MURARIA, Arte
G. Lugli
A. Moretti
A) Tecniche e tipi di costruzione: 1. Mattoni crudi. - 2. Mura pelasgiche. - 3. Opus quadratum. - 4. Opus caementicium. - 5. Opus incertum. - 6. Opus quasi reticulatum [...] sezioni umbro-marchigiana ed abruzzese dell'Appennino, la parte del Preappennino laziale-campano a. - Accenniamo ora ai materiali da costruzione usati in qualche altro centro dell'Italia romana.
Aosta, baluardo del sistema difensivo alpino, ha i ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Europa tra preistoria e protostoria
Paola Ucelli Gnesutta
Luca Bachechi
Alessandro Guidi
Isabella Damiani
Caratteri generali e tecniche costruttive
di Paola [...] In Emilia occidentale, fra il Po e l'Appennino in pianure soggette ad esondazioni, la cultura delle Terramare come luoghi di riunione. È comunque solo con la comparsa dei primi centri "protourbani" dell'area egea, tra il III e gli inizi del ...
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Vedi ORIENTALIZZANTE, Arte dell'anno: 1963 - 1996
ORIENTALIZZANTE, Arte
P. Bocci
1. Definizione. - Con questa denominazione si indica il periodo dell'arte greca, che segue quello geometrico ed è caratterizzato [...] a. C. (Kübler) e a dopo il 700 a. C. (Young).
In altri centri l'inizio dell'arte o. è certamente posteriore, ed è difficile dire di quanto. In di Falciano e si mantiene attiva nella zona dell'Appennino marchigiano sino entro il VI sec. a. C., ...
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Vedi VILLANOVIANA, Civilta dell'anno: 1966 - 1973
VILLANOVIANA, Civiltà
B. d'Agostino
A) I precedenti. - B) Formazione della civiltà v. - C) Fasi cronologiche. - D) Cronologia assoluta. - E) Interpretazioni [...] , in Toscana e in Emilia. Ciò appare confermato dalla ineguale coloritura villanoviana dei centri campani, determinata dal vario comportamento del sostrato appenninico di fronte alle correnti innovatrici. Da tali fenomeni vanno naturalmente scisse le ...
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EMILIA-ROMAGNA
G. Zanichelli
Regione dell'Italia settentrionale comprendente le due regioni storiche dell'Emilia a O e della Romagna a E. La denominazione della parte occidentale deriva dalla via Emilia, [...] la Regio VIII augustea, che comprendeva il triangolo tra Po, Appennini e mare Adriatico; nel 215 la parte orientale fu aggregata , oltre che a Rimini e a Bologna, anche agli altri centri del territorio, come Parma, ove il Maestro del 1302 tramita ...
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Gigante
Ivan Nicoletti e Marco Bussagli
Gigante è il nome che in numerose mitologie e tradizioni mitico-religiose è attribuito a figure extraumane, caratterizzate in primo luogo da una statura straordinaria [...] che - salvo sporadiche eccezioni, come la statua dell'Appennino nella Villa Medicea, poi Demidov, di Pratolino (v. in Auxologia normale e patologica, a cura di I. Nicoletti, Firenze, Centro studi auxologici, 1994, pp. 557-78.
L.M. Lombardi Satriani, ...
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FIORAVANTI (Fieravanti), Aristotele
Adriano Ghisetti Giavarina
Figlio dell'architetto ed ingegnere Fieravante di Ridolfo, nacque a Bologna, intorno al 1420.
Il suo primo intervento noto consisté nel [...] di Bologna, costruita nel sec. XII e situata al centro del palazzo del Podestà, effettuati il 27 nov. 1437 con Reggiani riguardo alla possibilità di canalizzare le acque provenienti dall'Appennino, ma il suo intervento scontentò i Parmensi, che, il ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi de
Raffaele Romanelli
Nacque il 14 febbr. 1778 a Firenze da Francesco Ignazio e da Anna Taddei. Entrato nel 1794 come apprendista nella amministrazione finanziaria granducale, si [...] eliminare la strozzatura della via che unisce i due centri più importanti della città, quello religioso (la piazza della fiorentina.
Del 1818 è la dogana delle Filigare, sull'Appennino bolognese, in prossimità del passo della Raticosa (Arch. di ...
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Vedi VOLTERRA dell'anno: 1966 - 1997
VOLTERRA (etr. Velathri; lat. Volaterrae)
E. Fiumi
Città della Toscana, sorge sopra un colle, tra i fiumi Cecina ed Era che, elevandosi con un'ampia terrazza (Pian [...] circa un secolo avanti avevano varcato gli Appennini (si ricordi che due stele felsinee del Wissowa, IX, 1961, cc. 721-40, s. v. Volaterrae; J. Ch. Balty, Un centre de production de bronzes figurés de l'Étrurie sept., V. ou Arezzo?, in Bull. Inst. ...
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GIAROLA, Antonio, detto il Cavalier Coppa
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Figlio di Giacomo, nacque a Verona intorno al 1597.
I tentativi, peraltro suggeriti con cautela (Guzzo, p. 99), di identificare il padre con un Giacomo Giarola [...] parrocchiale di Santa Maria Villiana, frazione di Gaggio Montano, nell'Appennino bolognese.
Alla morte di Saraceni, il G. non dovette il Ducato di Mantova, come pure lo erano gli altri piccoli centri nei quali è ricordata l'attività del G. (un S ...
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pino
s. m. [lat. pīnus]. – 1. a. Nome comune alle varie specie di piante pinacee del genere Pinus, il più importante e il più ricco genere di conifere dell’emisfero settentr., dove vivono distribuite soprattutto nelle regioni temperate o temperato-calde,...
studentato diffuso loc. s.le m. Insieme di locali, destinati ad alloggiare studenti, che sono collocati in vari luoghi non periferici o degradati della città e sono stati ricavati da case sfitte di proprietà pubblica. ◆ [tit.] "Realizzazione...