Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Parlare di tradizione filosofica in lingua araba e in ambiente musulmano significa [...] loro collegarsi alla filosofia di al-Kindi (750-870). A questo primo circolo di traduttori si deve la versione in lingua araba di una vasta gamma di trattati: la Metafisica di Aristotele, il De caelo, i Meteorologica ed alcuni suoi trattati zoologici ...
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Capo della confraternita musulmana dei Senussi (Giarabub 1872 - Medina 1933). Al tempo dell'occupazione italiana della Libia, capeggiò la resistenza araba della Cirenaica ma nel 1915 dovè abbandonare la [...] direzione del movimento senussita a Moḥammed Idrīs ...
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Governatore di una fortezza o di un castello nella Spagna del Medioevo. Lo stesso vocabolo arabo in Sicilia, in età araba e normanna, è trascritto nei documenti latini come gaytus, con senso analogo. ...
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Diplomatico e uomo politico egiziano (n. 1893 - m. Cannes 1976). In Libia dal 1918 al 1922, fu uno dei capi della resistenza araba contro il riaffermarsi della sovranità italiana. Esponente tra i più in [...] vista degl'ideali del panarabismo, dal 1945 al 1952 fu segretario generale della Lega araba. ...
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Gesuita arabista (Mardīn, Turchia, 1859 - Beirut 1927), prof. all'univ. cattolica di Beirut, fu attivissimo cultore degli studî di letteratura araba classica, cui diede, specie con l'edizione di testi [...] e con la direzione della rivista al-Mashriq, importanti contributi ...
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RS Il nome, dato presentemente a una provincia della Persia, è la forma araba dell'iranico Pārsa. In origine si applicò press'a poco alla stessa regione, cioè alla zona che guarda verso O. al Golfo Persico, [...] culla dell'antica Persia. Nonostante l'interesse che vi hanno assunto le ricerche archeologiche, condottevi e continuatevi da secoli, il Fārs è rimasta una delle regioni meno note del regno.
La provincia ...
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Aggiunta di m finale in alcune lingue semitiche (accadico, arabo meridionale ecc.), corrispondente alla nunazione (aggiunta di -n) della lingua araba. Nella fase più antica della lingua semitica, sembra [...] che questi elementi siano stati particelle dimostrative con valore determinativo, e che abbiano assunto in seguito valore indeterminativo ...
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ZARATHUSTRA
Antonino Pagliaro
È il nome del fondatore della religione mazdaica che dall'età degli Achemenidi fino alla conquista araba fu la religione nazionale dell'Īrān (v. zoroastrismo). La forma [...] del nome tramandata dall'età classica (gr. Ζωροάστρης, lat. Zoroastres), Zoroastro, fu a lungo usata in Occidente sino a che la scoperta dei testi avestici (v. avesta) da un lato, e dall'altro la notorietà ...
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ORIENTALISMO (XXV, p. 537)
Luigi SUALI
Gli eventi dell'ultimo decennio hanno da un lato influito sfavorevolmente su questa come su ogni altra disciplina storico-filologica, interrompendo od ostacolando [...] e giungendo d'altro canto sino ai nostri giorni. I modi con cui l'Antico è stato conosciuto e interpretato nel mondo arabo-islamico han costituito un favorito tema delle più recenti ricerche tra cui emergono le opere di P. Kraus (Jabir et la science ...
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Poeta arabo (1187-1258), vissuto alla corte degli Ayyubiti d'Egitto. È un tipico rappresentante dell'età di decadenza della poesia araba. ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...