I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] piazze che sono sette: sette e sei, tredici, sempre tredici! (Imbriani 1972)
I numerali si scrivono invece in cifre (arabe) nei calcoli matematici, nei testi tecnici e scientifici, nelle tabelle, negli orari, nelle date, negli elenchi; infine, per ...
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Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] dinastia di emiri, i Kalbiti di Palermo (948-1040), vassalli dei Fatimidi. Fu quello il periodo di maggior splendore della S. araba; la caduta dei Kalbiti spezzò l’unità dell’isola, divisa poi tra vari signori locali. L’emiro di Catania Ibn ath ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] cascioni di Restoro d’Arezzo (in aretino, terminata nel 1282), una vasta opera costruita a partire da numerosi testi arabi in versione latina, parzialmente citati, dei quali sono anche frequentemente immessi nel testo passi tradotti di varia ampiezza ...
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DE MONTE, Andrea
Fausto Parente
Nome cristiano di Josef Zarfati; altre grafie con cui il nome viene indicato (Del Monte; Dei Monti; Di Monte; Di Monti). anche in documenti contemporanei (ad esempio [...] aver avuto una parte maggiore di quanto non risulti dalla documentazione in nostro possesso. Benché conoscesse l'arabo (e diversi manoscritti arabi si trovano nella sua biblioteca) non sembra che abbia curato l'istruzione di convertiti dall'Islam ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] italiana ed europea con nomi di spicco come Gioacchino da Fiore, e fu di fondamentale importanza come ponte tra la cultura greco-araba e l’Occidente.
Il 12° sec. nel suo insieme rappresenta l’epoca che più d’ogni altra nel Medioevo amò l’antichità ...
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È lo Stato più vasto tra quelli dell’America Meridionale interamente compresi entro la zona temperata australe. Confina a O con il Cile, a N con la Bolivia e il Paraguay, a E con il Brasile e l’Uruguay; [...] in Argentina quasi 3 milioni di persone: ma si sono formate anche notevoli comunità spagnole, francesi, tedesche, polacche, russe, arabe, mentre gruppi minori sono affluiti un po’ da tutti i paesi. L’andamento immigratorio non è stato costante, sia ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] stati aumentati, introducendo un terzo gradino, M (middle): si parla quindi di triglossia (esempio: il Marocco, con arabo classico H, francese M e arabo colloquiale L) o di poliglossia (la comunità colta di origine cinese in Malesia, dove sono state ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] ipotizzare che questa sia nata non tanto come notazione di fonemi consonantici, secondo l'interpretazione che i grammatici arabi hanno dato della loro scrittura (derivata anch'essa da quella fenicia), quanto piuttosto come una forma compendiaria di ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] cubbaita «specie di dolce» o tabbuto «cassa da morto», filtrati in italiano in epoca recente come dialettismi siciliani (o arabismi). Per le lingue germaniche, sono esempi di voci con etimo longobardo anca, balcone e grinza; provengono dal gotico dei ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] lingua materna dei bambini (cosicché ascoltatori adulti possono distinguere la lallazione di bambini cinesi, francesi e arabi). Tuttavia, ancora non sappiamo quali caratteristiche della lallazione dei bambini portino a questa discriminazione, cioè ...
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arabano
s. m. [der. di arab(inosio), col suff. -ano]. – Composto organico, poliosio del tipo delle emicellulose, costituente della parete cellulare di molte piante; si presenta come una massa bianca gommosa che, per idrolisi, dà arabinosio.
arabico
aràbico agg. e s. m. [dal lat. Arabĭcus, gr. ᾿Αραβικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dell’Arabia, proveniente dall’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; nell’uso viene spesso sostituito da arabo (lingua araba, numeri arabi, ecc.), ma è...