Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] tra un’artista o un’assistente (donna) da un artista o un assistente (uomo); o la forma elisa e quella troncata ma senza apostrofo di taluni aggettivi: qual e quale, tal e tale, ecc.
Ciò è dovuto a vari motivi: all’oscillazione che si ha nei testi ...
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Nome dato dagli Arabi a un caratteristico suono articolato, profondamente gutturale, rappresentato con apposita lettera nel loro alfabeto. È propriamente la consonante occlusiva laringale, internazionalmente [...] degli orientalisti la h. in principio di parola è omessa, mentre nell’interno o alla fine è indicata con un apostrofo (’), da non confondere con l’apostrofo rovesciato (‘), con cui si rende la spirante faringale sonora denominata in arabo ‘ain. ...
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Sassoni Gruppo non omogeneo di diversi popoli germanici residenti nel 3° sec. d.C. tra l’Elba, l’Ems e l’Eider. Nell’età delle invasioni barbariche non mutarono la loro sede, ma ne ampliarono i confini [...] di Maria». In inglese il genitivo s. si esprime ugualmente con il morfema s, che nella scrittura resta separato mediante un apostrofo (per es.: the boy’s book «il libro del ragazzo»). Il morfema s è spesso soppresso (allora nella grafia sopravvive ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] di a, resi con ‹e›, talvolta con ‹ê› (pece o pêce «pace»). Si registra nel complesso un’alta frequenza dell’➔apostrofo, utilizzato per (tentare di) segnalare i fenomeni di giuntura e con funzione disambiguante (per es., un articolo ~ ’un «non», e ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] maggiori, sono, com’è evidente, nella grafia di scevà, che a volte viene segnata con una e sbarrata, altre ancora con un apostrofo o con una e (vin’, vine). Quest’ultima è la soluzione oggi più diffusa (come nell’Abruzzo contiguo e in diversi punti ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] di creare, in certi casi, un cumulo di consonanti (come in femmn «donna»); sporadicamente si segna un semplice apostrofo (cundent’ «contento»).
Alcuni dialetti mediani di transizione verso il tipo meridionale (ad es., quelli di Ceccano, Ferentino ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] la cancellazione di schwa, cioè la sua interpretazione come zero (srnat per [sərəˈnatə/] «serenata»), oppure l’uso di un apostrofo o apice.
Nel resto del territorio, l’Abruzzo spicca per la sua tendenza a rappresentare graficamente lo schwa con -e ...
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apostrofo
apòstrofo s. m. [dal lat. tardo apostrŏphus, gr. ἀπόστροϕος, propr. «vòlto indietro», der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana si adopera normalmente per indicare...
apostrofare1
apostrofare1 v. intr. e tr. [dal lat. tardo apostrophare, der. di apostrŏphe «apostrofe»] (io apòstrofo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), letter. Fare un’apostrofe, rivolgere un’apostrofe a qualcuno. 2. tr. Rivolgere animatamente...