Guerre che si combatterono tra gli Arabi e gli Israeliani tra il 1948 e il 1973. La prima trovò la sua maggiore premessa nel rifiuto da parte araba di accettare la spartizione della Palestina decisa dalle [...] intero l’aviazione egiziana. Le forze israeliane occuparono Gaza e il Sinai a danno dell’Egitto, la Cisgiordania e la parte araba di Gerusalemme a danno della Giordania, gli altipiani del Golan a danno della Siria. La guerra dei Sei giorni fu seguita ...
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In arabo «padre di, possessore di, dotato di», primo elemento di molti nomi di persona e di luogo in paesi musulmani anche di lingua non araba. ...
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Arabista (Trent Park, Barnet, 1859 - Cambridge 1933), prof. all'università di Cambridge. Si occupò di esegesi biblica e di gnosi orientale, ma soprattutto di poesia araba antica (ed. delle Naqā᾿iḍ di Giarīr [...] e Farazdaq, 3 voll., 1905-21) ...
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GREGORIO III, papa, santo
Paolo Delogu
Di origine siriaca, apparteneva probabilmente a una famiglia giunta a Roma dall'Oriente a seguito dell'occupazione araba di quelle province dell'Impero bizantino. [...] Non se ne conosce la data di nascita.
La biografia di G. III mette in risalto il fatto che egli conosceva sia la lingua greca sia la latina e loda la sua conoscenza dei salmi e l'attitudine alle celebrazioni ...
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al-Mansur, ibn Abi Amir
Reggente di al-Andalus dal 978 al 1002, l’Almanzor delle fonti cristiane (Algeciras 938-Medinaceli 1002). Di stirpe araba, ascese la burocrazia civile fino a diventare ciambellano [...] del califfo Hisham II, avendo eliminato i concorrenti. Dopo aver trasferito l’amministrazione nella sua nuova residenza nei pressi di Cordova, governò al-Andalus come vicario del califfo, costringendo ...
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mudéjar In Spagna, i musulmani rimasti fedeli alla loro religione anche dopo la riconquista cristiana.
Ai m. si deve la continuazione dell’arte ispano-araba, pur con qualche variante dovuta alla sua utilizzazione [...] in edifici cristiani. Dopo la riconquista di Toledo artefici m. ne caratterizzarono l’aspetto: le prime chiese m. sono della fine del 12° sec.-inizio del 13° (la moschea trasformata in chiesa del Cristo ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Botanica
Mauro Zonta
Botanica
Nel mondo arabo medievale, non esisteva una vera e propria botanica, ossia una scienza autonoma dedicata a uno studio sistematico [...] delle piante di Aristotele), e la versione di Isḥāq fu più tardi riveduta e corretta (secondo un uso non sconosciuto al mondo arabo medievale) da Ṯābit ibn Qurra (m. 289/901), forse sulla base di un nuovo confronto con il testo greco. Il testo di ...
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Ta'if, Accordi di
Ta
’if, Accordi di Intesa negoziata nell’autunno del 1989 a T., in Arabia Saudita, sotto l’egida della Lega araba, per porre fine alla guerra civile in Libano e promuovere il ritorno [...] alla normalità. Fra i principali punti degli accordi vi furono la modifica delle quote politiche previste per i musulmani dal Patto nazionale libanese; l’affermazione della sovranità libanese nel Libano ...
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Figlio (aṭ-Ṭā'if 1883 - Berna 1933) dello sceriffo (poi re del Ḥigiāz) al-Ḥusain, diresse con T. E. Lawrence le operazioni militari della rivolta araba contro i Turchi. Proclamatosi nel 1920 re di Siria, [...] ne fu cacciato dai Francesi. Nel 1921 ebbe dagli Inglesi il trono dell'Iraq e svolse opera abile e fortunata per organizzare questo paese in stato moderno, svincolarlo dalla minorità del mandato e farlo ...
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Mistico musulmano egiziano (Il Cairo 1181 - ivi 1235). Autore di un diwān, di cui la parte più interessante è un poemetto rimante in ta (lettera araba) e detto per questo la "Tāiyya maggiore", at-Tā'iyya [...] al-kubrā, nel quale espone la sua ascesa ai sommi gradi della via mistica. La dottrina ed esperienza mistico-religiosa di I. F., nonostante alcune espressioni di apparenza panteistica dovute all'entusiasmo ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...