Dotto egiziano (Il Cairo 1865 - ivi 1934), cultore della letteratura araba antica e della civiltà islamica. Promosse in Egitto gli studî di filologia araba, e pubblicò egli stesso importanti testi come [...] il Kitāb al-aṣnām ("Libro dei nomi") di Ibn al-Kalbī ...
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Poeta ebreo (1170-1235), nato nella Spagna musulmana; fortemente influenzato dalla letteratura araba d'arte. Tra le sue opere principali è un rifacimento delle māqamāt arabe di Ḥarīrī (Māḥbĕrōt Itī'ēl) [...] e una imitazione della stessa opera (Taḥkĕmōnī), importante anche per le notizie che ci dà su poeti ebrei medievali e sulle esperienze di viaggi dell'autore. Tradusse anche dall'arabo in ebraico la Guida dei perplessi di Maimonide. ...
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Signore di Palmira (m. Emesa 266 o 267 d. C.), di origine araba. Dopo la cattura di Valeriano da parte di Sapore I, sconfisse (260) presso l'Eufrate il re persiano assumendo il titolo di "re dei re". Gallieno [...] lo fece suo rappresentante (dux e corrector totius Orientis) col compito di difendere la frontiera dell'Eufrate: a Emesa nel 261 O. sconfisse e uccise il ribelle Callisto, mentre l'usurpatore Quieto, sostenuto ...
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Attivista e donna politica yemenita (n. Taizz 1979). Protagonista della cosiddetta “primavera araba”, ormai da anni K. si batte attivamente per il riconoscimento dei diritti umani in Yemen; nel 2005 ha [...] fondato l’associazione Giornaliste senza catene (in difesa della libertà di stampa) e a partire dal 2007 è stata leader di numerose manifestazioni di protesta contro il governo di A. A. Saleh. Nonostante ...
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Jawhar al-Siqilli
Generale fatimide (m. 991). Probabilmente liberto di origine non araba, J. conquistò, per conto del califfo al-Mu’izz, il Nord Africa e, nel 969, l’Egitto, divenendone governatore. [...] Nel corso della guerra mossa ai , nel 976, annesse all’impero lo Hijaz, a seguito di ciò la khutba della Mecca fu letta nel nome del califfo fatimide ...
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Abu al-'Abbas
Abu al-‛Abbas
Fondatore e primo califfo della dinastia araba degli Abbasidi (m. al-Anbar 754). Noto anche come al-Saffar («il sanguinario» o «il generoso») contribuì all’uccisione dell’ultimo [...] califfo omayyade, Marwan II, e ne prese il potere nel 750. Uomo di grande energia e privo di scrupoli, eccelse nelle azioni militari contro la dinastia rivale e contro gli oppositori politici, mentre nell’azione ...
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Abbas, Mansour. – Uomo politico israeliano (n. Maghar 1974). Leader dal 2010 della Lista Araba Unita (o Ra'am) composta da partiti arabo-israeliani, nella tornata elettorale del marzo 2021 è riuscito ad [...] aggiudicarsi 4 seggi nella Knesset. Ra'am è il primo partito arabo della storia di Israele a fare parte di una coalizione di governo a seguito degli accordi intercorsi tra il partito centrista Yesh Atid del premier incaricato Y. Lapid e la formazione ...
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Letterato egiziano (Ṭahṭā, Asyūt, 1801 - Il Cairo 1873), tra gli iniziatori della rinascita araba (an-nahḍa). Formatosi all'università islamica di al-Azhar, venne poi a contatto con i principali intellettuali [...] e orientalisti, soprattutto francesi, dell'epoca. Tornato in Egitto, dopo un periodo trascorso a Parigi, ricoprì cariche importanti sotto il governo di Muḥammad ῾Alī. Morto quest'ultimo, fu esiliato per ...
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Orientalista italiano (Roma 1904 - ivi 1996), figlio di Giuseppe. Professore (dal 1938) di lingua e letteratura araba nell'università di Roma. Si occupò di storia politica e religiosa dell'Islam, e di [...] e paesaggi del Sud, 1960; Abbozzi e profili, 1960; Tra Mimnermo e Solone. Pagine stravaganti di un arabista, 1968; L'arabista petulante, 1972; Uomini del mio tempo, 1987). Redattore dell'Enciclopedia Italiana, del Dizionario Enciclopedico e del ...
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Orientalista italiano (Roma 1886 - ivi 1946), figlio d'Ignazio, prof. di lingua e lett. araba nell'univ. di Roma (1922-46); socio nazionale dei Lincei (1945). Si occupò di diverse lingue e letterature [...] semitiche, ma specialmente d'arabo, e di storia religiosa dell'islamismo. Opere principali: La lotta fra l'Islam e il manicheismo (1927), La religione dell'Islam (1936, in Manuale di storia delle religioni, di P. Tacchi Venturi), Ricerche sui Yazīdi ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...