Traduttore medievale di opere scientifiche dall'arabo in latino (Cremona 1114 - ivi 1187). Recatosi dall'Italia a Toledo per studiare l'Almagesto di Tolomeo, ne portò a termine la traduzione del testo [...] astronomia, astrologia, aritmetica, algebra, geometria, geomanzia, filosofia e medicina, alcune delle quali erano scritti arabi originali, e altre traduzioni arabe dal greco (come gli Analytica posteriora e la Physica di Aristotele). Tra gli autori ...
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Denominazione dei cristiani di Spagna sotto il dominio musulmano (8°-11° sec.). Essi assunsero numerosi elementi della civiltà araba e in primo luogo la lingua, introdotta anche nella liturgia. Questo [...] in lingua romanza, con cui il poeta si congedava. In seguito, la muwashshaḥa si diffuse nel resto dei paesi di lingua araba e fu ripresa anche in epoca moderna.
Lingua
La lingua dei M., largamente differenziata in dialetti per regione (Léon, Cordova ...
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Famiglia bizantina. D'origine georgiana, ebbe il maggior rilievo dal sec. 7º al 10º. Il suo più illustre rappresentante fu Giovanni (sec. 10º), uno dei migliori strateghi bizantini; per undici anni (927-938) [...] condusse con buon esito la guerra contro gli Arabi spingendosi sin nel cuore della Mesopotamia. ...
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TIFĪNAGH
Francesco Beguinot
. Nome femminile plurale (il sing. è tafīneq con cui i Tuāreg designano la loro scrittura, e che propriamente significa "i caratteri". Mentre tutti gli altri Berberi, dimenticato [...] l'antico alfabeto libico, hanno adottato i caratteri arabi e questi usano quando scrivono nei loro dialetti, i Tuāreg invece hanno conservato una loro propria scrittura che in buona parte si riconnette con la scrittura libica della zona costiera (v. ...
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territori occupati
Territori posti sotto l’autorità di un esercito ostile o di una potenza occupante, nei termini definiti dalla Quarta convenzione dell’Aja (2007). In particolare, l’espressione si riferisce [...] ai territori sottratti da Israele agli Stati arabi, durante la terza guerra arabo-israeliana del 1967 (➔ arabo-israeliane, guerre). Si tratta della Cisgiordania e di Gerusalemme Est, prese alla Giordania; di Gaza e del Sinai, presi all’Egitto; delle ...
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Successore (710) del re Vitiza, fu in lotta coi partigiani del figlio del re defunto, Achilla, che erano alleati con Giuliano, probabilmente esarca bizantino di Ceuta, personaggio semi-leggendario al quale [...] si attribuisce la responsabilità di aver chiamato in Spagna gli Arabi (711). Tradizioni diverse fissano in diverse battaglie la morte sul campo di Roderigo. ...
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. Popolazione che occupa una lunga striscia di territorio lungo la sponda destra del Nilo, per un'estensione di circa 130 chilometri a sud del confine egiziano. È di origine Begia, con molta immistione [...] e di elementi negri. Parla un dialetto begia, sebbene la lingua araba sia da essa largamente conosciuta. Le condizioni del suolo su cui vive le impongono una vita nomade e la pastorizia. Come ordinamenti sociali e famigliari, non si differenzia gran ...
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HERBELOT, Barthélemy d'
Francesco Gabrieli
Orientalista francese, nato a Parigi il 14 dicembre 1625, ivi morto l'8 dicembre 1695. Non fu mai in Oriente, e la sua ricchissima erudizione fu da lui acquistata [...] solo sui libri, principalmente manoscritti arabi, persiani e turchi delle biblioteche di Parigi. Fu due volte in Italia, accolto nella seconda con onore dal granduca di Toscana Ferdinando II. Luigi XIV lo nominò professore di siriaco nel Collège ...
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Città della Spagna meridionale, in provincia di Jaen, da cui dista 35 chilometri. È situata a 958 m. s. m., ed ha circa 7000 abitanti. Il re Alfonso VIII la tolse agli Arabi nel 1213 e la diede all'Ordine [...] di Calatrava. Ma questo la possedette solo per pochi anni, perché nel 1219 i Mori la riconquistarono. La riprese Fernando III nel 1249, ma neppure questa conquista fu definitiva, e lo stesso re dovette ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le discipline matematiche
Menso Folkerts
Richard P. Lorch
Anne Tihon
Le discipline matematiche
La matematica nell'Europa latina
di [...] al Libro V di Euclide, e il testo era noto anche a Leonardo Fibonacci, Tommaso Bradwardine e Luca Pacioli. Un secondo testo arabo che si occupava del teorema delle trasversali fu tradotto in latino nel XII sec.: lo scritto di Ṯābit ibn Qurra (836-901 ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...