I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] d’azione è telico se risponde al test della compatibilità col complemento di tempo in x tempo. Nel caso di verbi come apprendere e studiare, in cui solo il primo è telico, anche i nomi d’azione corrispondenti manifestano questa opposizione:
(53) l ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] . von A. Jecklin & H. Rupp, Bern, Francke (1a ed. 1950).
Prat Zagrebelsky, Maria T. (1998), Lessico e apprendimento linguistico. Nuove tendenze della ricerca e pratiche didattiche, Firenze, La Nuova Italia.
Serianni, Luca (1989), Saggi di storia ...
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Esistono in linguistica concezioni differenti di registro. Un aspetto centrale condiviso è la correlazione tra situazione comunicativa e registro come appare formulata nella seguente definizione lessicografica: [...] del linguaggio infantile, sono orientate in misura via via crescente a obiettivi di socializzazione e di apprendimento linguistico. Alla variabilità interna del baby talk si aggiungono differenze dipendenti dall’estrazione socioculturale del parlante ...
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Le frasi relative (dette anche semplicemente relative) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che hanno la peculiarità di modificare un elemento nominale (detto antecedente o, meno spesso, testa [...] ) possono essere prodotti anche da parlanti poco competenti, nel qual caso costituiscono una tipica spia di incompleto apprendimento (➔ acquisizione dell’italiano come L2) e indizio di lingua colloquiale, in particolare di ➔ italiano popolare.
Nelle ...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] La Nuova Italia, 1997).
Lo Duca, Maria G. et al. (2009), “Indicazioni per il Curricolo” e obiettivi di apprendimento sulle categorie lessicali: il riconoscimento del Nome, in Lingua e grammatica. Teoria e prospettive didattiche, a cura di P. Baratter ...
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alfabeto
Francesco De Renzo
Comunicare facilmente e con rapidità
L'alfabeto consiste in una serie di segni grafici, le lettere, che usiamo per rappresentare in forma scritta le parole e i suoni di una [...] in questi sistemi significa conoscere un grande numero di segni o di caratteri (altrettanto numerosi, quindi, sono gli ideogrammi da apprendere): infatti in Cina e in Giappone i bambini per imparare a scrivere devono mandarne a memoria più di duemila ...
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LUZZATTO, Samuel David (acronimo ebraico ShaDaL)
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Trieste il 22 ag. 1800 da Ezechia e Miriam Regina Lolli Cormons. Figlio di un modesto artigiano (il padre era emigrato [...] poesia ebraica, sia nella forma tradizionale di componimento etico religioso, sia nella forma di strumento moderno per l'apprendimento e l'utilizzo corretto della lingua ebraica. Scritti in forma autonoma, racchiusi in appositi quadernetti o inclusi ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] uso», ivi, p.12; il dominare più lingue o dialetti è un valore che si esprime anche nell’attrito, nella difficoltà dell’apprendere e di raggiungere certi risultati). Il secondo era il livellamento tra scritto e parlato: è in errore chi pensa «che l ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] la fonte a cui rifarsi devono essere non i libri, ma la lingua di una società reale di parlanti. Egli cerca di apprendere con insistenza, con liste di vocaboli e modi di dire milanesi e francesi, l’uso toscano vivo da amici e conoscenti fiorentini ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] , B. von Spangenberg.
Licari, Carmen (1992), I veri amici. Lessico comune francese, inglese, italiano per l’insegnamento. Apprendimento della lingua straniera, Bologna, Pitagora.
Lurati, Ottavio (2002), Per modo di dire … Storia della lingua e ...
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apprendimento
apprendiménto s. m. [der. di apprendere]. – Atto dell’apprendere, dell’acquistar cognizione: a. di un’arte; l’a. delle matematiche. Con sign. più ampio, in psicopedagogia, processo di acquisizione di nuovi modelli di comportamento,...
apprendere
apprèndere v. tr. [lat. apprĕndĕre, apprĕhendĕre, comp. di ad- e pre(he)ndĕre «prendere»] (coniug. come prendere). – 1. a. Ricevere e ritenere nella mente, imparare: a. cognizioni nuove; a. un’arte; è un ragazzo che non apprende...