M Arabizzamento del greco ῥωμαῖοι, siriaco rhümāyē, nel suo senso bizantino di suddito dell'Impero romano d'oriente. La voce ricorre già nel Corano (XXX, 1) e fa rūmī al singolare; è usata dagli scrittori [...] arabi medievali nel senso predetto, quale risultava dopo la conquista musulmana dell'Egitto e dell'Africa settentrionale, e talora anche per indicare le popolazioni latine d'Europa e d'Africa. Nell'età moderna in tutto il Maghreb rūmī significa ...
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Agenzia ebraica
Organizzazione sionista presente in Palestina durante il periodo del mandato britannico. Riconosciuta ufficialmente nel 1929, l’A.e. aveva come scopo principale quello di favorire l’immigrazione [...] e l’insediamento degli ebrei anche attraverso l’acquisto di terre dagli arabi, ma nel corso del tempo divenne un vero e proprio organo di governo della comunità ebraica in Palestina fino alla fondazione dello stato di Israele nel 1948. ...
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Nome (anche Avicebròl o Avencebròl) col quale è noto in Occidente il poeta e filosofo ebreo di Spagna Shĕlōmōh ben Yĕhūdāh Ibn Gĕbīrōl (n. forse Malaga 1020 circa - m. Valenza 1058 circa). La sua poesia [...] profana segue gli schemi dei poeti arabi, ma trova accenti personali nell'esprimere il sentimento della natura, il desiderio di conoscere, l'amarezza per il destino avverso. La sua poesia religiosa, che trova la migliore espressione nel poemetto ...
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Patriarca greco monofisita di Alessandria (n. primi del sec. 7º - m. Alessandria 642). Fatto patriarca (631) dall'imperatore Eraclio, fu due volte (640 e 641) deposto da Costantinopoli; tornato quindi [...] alla propria sede, si trovò presente alla occupazione della città da parte degli Arabi. Oltre ad alcune lettere a Sergio di Costantinopoli, ha lasciato anche uno scritto dommatico (Kεϕάλαια). ...
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EREVAN
M.A. Lala Comneno
Capitale dell'Armenia, situata a m. 1000 ca. d'altitudine, sulle rive del fiume Ṙazdan, non lontano dal monte Ararat.
Fondata probabilmente nel sec. 8° a.C., E. - l'urartea [...] Erebuni - fu soggetta agli Arabi a partire dal sec. 7° d.C. e ai Bagratidi sovrani d'Armenia nei secc. 9° e 10°; invasa dai Turchi Selgiuqidi nel sec. 11°, dai Mongoli nel 13° e distrutta da Tamerlano nel 1387, la città conobbe un modesto sviluppo ...
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turco Con la locuzione popoli t. si intende un vasto complesso di popoli, le cui sedi primitive erano nell’Asia centrale e orientale, e che da quelle sedi hanno sciamato in età storica, con flusso ininterrotto, [...] il Qutadghu Bilik («La scienza che dà la felicità»), trattato gnomico-didattico sull’arte del regnare, composto nella metrica quantitativa arabo-persiana da un certo Yūsuf, ministro del sultano di Kashgar. La lingua di questa e di qualche altra opera ...
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Fondi di investimento posseduti direttamente da Stati sovrani; operano su scala mondiale e sono costituiti da strumenti finanziari come obbligazioni, azioni e beni patrimoniali. Nati spesso per promuovere [...] le loro riserve valutarie negli ultimi decenni: gli Stati esportatori di petrolio appartenenti all’OPEC (come Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Kuwait), i paesi che posseggono risorse energetiche e materie prime di grande rilevanza sul mercato ...
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Geografo arabo (n. 1099 circa - m. 1164 circa). Per invito di re Ruggero, attese più anni a Palermo alla costruzione di un gran planisfero d'argento e alla redazione dell'opera geografica volta a illustrarlo. [...] e asiatiche riproduce ancora elementi tolemaici, per il resto non solo offre la somma di quanto si desumeva dalle opere arabe, ma presenta anche preziose notizie originali persino riguardo a paesi del tutto inesplorati a quel tempo, come le regioni ...
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(gr. Πηλούσιον) Posto di guardia alla frontiera dell’Egitto antico, sulla via di Siria, dove, nel 525 a.C., il dispositivo egiziano di difesa cedette davanti alle truppe del re di Persia Cambise. Già [...] decaduto nel 618 d.C. oppose lunga resistenza ai conquistatori arabi. ...
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Segno o simbolo scritto, che rappresenta lo zero o una delle nove unità nel sistema di notazione numerica decimale; il vocabolo si applica anche al numero rappresentato da una o più cifre. Spesso quei [...] può dedurne con certezzu che le cifre, almeno a scopo di calcolo, fossero allora già usate fuori dell'India. Certo è che gli Arabi, invadendo e conquistando verso la metà del sec. VII la Mesopotamia, la Siria, la Palestina e l'Egitto non vi trovarono ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...