Duca di Aquitania (sec. 7º); ampliò i confini del suo stato includendovi il territorio della Garonna e costituendo così una vasta organizzazione politica del tutto indipendente. Questo ideale di un vero [...] e proprio regno fu però infranto dai maggiordomi carolingi sotto il suo successore e figlio Eude ...
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Scrittore ecclesiastico (n. in Aquitania 360 circa - m. Primuliacum 420 circa); dopo la morte della moglie, si ritirò a vita monastica presso Primuliacum (forse l'od. Primillac) seguendo l'esempio di s. [...] Martino di Tours e s. Paolino di Nola. È autore di Chronicorum libri duo (dalla creazione al 400 d. C.), importanti per la storia del priscillianesimo in Gallia, di scritti agiografici (Vita Martini; Dialogi), ...
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Ministro (Elusa, Aquitania, 335 circa - Bisanzio 395) degli imperatori romani Teodosio I e Arcadio. A Costantinopoli fu nominato magister officiorum, poi console (392), e nello stesso anno prefetto del [...] pretorio per l'Oriente. Alla morte di Teodosio fu guida di Arcadio in Oriente e si trovò in aspro contrasto con Stilicone, ministro di Onorio. Tentò di imparentarsi con la famiglia imperiale facendo sposare ...
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Poeta latino (n. in Aquitania, presso la Loire, 790 circa - m. 835 circa). Religioso secolare, fu in rapporto con la corte carolingia. Prese parte alla spedizione contro i Bretoni (824), ma accusato presso [...] l'imperatore Lodovico il Pio di esercitare un'influenza non buona su re Pipino suo figlio, fu relegato in esilio a Strasburgo dove scrisse (826) un poema epico in verso elegiaco in lode di Lodovico (De ...
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Figlio (1071-1126 o 1127) di Guglielmo VIII e di Ildegarda di Borgogna, successe al padre a poco più di quindici anni (1086). Dieci anni dopo, profittando dell'assenza di Raimondo conte di Tolosa, partito per la prima crociata, s'impadronì prima del suo titolo e poi del suo stato, usurpazione che durò poco tempo per la resistenza opposta dal figlio di Raimondo, Bertrando, e dai suoi alleati (1100). ...
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Figlio (n. 1027 circa - m. Castello di Chizé 1086) di Guglielmo V e della sua terza moglie, Agnese di Borgogna. Continuò la lotta del padre contro i successori di Goffredo Martello, Folco le Rechin e Goffredo il Barbuto, che lo sconfissero presso Chef-Boutonne (1061). Ma vinse l'anno seguente, conquistando la Saintonge; dopo una serie di operazioni militari in Spagna (1063), ritornato in patria, combatté ...
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Figlio (n. Tolosa 1099 - m. 1137) di Guglielmo IX, cui successe. Si impadronì con la forza dell'Aunis. Durante lo scisma del 1130, aderì al partito di Anacleto II, finché s. Bernardo di Chiaravalle non lo ricondusse all'obbedienza di Innocenzo II (1135). L'anno seguente attaccò la Normandia. Morì mentre si recava in pellegrinaggio a San Giacomo di Compostella ...
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Figlio (935-994) di Guglielmo III e di una principessa normanna, successe al padre quando costui si ritirò a vita monastica. Travolto nelle lotte tra i Capetingi e gli ultimi discendenti dei Carolingi, rimase a questi sempre fedele. Prima di morire, si ritirò nell'abbazia di Saint-Maixent ...
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Figlio (n. 960 circa - m. Maillezais 1030) di Guglielmo IV e di Emmelinda, successe al padre (990 o 991) quando questi rinunciò al trono per chiudersi in un monastero. Combatté e vinse Bosone II de la Marche e lottò contro i Normanni, acquistandosi fama di principe valoroso e saggio, tanto che (1025) fu sollecitato da alcuni signori italiani a porre la sua candidatura al trono imperiale, ma dovette ...
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aquitaniano
agg. e s. m. [dal nome della regione francese dell’Aquitania]. – In geologia, piano inferiore del miocene, periodo dell’era cenozoica; in Italia è particolarm. sviluppato nella regione veneta, dove è rappresentato da calcari, generalmente...