Coma
Corrado Manni
Il coma (termine che deriva dal greco κῶμα, "sonno") è la conseguenza di un processo patologico che, direttamente o indirettamente, ha coinvolto l'encefalo e ne ha compromesso la [...] sulla misurazione dell'attività elettrica cerebrale spontanea e di quella indotta da stimolazione rispettivamente dell'apparato uditivo o visivo, o dei nervi periferici. I potenziali evocati, che solo in tempi relativamente recenti sono diventati ...
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Lussazione
Pier Paolo Mariani
Maria Grazia Grillo
Con il termine lussazione (derivato dal latino luxus, "andato fuori posto, slogato") si intende uno spostamento reciproco persistente dei capi articolari. [...] muscolare, si esegue la riduzione sotto controllo visivo e la breccia capsulare viene suturata. Le artroprotesi.
Bibliografia
b.d. brauner et al., Traumatologia dell'apparato muscolo-scheletrico: fratture, lussazioni, lesioni legamentose, 4 voll., ...
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Avvelenamento
Enrico Malizia
Gli avvelenamenti sono stati morbosi indotti in un essere vivente da sostanze patogene non viventi, chiamate veleni. Per veleno si intende qualsiasi sostanza che per le [...] per es. azoto, CO₂, etano), che sostituiscono nell'apparato respiratorio l'ossigeno, riducendone la concentrazione fino a livelli caustici, alito vinoso da alcol etilico, riduzione del campo visivo da alcol metilico ecc.) sono specifiche. In tal caso ...
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Movimento ritmico, involontario, succedentesi a scosse, che si può verificare in alcuni organi mobili: il capo (n. cefalico), il velo pendulo del palato (n. velico), l’occhio (n. oculare). Quest’ultimo, [...] oculare. Il primo è dovuto a lesione dell’apparato vestibolare oppure dei meccanismi centrali di regolazione della funzione suo affaticamento, da un suo deficit motorio o da un deficit visivo.
Il n. provocato può essere indotto in qualsiasi soggetto e ...
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vertigine In medicina, disturbo, transitorio o duraturo, della sensibilità spaziale, consistente nella sensazione di spostamento del corpo rispetto all’ambiente o dell’ambiente rispetto al corpo. Spesso [...] dalla sensazione dello spostamento degli oggetti contenuti nel campo visivo o che tale fenomeno manchi, le v. sono condizioni morbose (tappo di cerume, lesioni dell’apparato o dei nuclei vestibolari, ipertensione endocranica, turbamenti dell ...
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Neonato
Giovanni Bucci
Annamaria Giua
Francesca Campi
Anna Fabrizi
Marinella Rosano
Si chiama neonato il bambino nel periodo fra il momento della nascita e le prime quattro settimane di vita, quando, [...] stabilizzato nei valori per due ore consecutive. Durante questo periodo appare preferibile non separare il neonato dalla madre, in quanto il molto simili, sul versante sia uditivo sia visivo. Dalle prime esperienze il neonato acquisisce rapidamente ...
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Chinetosi
Giancarlo Urbinati
Per chinetosi (termine che deriva dal greco κινητός, "mobile") nel linguaggio medico si intende lo stato di malessere che, in individui particolarmente predisposti, si determina [...] , anche se un ruolo essenziale è certamente svolto dall'apparato vestibolare. Il senso dell'orientamento spaziale è il risultato interazioni complesse che coinvolgono il labirinto, il sistema visivo, i recettori cutanei di pressione e quelli muscolari ...
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visita
vìṡita s. f. [der. di visitare]. – 1. a. Il fatto di recarsi a casa di una persona o di una famiglia, per il piacere di rivedersi e di conversare insieme o per motivi particolari, o di andare comunque a trovare qualcuno, in casa o altrove,...
specchio
spècchio s. m. [lat. specŭlum, der. di specĕre «guardare»; il n. 11 attraverso il sign. di «che si vede subito, in un’occhiata»]. – 1. Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, viene fatto aderire un sottile...