Zoppino Soprannome del tipografo-editore e libraio originario di Ferrara ZoppinoNicolò Zoppinodi Aristotile de’ Rossi (o Rusci). Iniziò l’attività di stampatore a Bologna nel 1503; nel 1505 era a Venezia, [...] assai vasta: opere di autori italiani (Boiardo, Pietro Aretino, Ariosto ecc.), traduzioni in volgare di autori latini (Apuleio, 1519; Virgilio, 1528), scritti di carattere popolare (stampe religiose, trattati di aritmetica, modelli di ricami). La sua ...
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ZENO, santo
Pio Paschini
, Fu vescovo di Verona in un periodo di tempo che si può stabilire press'a poco tra il 356 e il 380; è ricordato da S. Gregorio Magno (Dialog., III, 39) e celebrato come taumaturgo. [...] Fu africano d'origine e ciò spiega come nelle sue opere la lingua ci presenti reminiscenze di quella di Apuleio.
Ci restano di lui in due codici del sec. VIII e del IX, 93 tractatus o prediche distinte in due libri, in forma per lo più parenetica, ma ...
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Erudito e filologo francese (Ginevra 1559 - Londra 1614); insegnò greco a Ginevra, poi a Montpellier e a Parigi chiamatovi da Enrico IV. Passò poi in Inghilterra, ben accetto a Giacomo I, che lo adoperò [...] in Inghilterra, come già in Francia, incontrò forti contrasti per le sue polemiche religiose. Diede edizioni fra gli altri di Apuleio, Polibio, Strabone, fu autore di traduzioni famose e d'un commento a Diogene Laerzio e ad Ateneo. Il figlio Étienne ...
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Poeta, nato a Perugia nel 1509, morto nel 1553. Tenne importanti cariche pubbliche: fu governatore di alcune città e ambasciatore a Urbino; ebbe dimora in Roma e ne conobbe, con poco profitto, la corte, [...] risulta dal suo arguto capitolo sul Noncovelle ("niente affatto"). Fu traduttore di poeti classici (Virgilio, Orazio, Ovidio, Apuleio) e incominciò un bel poemetto mitologico, la Favola di Psiche. Dettò rime di vario argomento: amorose, bernesche ...
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Scrittore inglese (Wimbledon 1895 - Maiorca 1985). Poeta, saggista e narratore prolifico, raggiunse fama mondiale con i romanzi storici I, Claudius (1934; trad. it. 1935) e Claudius the God (1934; trad. [...] produzione poetica in cui confluirono temi mutuati dal suo interesse per la psicologia dell'inconscio. G. ha anche tradotto da Apuleio, Lucano e Svetonio e curato un dizionario di mitologia greca, The greek myths (2 voll., 1955-62).
Vita
Compì gli ...
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Da motivi risalenti a concezioni in parte assai antiche, da cui dipendono la rappresentazione dell'anima ψυχή, psyche) come figura alata e la personificazione dell'amore in figura di fanciullo, pure alato, [...] und Psyche, in Darstellungen aus der Sittengeschichte Roms, 1888; A. Cinquini, Apuleius, fabula de Psyche et Cupidine, Roma 1918; S. Mele, Apuleio e l'asino d'oro, Torino 1894; V. De Maria, La favola di Amore e Psiche nella letteratura e nell'arte ...
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Latinista italiano (Chieti 1907 - Roma 2000), prof. di letteratura latina nelle univ. di Catania (1940-42) e di Torino (1942-47), di grammatica greca e latina (1947-48) e poi di letteratura latina nell'univ. [...] e articoli su riviste, si ricordano fra le opere principali: Il Satyricon di Petronio (2 voll., 1933); La novella di Apuleio (2a ed. 1942); Virgilio (1945); Una nuova ricostruzione del De poetis di Svetonio (1950); Tacito (1951); Storia del teatro ...
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Filosofo e poligrafo romano (98 - 45 a.C.). Schierato con Cicerone durante la congiura di Catilina, fu tribuno della plebe nel 59 e pretore nel 58. N. F. è considerato da Cicerone (Timeo, I) il restauratore [...] pitagorismo a Roma. Alla fama di pitagorico Svetonio e Girolamo aggiungono quella di mago, per la quale esiste un riscontro in Apuleio (De Magia, 42). Questa circostanza, più che la sua milizia tra le file di Pompeo durante la guerra civile, potrebbe ...
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Relazione logica, secondo la quale due concetti, pur essendo diversi nell'espressione verbale, si riferiscono alla stessa realtà e sono quindi identici nell'estensione (mentre è controverso se identica [...] la diversità verbale, si equivalgono nel contenuto, e partecipano quindi nello stesso modo dei predicati di verità o falsità (propositiones aequipollentes, secondo l'espressione con cui Apuleio tradusse l'ἰσοδυναμοῦσαι di Galeno: onde il nome). ...
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Pittore e disegnatore inglese (Ginevra 1866 - Londra 1931). Dopo aver studiato nella scuola d'arte di Lambeth si perfezionò nella tecnica della xilografia con W. H. Hooper (1834-1912), dotato incisore [...] Vale Press che, fino al 1903, pubblicò all'incirca ottanta volumi di autori classici e contemporanei (Longo Sofista, Apuleio, J. Milton, W. Blake, O. Wilde, ecc.), preziosamente curati nella grafica e nell'illustrazione, espressione significativa del ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...
-astro
– Suffisso già presente nel latino classico e tardo, nelle forme -aster o -astra o -astrum per i sost. e -aster per gli agg., di incerta origine ma prob. mediterranea (cfr. anche gr. κήλαστρος o κήλαστρον o κηλάστρα «celastro, agrifoglio»),...