Pittore, scultore e disegnatore (Roma 1781 - ivi 1835). Figlio di un modellatore di statuette, cominciò esercitandosi nell'arte paterna (gruppi di terracotta, più tardi, sono conservati nel Museo di Roma). [...] (1826), la Gerusalemme Liberata (1827), l'Orlando Furioso (1829) e, rimasto incompiuto per la morte, l'Asino d'oro di Apuleio. Del figlio Achille (Roma 1809 - Napoli 1841), anch'egli pittore, sono conservati nel Museo di Roma a Palazzo Braschi circa ...
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BILLY (Billi, Bijlli), Nicola, il Giovane
Fabia Borroni
Figlio di Nicola il Vecchio, fu attivo come incisore a bulino e disegnatore in pieno Settecento, specie nella città di Roma e di Napoli. Tranne [...] gli attribuisce opere di Nicola il Vecchio. Il B. incise, per il Museo Capitolino di G. Bottari, i busti di Apuleio,Aristotele,Socrate,Euripide,Erodoto e Due teste incognite, da disegno di Giovan Domenico Campiglia (I, Roma 1741), mentre il busto di ...
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OCNO (῎Oknoq, Ocnus)
A. Gallina
Personaggio simbolico della mitologia greca, immaginato agli Inferi, intento per l'eternità all'inutile lavoro di intrecciare una fune, che dall'altro capo, via via un'asina [...] 'Ade, entrambi gravati sotto il peso di un fascio di legna; da questa più antica versione deriverebbe il breve accenno di Apuleio (Metam., vi, 18), e nell'arte figurativa corrisponderebbe lo schema di un vecchio e un asino che compare su una lèkythos ...
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Vedi SABRATHA dell'anno: 1965 - 1997
SABRATHA (Sabrătha, Σαβράϑα)
P. Romanelli
Città della costa della Tripolitania, nata da un emporio fenicio verosimilmente già nella prima metà del I millennio a. [...] Antonino Pio. Intorno al 158 fu celebrato a S., avanti al tribunale del proconsole Claudio Massimo, il processo contro Apuleio che, accusato di magia, si difese con l'Apologia, scritto interessante e divertente, nel quale si riflettono aspetti della ...
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PITAGORA (Πιϑαγόρας, Pythagŏras)
G. Becatti
Filosofo e matematico, figlio di Mnesarco, nato a Samo nella prima metà del VI sec. a. C. Apollodoro colloca la sua acmè nel 532-531 a. C. Fu scolaro di Ferecide [...] e morale. Con l'affermarsi del neo-pitagorismo P. viene sempre più avvicinato ad Apollo.
A Samo secondo una tradizione riferita da Apuleio (Florida, xv, 51, p. 17, 4 Kr.) si indicava erroneamente come immagine di P. una statua di citaredo, che altri ...
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Vedi TRENTO dell'anno: 1966 - 1997
TRENTO (Tridentum)
N. Rasmo
Città capoluogo del Trentino, situata nella media valle dell'Adige, attestata a S del fiume che, prima della rettifica ottocentesca, con [...] fu costruita forse solo intorno al 23 a. C., quando nell'imminenza della guerra retica il legato di Augusto, Marco Apuleio, vi fece delle opere, come attesta l'iscrizione trovata murata nella chiesa di S. Apollinare. La città, sorta, per esigenze ...
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GALENO (Γαληνός; il nomen Κλαύδιος è del tutto letterario e appare soltanto dal Rinascimento)
C. Bertelli
Medico nativo di Pergamo, vissuto dal 129 d. C. al 201.
Dopo un periodo di studi filosofici e [...] raffigurato, con Ippocrate, a folii i v e 2 r del cod. Ms. Phys. Fol. 10 nella Landesbibliothek di Kassel (Erbario di Apuleio, del IX sec., ma derivato da fonti antiche). G. e Ippocrate sono anche raffigurati in un affresco del duomo di Anagni (sec ...
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AMORE e PSYCHE
M. Napoli
Il gruppo di Ps. e A., che nel suo significato di unione dell'anima umana con l'amore divino può risalire al Fedro di Platone, è tema largamente diffuso nell'arte antica a partire [...] maternità, o, comunque, sembrerebbe che qui sia rappresentata l'anima che cura ed alleva l'amore. Mentre la favola di Apuleio non trova riscontro nella rappresentazione figurata antica, il simbolo di amore umano e amore divino, che è all'origine del ...
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MARZIANO CAPELLA, Minneo Felice
N. Gozzano
Scrittore africano vissuto a cavallo tra i secc. 4° e 5°, autore del romanzo allegorico De nuptiis Mercurii et Philologiae, una sorta di enciclopedia delle [...] romano Securus Melior Felix.Il genere letterario, la lingua e lo stile dei primi due libri si ispirano alle Metamorfosi di Apuleio; i sette libri dedicati alle arti liberali si rifanno al Liber novem disciplinarum di Marco Terenzio Varrone (116-27 a ...
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FORZETTA, Oliviero
L. Gargan
Uomo d'affari trevigiano (1300 ca.-1373), documentato, attraverso una nota autografa del 1335 (Gargan, 1978) pubblicata alla fine del sec. 18° dal canonico Rambaldo Avogaro [...] opere che nel Trecento erano ancora abbastanza rare, come le Odi e gli Epodi di Orazio, alcuni testi filosofici di Apuleio e forse anche gli Epigrammi di Marziale. Naturalmente la cultura medievale è tutt'altro che trascurata, ma anche in questo ...
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romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...
-astro
– Suffisso già presente nel latino classico e tardo, nelle forme -aster o -astra o -astrum per i sost. e -aster per gli agg., di incerta origine ma prob. mediterranea (cfr. anche gr. κήλαστρος o κήλαστρον o κηλάστρα «celastro, agrifoglio»),...