BABELE
S. Maddalo
Città nella quale, secondo il racconto delle Sacre Scritture (Gn. 11, 1-9) i discendenti di Noè vollero costruire un edificio, la c.d. torre, alto fino a raggiungere il cielo; ma Dio [...] di Girolamo a Daniele. Babilonia vi è rappresentata con tratti stilistici che richiamano in quasi tutti gli esemplari l'architettura araba e con colori sempre molto vivaci e intensi: la città, quasi serrata da due serpenti intrecciati, ha alte mura ...
Leggi Tutto
MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] giustifica quella dottrina delle immagini, trasmessa all'Occidente da opere come il Picatrix - un manuale di magia composto originariamente in arabo, con il titolo di Ghāyat al-ḥākim, intorno al sec. 11°, e tradotto in spagnolo nel 1256 alla corte di ...
Leggi Tutto
ORDINI MILITARI
A. Navareño Mateos
O. religiosi, costituiti da gruppi di cavalieri, sacerdoti e laici non cavalieri, formatisi a partire dai decenni successivi alla conquista crociata di Gerusalemme [...] .La maggiore commenda d'Aragona fu stabilita nel castello di Alcañiz (Teruel) nel 1179, utilizzando una vecchia fortezza araba alla quale vennero aggiunti - in più fasi successive e fino a epoca recente - edifici cristiani; resti medievali sono ...
Leggi Tutto
POLIORCETICA
G. Ostuni
Con il termine p. (dal gr. πολιοϱϰέω 'assediare una città') si definisce il ramo dell'arte militare che si occupa dei metodi, delle tecniche e degli strumenti per la conduzione [...] quarto tipo, azionato da uomini mediante corde.Le macchine da getto sono trattate anche in una fonte araba. La produzione di testi di arte militare nel mondo arabo è attestata solo a partire dal sec. 12° e i temi trattati sono la cavalleria, il tiro ...
Leggi Tutto
PASTORALE
D. Thurre
Il termine p. designa in generale il bastone del vescovo o dell'abate e rappresenta un'insegna del potere ecclesiastico, nella letteratura medievale spesso in associazione con la [...] sono custoditi i p. in avorio di s. Gottardo (1022-1038) e di Ottone I (1260-1279), riferibili a una produzione siculo-araba. Il primo mostra nella voluta una testa di animale (forse un'antilope) con una croce, mentre il secondo presenta un drago che ...
Leggi Tutto
BACINI
A. Ghidoli
Il termine b., accompagnato talvolta dalle specificazioni ceramici o architettonici, è usato in Italia e all'estero - già nei secc. 18° e 19° (Passeri, 1758; Fortnum, 1870) - per indicare [...] occasione di contatto, pacifico o violento, con il mondo arabo per acquisire grandi quantitativi di ceramiche impiegate in parte anche manufatti ceramici si producevano per effetto della dominazione araba, o negli altri territori italiani, dove grazie ...
Leggi Tutto
MERCATO
M. Bernardini
Nelle definizioni di Isidoro di Siviglia il termine m. connota sia il concorso consuetudinario di compratori e venditori ("Mercatus dicitur coetus multorum hominum, qui res vendere [...] mercantili, non deve essere trascurato il fatto che con l'avvento dell'Islam sopravvissero quelle fiere periodiche che caratterizzavano l'Arabia prima di Maometto: è il caso per es. del Sūq al-῾Uqāẓ, che si svolgeva annualmente sotto il controllo dei ...
Leggi Tutto
SINAI
A. Guiglia Guidobaldi
Penisola tra l'Asia e l'Africa, nella cui parte meridionale si eleva un massiccio montuoso che culmina nel Jabal Mūsá, la cima sacra legata alla memoria della consegna a [...] 103, 1988, pp. 543-558; P.L. Gatier, Les traditions et l'histoire du Sinaï du IVe au VIIe siècle, in L'Arabie préislamique et son environnement historique et culturel, "Actes du Colloque, Strasbourg 1987", a cura di T. Fahad, Strasbourg 1989, pp. 499 ...
Leggi Tutto
GRIFO
M. Di Fronzo
Animale fantastico, genericamente con becco e ali d'aquila e corpo di leone, il g. può presentare varietà fisionomiche: g.-uccello, con corpo di leone e testa di uccello, con o senza [...] , Sculptures byzantines du Moyen Age, II, (XIe-XIVe siècle) (Bibliothèque des CahA, 12), Paris 1976; F. Gabrieli, U. Scerrato, Gli Arabi in Italia (Antica Madre), Milano 1979 (19852); C. Delplace, Le griffon de l'archaïsme à l'époque impériale. Etude ...
Leggi Tutto
ASTRI
Marco Bussagli
Nell'accezione moderna il termine a. indica genericamente i corpi celesti, senza distinguere fra stelle, pianeti, satelliti, comete o meteoriti. In epoca medievale le conoscenze [...] Bauer, 1983) e dal Picatrix latino, che a sua volta deriva dal Ghāyat al-ḥakīm (Il fine del saggio), un testo arabo del sec. 11° (Perrone Compagni, 1975) -, elaborò sulla base di quella islamica una tradizione figurativa che si affrancava dai modelli ...
Leggi Tutto
arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...