DE BALMES, Abramo
Raffaella Zaccaria
Scarse e frammentarie le notizie sulla vita e sulla famiglia. Del D. sappiamo che nacque forse nel 1440; sicura è invece la località, Lecce, come egli stesso ricorda [...] originale, il Liber de demonstratione, di cui però non si ha nessuna notizia. Al D. è attribuita anche una traduzione dall'arabo in latino del libro di Galeno De plantis.
Fonti e Bibl.: Alcune limitate notizie sul D. e sulla sua famiglia si hanno ...
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LOMBARDI, Antonio
Franco Arato
Nacque a Modena il 22 sett. 1768 da Venerio e da Barbara Zerbini. Laureatosi nell'Università cittadina in matematica, ottenne il titolo di perito ingegnere ed esercitò [...] raccolta (già possesso di Ercole III) di Tommaso Obizzi del Catajo, con preziosissimi codici miniati (latini, italiani, arabi e greci); successivamente, grazie al lascito di Massimiliano Francesco d'Asburgo, figlio di Maria Teresa, la Biblioteca ...
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BASSACIO
Alessandro Pratesi
Monaco cassinese di origine franca, è ricordato nell'aprile 834 e nel marzo 835 in due precetti di Sicardo, principe di Benevento, in favore del monastero beneventano di [...] e, nell'852, un grosso corpo di spedizione franco, sotto il comando del re Ludovico II, si diresse contro Bari: un contingente arabo, che aveva tentato di arrestarne la marcia, fu disfatto ed il re pose l'assedio alla città.
La campagna dell'852 ...
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LUCA di Armento (di Demenna), santo
Gianluca Borghese
Nacque nei primi decenni del secolo X da Giovanni e da Tedibia, esponenti del patriziato di Demenna, centro fortificato di Val Demone, regione nordorientale [...] o di fondazione (Armento) di comunità religiose in migrazione man mano sospinte verso Nord dal proseguire delle incursioni arabe. È infatti lo stesso ritmo di quelle incursioni che consente qualche ulteriore ipotesi sulla cronologia degli spostamenti ...
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FIESCHI, Ugo
Giovanni Nuti
Nacque probabilmente a Genova, agli inizi del sec. XIII da Tedisio, dei conti di Lavagna, e da una Simona, forse appartenente alla casata genovese del Camilla. Venne avviato [...] aveva l'anno prima conquistato Siviglia.
Genova aveva mantenuto un proficuo traffico commerciale con quella città sotto gli emiri arabi, che avevano concesso privilegi ai suoi mercanti. L'ambasceria di cui era stato incaricato il F. doveva ottenere ...
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FURNARI, Salvatore
Salvatore Vicario
, Nacque il 16 marzo 1808 a Novara di Sicilia, alle pendici dei Monti Peloritani, da Giuseppe e da Maria Campo. Compiuti gli studi classici nel collegio di Bronte, [...] dans l'Afrique Septentrionale.
Di particolare interesse in quest'opera è la descrizione di un metodo utilizzato dagli arabi per suturare le ferite, consistente nell'applicare sui margini della lesione le mandibole a croce dell'insetto carnivoro ...
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CIASCA, Agostino
J. Alberto Soggin
Nato a Polignano a Mare (prov. di Bari) il 7 maggio del 1835, in una famiglia di modeste condizioni economiche, da Leonardo e da Olimpia Montanari, fu battezzato con [...] , fu pubblicato postumo a cura di Giuseppe Balestri, Roma 1904).
Nel 1888 il C. pubblicò, sempre a Roma, il testo arabo e la traduzione latina della versione dell'"armonia dei quattro Vangeli" di Taziano realizzata dal nestoriano Atū'l - Faraǧ ibn at ...
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AIROLDI, Alfonso
Renato Composto
Nacque a Palermo il 25 febbr. 1729 da Giovanni Battista, marchese di Santa Colomba e da Teresa Reggio. Si formò alla scuola dei padri teatini, avviandosi alla vita ecclesiastica. [...] cui lo rese vittima il suo protetto Giuseppe Vella, abate maltese, il quale gli dette a pubblicare come autentico codice arabo-siculo una sua falsificazione.
D'altra parte, come ebbe a rilevare l'Amari, rimane il valore positivo della rassegna delle ...
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AGABITI, Augusto
Francesco Corvino
Nato a Pesaro, da Francesco, il 7 genn. 1879, visse a Roma, ove nei primi anni del '900 fu a capo del più cospicuo gruppo di teosofi italiani, insieme con Decio e [...] (pref. di Romolo Murri), Roma 1911, 2 ediz., ibid. 1913; Per la Tripolitania: La religione e la teosofia degli Arabi, Roma 1912; La tortura sepolcrale, il nostro pericolo più spaventoso, Roma 1913; Ipazia, la prima martire della libertà di pensiero ...
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Militare e uomo politico libico (Sirte 1942 - ivi 2011). Proveniente da una famiglia di beduini, nel 1965 si diplomò presso l'accademia militare di Bengasi. Fu fra i promotori del colpo di stato che il [...] all'incontro fra i capi di Stato dei paesi maghrebini a conclusione del quale venne istituita l'Unione del Maghreb arabo. Nel giugno 1994 firmò inoltre, insieme al presidente della Repubblica del Ciad, un trattato di amicizia e cooperazione fra i ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...