Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La matematica
Luigi Pepe
L’Italia è stata per cinque secoli al centro della ricerca e degli insegnamenti matematici. A partire dalla seconda metà del 12° sec., quando Gherardo da Cremona, Platone da [...] e Leonardo Pisano introdussero in Italia la scienza appresa dagli arabi, fino ai maggiori sviluppi della scuola galileiana e alla da Tivoli e Gherardo da Cremona per apprendere dagli arabi le scienze degli antichi. Svalutava l’apporto alla cultura ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] . In ricordo di Giorgio Raimondo Cardona, a cura di D. Poli, Roma, Herder, pp. 75-112.
Mancini, Marco (1992a), La cultura araba, in Lo spazio letterario del Medioevo, diretto da G. Cavallo, C. Leonardi & E. Menesto, Roma, Salerno Editrice, 5 voll ...
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MICHELE Dokeianos
Giorgio Ravegnani
MICHELE Dokeianos. – Le prime notizie su M. riguardano la sua partecipazione alla spedizione in Sicilia, dove operò agli ordini del generale Giorgio Maniace inviato [...] nel 1038 dall’imperatore di Costantinopoli, Michele IV, a riconquistare l’isola agli Arabi. Nel corso del 1040, quando la campagna era nel vivo, M. fu nominato catepano d’Italia e nel novembre dello stesso anno lasciò l’isola con una parte delle sue ...
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SOCNA (A. T., 113-114)
Attilio Mori
Città del Fezzan (Libia), già capoluogo dell'oasi di el-Giofra. La città occupa il centro della conca pianeggiante che si apre sul versante settentrionale del Gebel [...] °4′ 4′′ lat. nord e 15° 46′ 59″ long. est, a 249 m. di altitudine. La città, nota agli antichi scrittori arabi, ripetutamente visitata e descritta dai viaggiatori europei del secolo XIX, ha vie anguste di cui si menziona la pulizia, fiancheggiate da ...
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Arabista, figlio di Joseph Naftali (v.), nato a Parigi il 17 marzo 1844, morto ivi il 12 aprile 1908. Fu professore nell'École des langues orientales vivantes dal 1875 e nell'École des Hautes Études dal [...] di sugli appunti del D. da E. Lévi-Provençal, 1927) e pubblicò, e in parte tradusse, varî testi arabi di grande importanza, quali la grande grammatica di Sībawayhi (1881), l'interessante autobiografia dell'emiro siriaco contemporaneo della prima ...
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Dinastia musulmana di califfi (750-1258), la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando gli A. strapparono il potere agli Omayyadi, fino al 1258, quando Baghdad fu conquistata [...] dai Mongoli. I cinque secoli della dinastia abbaside nell'Iraq coincidono con la maggior fioritura della civiltà arabo-musulmana.
Discendenti da al-῾Abbās zio di Maometto, aspirarono al califfato insieme ai loro cugini Alidi sotto il dominio dei ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del XIII secolo una nuova attenzione alla struttura e alle funzioni dell’anima, [...] legata alle traduzioni di testi greci e arabi, produce una riflessione sul tema delle passioni che trova il suo assetto sistematico nel metà del XII secolo, le traduzioni dal greco o dall’arabo mettono in circolazione una serie di testi in cui il ...
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Scienza che studia i corpi celesti, le loro proprietà, natura ed evoluzione. Nel passato si soleva distinguere nettamente una branca dell’a., l’astrofisica, che si occupa specificamente dei processi fisici [...] approssimazione di quello osservato.
L’opera principale di Tolomeo, l’Almagesto, si perse nella tradizione medievale cristiana, ma fu conservata e studiata dagli Arabi, attraverso i quali arrivò anche in Spagna nel 13° secolo. A parte il contributo ...
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Città della Spagna settentrionale (51.117 ab. nel 2008) in Aragona, capoluogo della provincia omonima.
Antica città degli Ilergeti, nota per essere stata il centro della ribellione di Sertorio, che vi [...] fu ucciso nel 72 a.C., fu municipio romano con il nome di Osca. Gli Arabi la denominarono Washqa e ne fecero la capitale del Regno indipendente di Saragozza, che Pietro I d’Aragona conquistò nel 1096. Nel 12° e 13° sec. fu spesso sede delle cortes ...
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Figlio (n. nel 962 circa - m. 984) di Sancho I, gli successe all'età di cinque anni, sotto la tutela della madre e della zia. Anarchia dei nobili, scorrerie dei Normanni (grave quella compiuta con l'appoggio [...] dei Danesi nel 968) e sfortunate guerre contro gli Arabi (fino al 981) compromisero il suo regno. Nel 982 i nobili si ribellarono e diedero la corona al cugino Bermudo II. R. lo affrontò poco dopo nella battaglia di Portilla de Arenas, di esito non ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...