne ...
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. Col nome di Ambrosiaster Erasmo di Rotterdam indicò l'anonimo autore di un commento all'epistolario paolino, generalmente attribuito a S. Ambrogio, ma da qualche codice e in una citazione di S. Agostino [...] .
La data del Commento e delle Quaestiones si stabilisce abbastanza facilmente. L'autore scrive dopo la morte di Giuliano l'Apostata (363), a 300 anni dalla distruzione di Gerusalemme (70), conosce l'invasione della Pannonia da parte dei Quadi e dei ...
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. Popolazione germanica, forse originariamente affine ai Vandali. I primi ricordi risalgono al I sec. d. C. (Burgodiones in Plin. Nat. Hist., IV, 99), quando dovevano risiedere ancora nella zona della [...] sud del Meno, fra mezzo a lotte frequenti con i Romani, al tempo dell'imperatore Massimiano (287) e di Giuliano l'Apostata, e continue con i vicini, specie con gli Alamanni e i Chatti, lotte che qualche imperatore romano, come Valentiniano, attizzava ...
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VITTORINO, Mario (Caius Marius Victorinus) detto anche l'Africano o il Retore
Mario Niccoli
Scrittore cristiano. Originario dell'Africa proconsolare, nato probabilmente agl'inizî del sec. IV, Vittorino, [...] letteraria del retore convertito. Nel 362 deve abbandonare l'insegnamento a causa dell'editto di Giuliano l'Apostata che proibiva ai cristiani d'insegnare letteratura ed eloquenza. Dovette morire non molti anni dopo.
Spirito veramente enciclopedico ...
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Costantino fra divinizzazione e santificazione
Una sepoltura contestata
Giorgio Bonamente
Gli imperatori romani erano, per tradizione secolare, assimilati sotto più aspetti alla divinità, sia in vita, [...] cura di F. Elia, II, Catania 2004, pp. 183-217, in partic. 195; F. Fatti, Giuliano a Cesarea. La politica ecclesiastica del principe apostata, Roma 2009, p. 25.
95 Hier., chron. a. Abr. 370; Chron. Pasch. ad a. 370, MGH AA IX, p. 242; cfr. G. Dagron ...
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Teologo (n. Laodicea 310 circa - m. 390 circa), fu uno dei massimi oppositori dell'arianesimo, ma le sue posizioni cristologiche vennero condannate in vari sinodi. Proprio con lui ha inizio una nuova fase [...] 2º ecumenico, 381).
Opere e pensiero
Dei numerosi scritti (oltre quelli in collaborazione col padre) contro Giuliano l'Apostata, Porfirio, gli ariani, Marcello d'Ancira, e degli ampi commenti biblici, restano scarsi frammenti; la Dimostrazione dell ...
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apostata
apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
apostatico
apostàtico agg. [dal lat. tardo apostatĭcus, gr. ἀποστατικός] (pl. m. -ci), non com. – Di apostata, relativo ad apostasia; anche, apostata, ribelle: L’Angelo a. apparve (D’Annunzio).