mudéjar In Spagna, i musulmani rimasti fedeli alla loro religione anche dopo la riconquista cristiana.
Ai m. si deve la continuazione dell’arte ispano-araba, pur con qualche variante dovuta alla sua utilizzazione [...] in edifici cristiani. Dopo la riconquista di Toledo artefici m. ne caratterizzarono l’aspetto: le prime chiese m. sono della fine del 12° sec.-inizio del 13° (la moschea trasformata in chiesa del Cristo ...
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Figlio (aṭ-Ṭā'if 1883 - Berna 1933) dello sceriffo (poi re del Ḥigiāz) al-Ḥusain, diresse con T. E. Lawrence le operazioni militari della rivolta araba contro i Turchi. Proclamatosi nel 1920 re di Siria, [...] ne fu cacciato dai Francesi. Nel 1921 ebbe dagli Inglesi il trono dell'Iraq e svolse opera abile e fortunata per organizzare questo paese in stato moderno, svincolarlo dalla minorità del mandato e farlo ...
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dragomanno
Termine di probabile origine sira, derivante dall’ar. turjuman, «interprete». Indicava chi faceva da interprete fra gli europei e i popoli mediorientali, nelle lingue araba, turca e persiana. [...] I d. svolgevano la loro funzione nelle ambasciate e nei consolati, al seguito delle missioni politiche e commerciali, negli uffici portuali e nelle dogane, presso le corti europee e orientali ...
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Yezdegerd III
Re di Persia (m. 651). Ultimo sovrano della dinastia dei Sasanidi, succedette al trono a Cosroe IV (632) e dovette subito fronteggiare l’invasione araba. Dopo la sconfitta persiana (636) [...] a Qadisiyah e l’occupazione di Ctesifonte, Y. fuggì nel Khorasan dove morì assassinato ...
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Territorio dell’Africa nord-occidentale. Si estende sull’Atlantico con uno sviluppo di circa 1000 km dalla foce dell’Uadi Dra al Capo Bianco, comprendendo un vasto retroterra quasi interamente desertico [...] da genti berbere, il territorio dell’attuale S. fu raggiunto, a partire dal 13° sec., da gruppi beduini di lingua araba, che fondendosi con le prime costituirono il nucleo originario della popolazione sahrawi. La zona meridionale (Río de Oro) divenne ...
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‛aṣabiyya Concetto («spirito di solidarietà») posto dal grande storico musulmano Ibn Khaldūn a fondamento della sua interpretazione dell’incivilimento umano, in base allo studio delle esperienze della [...] società araba beduina, e dei regni arabi e berberi dell’Africa settentrionale. ...
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Ziyad ibn Abihi
Governatore dell’Iraq e delle province orientali del califfato (m. al-Kufah 673), durante il regno dell’omayyade Mu‛awiya ibn Abi Sufyan. Di probabile origine non araba, di padre sconosciuto [...] i gradi dell’amministrazione omayyade, fino a essere riconosciuto ufficialmente da Mu‛awiya come fratellastro (665), ed essere chiamato Z. ibn Abi Sufyan; questo atto scatenò forte risentimento nella famiglia omayyade e nell’élite araba siriana. ...
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Uomo politico siriano, nato a Damasco nel 1892. Compì gli studî a Istanbul, entrando poi nell'amministrazione. Fu uno dei dirigenti dell'organizzazione politica clandestina araba al-Fatāh quando questa, [...] costituita a Parigi nel 1911 con lo scopo di sostenere la formazione di uno stato arabo indipendente, trasferì la sua attività (dopo il 1913) a Damasco. Durante la prima guerra mondiale fu imprigionato dai Turchi. Nel 1919-1920 fu membro del primo ...
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Daher al-Omar (propr. Zahir al-'Umar al-Zaydani)
Daher al-Omar
(propr. Zahir al-‛Umar al-Zaydani) Signore della Galilea (Tiberiade 1690 ca.-Acri 1775). Di famiglia araba beduina, insediato ad Acri, [...] . L’alleanza con il governatore dell’Egitto ‛Ali Bey, nella quale entrò la Russia, lo pose in conflitto con il potere ottomano e la guerra che ne seguì mise fine al suo potere. È considerato un precursore del nazionalismo indipendentista arabo. ...
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Storico arabo egiziano di origine turca (n. Il Cairo 1411 - m. 1469). La sua opera principale è una storia d'Egitto (an-Nugiūm az-zāhira "Le stelle fulgenti"), dalla conquista araba al 1453, importante [...] specialmente per il periodo mamelucco; scrisse anche un dizionario biografico (al-Manhal aṣ-ṣāfī) che completa quelli di Ibn Khallikān e aṣ-Ṣafadī ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...