Si hanno dodici re di questo nome, appartenenti alla dinastia dei Bagratidi. I più importanti sono: G. I (1014-1027), che combatté durante tutto il suo regno contro Bisanzio; G. II (1072-1089), suo nipote; [...] la Georgia subì incursioni turche; abdicò a favore di David II; G. III (1156-1184), che condusse imprese vittoriose contro gli stati arabi di Asia Minore e di Persia, passando poi il trono alla sorella Tamara la Grande; G. IV (1313-1346), che liberò ...
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Esploratore scozzese (n. Edimburgo 1793 - m. presso Timbuctù 1826). Dopo alcuni viaggi nella regione del Niger (1822), ebbe l'incarico di una spedizione nel Sahara e, partito da Tripoli (1825), attraversò [...] il Fezzan, raggiunse Gadames e quindi Timbuctù, non ancora toccata da Europei. A breve distanza da questa città, quand'era ormai sulla via del ritorno, rimase vittima di un agguato tesogli dagli Arabi. ...
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MANIACE (Maniakes), Giorgio (Georgios)
Francesca Luzzati Laganà
Figlio di Goudelios, di discussa discendenza nobiliare microasiatica - ovvero homo novus, secondo un'altra interpretazione - nacque presumibilmente [...] (p. 44), e per non poche virtù. La sanzione di Costantino IX ignorava persino i suoi meriti come vincitore degli Arabi. In questo contesto il sovrano non avrebbe agito perciò con equilibrio, tanto più che fu sensibile, a quanto si tramanda, alle ...
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Poligrafo e giornalista arabo-cristiano (Beirut 1861 - Il Cairo 1914). In Egitto, ove trascorse la maggior parte della vita, svolse una intensa attività culturale, divulgando i risultati della scienza [...] 'Islam, il cui gusto egli promuoveva contemporaneamente anche con romanzi, drammi, novelle. Fu il creatore del romanzo storico fra gli Arabi, con una serie di 22 romanzi che trattano di varî periodi della storia e civiltà islamica. Fondò (1892), e ...
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Figlio (m. 1162) di Raimondo Berengario III, cui successe (1131); sposò Petronilla, erede di Aragona, realizzando l'unione tra i due regni (1151). Dopo aver appoggiato la conquista d'Almeria da parte di [...] . Alleato dei Genovesi, cui cedette una terza parte di Tortosa, R. B. liberò i monti catalani dagli ultimi nuclei di Arabi e intervenne in Provenza a difesa degli interessi del nipote Berengario contro le pretese dei signori di Baux. Finì col ...
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Ouyahia, Ahmed. – Diplomatico e uomo politico algerino (n. Bouadnane 1952). Diplomatosi all’École nationale d’administration nel 1976 e specializzatosi in Diplomazia e scienze politiche, ha svolto un’intensa [...] ’Algeria presso le Nazioni Unite. Ambasciatore in Mali, è stato richiamato ad Algeri per essere nominato sottosegretario agli Affari arabi e africani. Premier dal dicembre 1995 al dicembre 1998, nel 2000 è stato eletto ministro della Giustizia nel ...
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CENTELLES (Centellas, Cintillis), Bernardo de
Evandro Putzulu
Figlio di Gelabert de Centelles, alias Riusec, e di Eleonora de Cabrera, nacque verosimilmente a Valenza intorno al 1380, da famiglia valenzana [...] si facevano risalire a uno dei nove cavalieri franchi che, dopo aver preso parte alla guerra di liberazione della Catalogna dagli Arabi, si erano stabiliti, alla fine del sec. VIII in quella regione.
Uno di essi, liberata e occupata la località o ...
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Nome italianizzato dell'arabo Ibrāhīm ibn Ibrāhīm ibn Dāwūd Ḥāqilānī, dotto maronita (Hāqilī, Libano, 1605 - Roma 1665), prof. a Roma di arabo e siriaco. Collaborò alle parti araba e siriaca della Bibbia [...] poliglotta di G.-M. Le Jay (1628-45). È autore di una grammatica siriaca (1628) e di varî altri scritti, tra i quali anche versioni dal siriaco e dall'arabo (fra queste i cosiddetti canoni arabi del concilio di Nicea). ...
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Arabista britannico (Londra 1858 - ivi 1940), professore (1889-1937) nell'università di Oxford, presidente (1934-37) della Royal Asiatic Society. Autore di alcuni volumi di sintesi storica sull'Islam (Mohammed [...] between Arabs and Israelits prior to the rise of Islam, 1924), è soprattutto noto come editore e traduttore di importanti testi arabi: Mu῾giam al-udabā' di Yāqūt (Dictionary of learned men, 6 voll., 1907-27); Nishwār al-muḥāḍarah di Tanūkhī (Table ...
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Sultano del ῾Omān (Ṣalāla 1940 - Mascate 2020), sul trono dal 1970. Educato in Inghilterra, si è adoperato nel processo di modernizzazione del paese attuando una politica di riforme e di progetti di sviluppo, [...] paese attraverso l'adesione alle Nazioni Unite e perseguendo una politica di avvicinamento ai paesi arabi, sfociata nell'ammissione del ῾Omān alla Lega Araba (1971). Pur mantenendo intatti i suoi poteri pressoché assoluti, ha istituito nel 1992 un ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...