Patriota, storico e arabista siciliano (Palermo 1806 - Firenze 1889). Oppositore dei Borbone, costretto a un lungo esilio in Francia, fu dapprima fervente mazziniano ma infine appoggiò la soluzione cavouriana. [...] delle istorie siciliane del secolo XIII), sgradita al governo di Napoli, esulò in Francia, dove intraprese lo studio dell'arabo. Interruppe l'esilio nel 1848-49, quando fu deputato nel parlamento siciliano e ministro delle Finanze. Tornato a Parigi ...
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Storico copto di lingua araba del sec. 13º. Autore di una cronaca universale di storia preislamica e musulmana, importante per frammenti di opere più antiche da essa conservatici. Fu tra i primi autori [...] arabi a essere conosciuto ed edito parzialmente in Europa (Historia Saracenica, 1625). ...
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Matematico (n. Pisa 1175 circa - m. 1235 circa). È da considerarsi, per il suo Liber abbaci (1202; rielaborato nel 1228) e per la sua Practica geometriae (1220) tra i più grandi matematici del Medioevo. Influenzato [...] ignorata o quasi in Europa, e tratta di una gamma assai vasta di problemi: dalle operazioni elementari con le cifre arabe a un complesso di operazioni con frazioni (tra cui la scomposizione di una frazione ordinaria in una somma di frazioni semplici ...
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Stratego d'Oriente (n. Germanicea in Commagene 675 circa - m. 741), detto Isaurico da Teofane, da altri scrittori ritenuto siriaco, fu acclamato imperatore (717) in sostituzione di Teodosio III. Con la [...] mare e per terra, L. fiaccò definitivamente lo slancio aggressivo dei musulmani. Riportando la guerra in Asia, respinse gli Arabi sino all'Eufrate, sconfiggendoli in pieno ad Akroinòs (740). In un vasto piano di riforma volto a svecchiare lo stato ...
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Figlio (m. 1152) di Ponzio, cui successe (1137); fatto prigioniero da Zenkī, sultano di Aleppo, fu poi liberato e continuò a combattere contro i musulmani; fu ucciso presso Tripoli, in un'imboscata di [...] Arabi ismailiti. n Nella serie dei conti di Tripoli si trova spesso nominato anche come R. II, poiché è considerato come primo di questo nome Raimondo di Saint-Gilles, che però fu conte di Tripoli solo nominalmente. ...
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Filosofo ed erudito (sec. 12º), traduttore di opere filosofiche arabe. Fu arcidiacono di Segovia; è uno dei primi e più notevoli rappresentanti di quel mondo culturale spagnolo che costituì un prezioso [...] di Avicebron. Dei trattati originali, che sono talora compilazioni e talora svolgimenti di problemi posti da pensatori arabi (in particolare sotto l'influsso platonizzante di Avicenna e Avicebron) si ricordano: De unitate (erroneamente attribuito a ...
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Figlio (m. 1187) minore di Enrico di Châtillon, prese parte alla crociata del 1147; sposò (1153) Costanza, principessa di Antiochia. Vinto (1158) dall'imperatore bizantino Manuele I Comneno, di ritorno [...] da un'incursione contro Edessa, fu catturato (1159) dagli Arabi. Liberato a prezzo di un enorme riscatto (1175) e perduto . Fatto prigioniero nella battaglia di Ḥiṭṭīn (1187), fu ucciso dal Saladino per aver depredato una carovana di mercanti arabi. ...
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Figlio (m. 789) di Alfonso I re delle Asturie e di una schiava mora (donde il nome), succedette nel 783 al marito di una sua sorellastra, Silo. Una tradizione vuole che egli concedesse agli Arabi un tributo [...] di cento donzelle, donde lo sforzo dei cronisti di cancellare tale vergogna dalla dinastia dichiarandolo usurpatore al posto del cristiano Alfonso II il Casto, salito poi al trono nel 792 ...
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Matematico e filosofo ebreo, vissuto nella prima metà del sec. 12º a Barcellona e in Provenza. La sua vasta produzione matematica e astronomica, le sue traduzioni (insieme a Platone Tiburtino) di opere [...] di matematici arabi in latino, costituirono uno dei primi e più importanti veicoli di diffusione della matematica araba nel mondo europeo. Tra gli scritti filosofici: Higgayōn ha-Nefesh ("Meditazione sull'anima"). ...
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Arabista italiano (Palermo 1850 - Agrigento 1931), prof. d'arabo ed ebraico nell'univ. di Palermo, dal 1898 vescovo di Girgenti. Per impulso di M. Amari, si dedicò allo studio filologico, epigrafico e [...] numismatico dei resti arabi in Sicilia. ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...